On my mind

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<<"È assurdo", dice la ragione.
"È quel che è", dice l'amore.">>
Erich Fried

[Marc]

[Novembre 2012]

"Angel, vieni da me?"

Alla fine, sono riuscito ad inviarle quel messaggio.
Continuavo a ripetermi che mi avrebbe risposto con il suo solito sarcasmo, e quindi, avevo passato il pomeriggio a rimandare il momento in cui le avrei scritto. Non stavo bene, e non avevo voglia di uscire, ma volevo vederla, perché, nonostante ci fossimo visti il giorno prima, mi mancava. Avevo sempre bisogno di vederla.
La sua risposta arriva dopo qualche minuto.

"Non sei con Laia?"

Oh.

Perché non ho pensato di chiedere a lei di venire da me, è la mia ragazza che diamine!
Ci siamo sentiti questa mattina e sembrava piuttosto indaffarata, forse è per questo che ho pensato subito ad Angel.

"No, lei...ha un impegno."

Le scrivo subito, anche se non ho idea se abbia effettivamente un impegno o meno. Ma il fatto che non si sia fatta sentire per tutto il giorno non mi invoglia a cercarla.

Angel > "Sono trenta euro. E ti ho fatto anche uno sconto." Osservo la sua risposta con aria confusa. Sono trenta euro per cosa?

Marc > "Per cosa, scusa?"

Angel > "Per farti da babysitter, stasera. Devo chiederli a Roser o me li dai tu?"

Questa mi è nuova, decisamente.
Amo la sua ironia, anche se a volte sa essere molto tagliente con quella lingua. Almeno, spero che ora sia ironica.

Marc > "Quindi, dovrei pagarti per trascorrere la serata con me?"

Angel > "E va bene, per stasera passi, verrò da te gratis. Mi farò dare umo strappo da mamma, fa freddo e non mi piace andare a piedi con il buio e nessuno per strada."

Onestamente, l'idea di saperla per strada da sola, dopo le otto e trenta, non mi piaceva per niente. Era ingiusto dover avere paura anche di fare un breve tratto di strada da sole solo perché donne, Angel mi aveva parlato spesso di questa cosa, e sapevo che ne soffriva.
Avrei voluto dirle che Cervera era esente da questo pericolo, ma sarebbe stata una bugia. Era un posto tranquillo, certo, era casa mia, ma non era diverso da qualunque altro posto sulla faccia della terra. I pericoli erano gli stessi.

Marc > "Se vuoi, vengo a prenderti io..."

Angel > "Scherzi? Stai lì, buono. Comunque, voglio farti presente che verrò ad una sola condizione."

Marc > "Ossia?" le chiedo, incuriosito.

Angel > "Se potrò guardare Sherlock in santa pace."

Marc > "Ma...non puoi guardarlo un'altra volta?"

Angel > "Bene Marc, divertiti stasera." Sbuffo e digito velocemente la mia risposta.

A Fior di Labbra Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora