[Cause you're everywhere to me
And when I close my eyes it's you I see
'Cause you're everywhere to me
And when I catch my breath
It's you I breathe
'Cause every time I look
You're never there
And every time I sleep
You're always there][Angel]
<<Tu mi ami, Angel.>>
<<Mi ami con ogni fibra della tua parte irrazionale che non puoi controllare per quanto ci provi e ovunque ti giri, ovunque provi a scappare, ti rimango incollato addosso come un profumo che non puoi lavare via, un profumo che provi a non respirare ma che è già dentro di te e contro cui sei totalmente disarmata.>>
<<Mi ami così tanto che anche se la tua mente mi odia, continua a pensare a me sempre, anche quando provi a pensare ad altro, perché ho messo radici nella tua mente Angel, come ho messo radici nel tuo cuore e nei tuoi respiri.>>
Sentivo sempre la sua voce ripetere queste parole.
La sentivo in dormiveglia, nei miei sogni, nelle mie notti insonni.
E non mi dava pace, continuava a tormentarmi e sapevo che avrebbe continuato a farlo chissà per quanto tempo.Chiudevo gli occhi e il suo sguardo appassionato, in fiamme, mi toglieva il respiro, lo sentivo bruciarmi sulla pelle come se fosse stato lì, in carne ed ossa, a pochi millimetri da me.
Non riuscivo a smettere di pensare alle sue parole, per quanto ci provassi, erano sempre lì nella mia testa.
Sentirlo dire che sapeva che lo amavo mi aveva fatto sentire improvvisamente con le spalle al muro, fragile e vulnerabile, incredibilmente esposta. Aveva prevalso il panico, perché lui non doveva neppure pensarla una cosa del genere, invece lo sapeva. Ne era convinto.E il fatto che aveva ragione che non riuscivo a scacciarlo dalla mia mente per quanto ci provassi, mi faceva letteralmente infuriare.
Odiavo il fatto che avesse un potere su di me. Un potere enorme.Mi stringo nella mia felpa leggera, mentre esco sul terrazzo. Le luci dell'alba dipingono il cielo di colori pastello, mentre anche l'ultima stella sparisce all'orizzonte. Duchessa mi raggiunge, accoccolandosi ai miei piedi. All'inizio era molto scostante con me, ma già dopo due giorni, era tornata ad essere più dolce. Mi chino per lasciarle una carezza, poi mi siedo, portando le ginocchia al petto.
È passata quasi una settimana dall'ultima volta in cui ho visto Marc eppure non c'è stato un solo istante in cui io non lo abbia pensato.
Mi sembra di essere sul punto di impazzire.
Non è possibile pensare continuamente ad una persona, sempre, qualunque cosa tu stia facendo.
Mi fa sentire così vulnerabile ammettere che ha ragione, che per quanto faccia di tutto per scacciarlo dalla mia mente, lui è sempre lì e più provo a cercare di non pensarlo, più lui è sempre nella mia mente, più lo sento addosso come una seconda pelle, come quel maledetto profumo che mi porto dietro.
Mi fa così male ammettere che è vero, che ogni volta che l'ho realizzato questa settimana, non ho potuto fare a meno di trattenere le lacrime, perché non volevo che i miei nonni mi vedessero piangere e si preoccupassero o la cassiera del supermercato pensasse che stessi piangendo perché mi aveva chiesto se avevo degli spicci.Ma ora che sono sola, ad ammirare l'alba, posso lasciarle libere di andare, senza freni. Singhiozzo, posando la fronte contro le ginocchia. Quanto vorrei poter affidare a queste lacrime un frammento di lui in modo da poterlo dimenticare e fare fuori dalla mia mente.
Temo che non riuscirò mai a dimenticarlo completamente. Che andrò avanti ma lui continuerà sempre ad avere un pezzettino del mio cuore e della mia mente. E penso che ormai sia anche piuttosto inutile chiedersene il motivo. Chiedersi perché lui e non un altro, cos'ha dentro di lui che attira la mia anima e il mio essere.
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A Fior di Labbra
Fanfiction(Seguito di A fior di pelle, se volete capire qualcosa di quello che accadrà in questa seconda parte, vi consiglio di leggere il primo racconto). Può una bugia rovinare ogni cosa? Può distruggere l'amore più ardente, più forte, più inarrestabile? Or...