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Mi sveglio per colpa di una pedata, inizio a soffiare e attacco la gamba che mi ha colpito senza nemmeno guardare chi è stato. Mi stacco poco dopo e vedo che sono i ragazzini di ieri.

Gonfio il pelo e cerco di allontanarmi lentamente, purtroppo riescono a calciarmi altre volte ma alla fine riesco a scappare.

Zoppico fino alla città, dove finalmente trovo del cibo. «Povero gattino, si è fatto male.» Sento dire mentre cammino. No, stronzi, non mi sono fatto male da solo come un coglione, sono i cuccioli d'uomo ad essere dei bastardi.

Arrivo davanti al palazzo di Draken e aspetto che esca, ci sono molte persone che vanno e vengono; ancora non ho capito che combinano lì dentro.

Aspetto tutta la mattina, ma dov'è finito… Perché non esce? Ho bisogno di lui.

Verso il primo pomeriggio lo vedo raggiungermi. Ah ma quindi era già uscito quando sono arrivato-

Mi nota e si abbassa per accarezzarmi. «Ciao Mikey, come va?» Inizio a camminare per fargli vedere che zoppico un po'. «Che cazzo è successo-» Mi prende in braccio e mi porta in camera sua.

«Aspetta qui, torno subito.» Esce dalla stanza e torna dopo pochi minuti con una ciotolina riempita d'acqua, che posiziona in un angolo della stanza.

Si siede sul letto accanto a me e mi accarezza. «Che stronzi, ma non mi sembra che ti sei rotto qualcosa.» Dice toccandomi la gamba e ricevendo un miagolio soffocato da parte mia. «Scusa-» Gli lecco la mano per fargli capire che non ce l'ho con lui.

Si distende sul letto e mi fiondo su di lui godendomi le sue coccole.
«Se fossi umano sarebbe più semplice capire come sta la tua zampetta.» Oh, ma io posso diventarlo!

Mi trasformo davanti a lui, rimanendogli sopra. «Ora puoi controllarmi.» Gli dico sorridendo.

Quando ho cambiato forma mi stava accarezzando, infatti ora sento la sua mano a contatto con la mia pelle nuda.

Mi allontana immediatamente e cerca di non posare lo sguardo su di me. Lo guardo stranito. «Perché sei rosso?» Dico sedendomi sul letto. «Ti prego copriti- E spiegami che sta succedendo.»

Gli rubo una delle sue tipiche giacche e me la metto, mi sta enorme. «Sono un gatto che può diventare umano, non è difficile capirlo.» Stiamo un po' in silenzio, mentre mi osserva attentamente. «Ma non sei completamente umano-», «No, ho ancora la coda e le orecchie.» Gli rispondo con tono ovvio.

Distendo la gamba sul letto. «Allora, mi guardi la zampa?» Si avvicina titubante, iniziando a visitarmi.

«È solo slogata tranquillo, ma cos'è successo?» Si siede accanto a me aspettando una risposta. «Dei bambini di merda mi hanno, letteralmente, preso a calci.» Dico iniziando a strusciarmi su di lui istintivamente, ma si allontana, arrossendo malamente.

«Perché ti sposti?» Chiedo mentre mi lecco una mano. «Mi sento a disagio, alla fine non ti conosco… Non prenderti tutta questa libertà.» Boh, non lo capisco-

Voglio infastidirlo di più! Gli salto addosso costringendolo a distendersi sul letto. Gli monto a cavalcioni sopra e lo guardo soddisfatto. Gli lecco il naso e rimango fermo su di lui.
«Ti diverti proprio a combinare disastri eh.» Ridacchio alla sua reazione.

Inaspettatamente mi tira verso di sé e mi distendo completamente su di lui; questa volta sono io ad arrossire.

«Hai una casa in cui stare?» Scuoto la testa, senza nemmeno guardarlo. «Puoi stare qui, ma in forma umana.», «Non mi piace starci troppo…» Quando mi trasformo mi guardano tutti male e non voglio risucceda.

Sta per ribattere ma entra una ragazza in stanza. «Draken, puoi aiut-» Si blocca nel vedermi e sorride maliziosamente al biondo.

«Non è come sembra!» È ancora più rosso, sta letteralmente andando a fuoco.

«Che birichino sei, le hai anche fatto mettere le orecchie da gatto.» Mi ha preso per donna- Sto per correggerla ma mi precede. «Punto uno, è un ragazzo; punto due, non abbiamo scopato!» Ahh lei pensava questo, non l'avevo capito-

La ragazza se ne va ridacchiando e continuando a fare commenti sconci.
«Cazzo, che figura di merda.» Impreca. «Vabbè, che te ne frega-» Mi guarda male e mi sposta da lui. Torno gatto e vado a bere, per poi risalire sul letto e raggomitolarmi sul suo cuscino.

«Oi, io devo uscire. Torna umano, che se entra qualcuno e ti vede così ti scaccia.» Faccio come dice e mi metto sotto le coperte. «Dove vai?» Chiedo incuriosito. «A prendere una pomata per la tua caviglia e qualcosa per fasciarla.» Gli sorrido, come per ringraziarlo, per poi girarmi nel letto e dormire.

Mi piace stare con lui, non voglio più allontanarmi. È l'unico che non mi ha disprezzato, conosciuta la mia forma quasi-umana.

Il mio umano preferito [DrakenxMikey]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora