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Alla fine il nostro rapporto non è mutato troppo, ci siamo leggermente avvicinati ma niente di che.

Qual era la definizione… Ah! Sì, "scopa amici". Non ho ben capito che significa, ma Draken è sempre pronto ad aiutarmi quando vado in calore.

Vorrei poter uscire e stare con lui anche fuori da casa sua, ma dice, e so che è così, che mi guarderebbero tutti male e risulterei alquanto strano.

Qualche volta cerco di capire perché Draken non riesca ad aprirmi il suo cuore; alla fine sono principalmente un animale, dovrebbe sapere che ci affezioniamo facilmente.

Fa sempre il dolce con me, ma solo come amico; non capisco se si comporta così perché sono mezzo gatto o perché sono maschio.

Ho notato che quando sono in forma animale è più tranquillo e si prende alcune libertà che quando sono umano non fa; credo si vergogni, che timidino.

Mi ha anche imposto di vestirmi, dice che non posso girare nudo per camera; gli umani sono abbastanza strani, si fanno condizionare troppo dal giudizio altrui.

Mi capita di iniziare a miagolare anche se umano e vedere la faccia spaesata di Draken è esilarante.

Sta dormendo raggomitolato nel suo letto come sempre, quando entra in stanza con delle buste. Mi stiracchio e lo guardo incuriosito, mi piacciono le buste, ci gioco spesso.

«Ti ho comprato delle cose.» Dice sorridendomi. «Delle buste?!» Ipotizzo con lo scintillio negli occhi. «No…» Mi risponde tirando fuori degli indumenti.

«Ti ho comprato dei vestiti tutti tuoi e un po' più piccoli, così ti staranno meglio.» Sento gli occhi pungere; nessuno si era mai preso cura di me così tanto.

Gli salto addosso abbracciandolo. «Grazie.» Dico singhiozzando, commosso da quel gesto. «Figurati.» Mi accarezza la schiena, cercando di farmi smettere di piangere.

Dopo essergli rimasto un po' attaccato mi provo le varie cose, facendo anche una sfilata; abbiamo passato il pomeriggio a ridere e scherzare mentre mi cambiavo.

«Sono felice che il regalo ti sia piaciuto.», «Ti ringrazio tantissimo.» Gli rispondo continuando ad ammirare il tutto.

Si lancia sul letto e prende un libro. «Meriti un premio.» Dico improvvisamente e raggiungendolo.

Inizio a lasciargli dei bacini sulla faccia ma mi blocca. «Non l'ho fatto per questo.» Mi allontana un po'.
Lo guardo storto. «Ma te riesci a provare sentimenti?» Gli dico scocciato. «Certo.» Mi risponde alzando gli occhi al cielo.

Rimaniamo entrambi in silenzio, creando molto imbarazzo. «Vaffanculo.» Me ne esco dopo un po', alzandomi dal letto e trasformandomi, per poi andarmene dall'edificio.

Non so nemmeno se è venuto a cercarmi, ma sinceramente non mi interessa.
Non ho intenzione di rimanere troppo fuori, solo il tempo necessario per farlo preoccupare.

Vado al parco, dopo non so quanto tempo che non ci ero tornato, ma non è cambiato per niente; ci sono sempre… Cazzo! I bambini! Inizio quanto correre con loro che mi rincorrono. Per fortuna sono più veloce, ma comunque non si arrendono. Ma perché ce l'hanno con me?!

Vedo seduta su una panchina una delle "sorelle" di Draken, mi ci avvicino velocemente e mi siedo accanto a lei sfinito.

«Che succede piccolino?» Mi fa dei grattini, ma arrivano gli stronzi, che provano ad infastidirmi anche se sono con lei.

Grazie a non so cosa gli rimprovera e riesce a fargli andar via. «Puttana!» Le dicono prima di andarsene.

La ringrazio strusciandomi sulla sua mano. È strano vederla completamente vestita-

«Secondo te perché i bambini crescono sempre più perfidi?» Mi chiede anche se sa benissimo che non posso risponderle.

Ormai si era fatto sera. «Dai, ti porto a casa. È tardi, Draken sarà preoccupato.» Ma speriamo! «Chissà se c'è il suo ragazzo a casa…» Ah già- Loro non sanno che sono io e credono sia un ragazzo umano.

Mi fa sistemare nella sua borsa e si avvia verso casa. Una volta arrivati mi porta in camera di Draken, che immediatamente corre ad abbracciarmi.

«Ricorda di tenerlo nascosto.» Dice velocemente la ragazza per poi andarsene.

Mi mette sul letto e chiude la porta. «Dove sei scappato?» Lo ignoro continuando a rimanere un gatto ed andando a bere e mangiare.

Non smette di tenermi gli occhi addosso, come se cercasse di capire a cosa sto pensando. Scappo nel bagno per non essere più alla portata del suo sguardo.

Dopo poco mi raggiunge. «Sei seriamente offeso perché non ti ho scopato?» Chiede incredulo. Mi trasformo e rimango nudo davanti a lui. «No cretino, è che odio non capirti.» Gli rispondo, iniziando ad abitare la coda nervosamente.

«Mikey, non voglio litigare con te…» Mi confessa dopo poco. Neanch'io Draken… Ma voglio seriamente capirti!

Gli do un bacio a stampo. «Su, esci che faccio una doccia.» Fa come dico, non prima di avermi sorriso.

Una bella doccia rilassante è quello che mi serve per riuscire a riflettere in santa pace.

Il mio umano preferito [DrakenxMikey]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora