Ho scoperto molte cose della cultura degli umani, così ho dato un bel soprannome a Draken: "Ken-chin"; lo trovo adorabile e crea una certa intimità fra noi.
«Voglio uscire con te.» Dico mentre mangio un panino che mi ha preparato. «E per le orecchie?» Mi domanda retoricamente, come ad alludere al fatto che mi è impossibile nasconderle. «Esistono quei cosi strani che metti in testa, fatti di stoffa.» Provo a spiegarmi. «Ah, i capelli?», «Eh sì.» Wow, è riuscito a capirmi. «È estate, nessuno gli mette.» Faccio il broncio, come risposta alla sua affermazione.
«Non fare quella faccia, non possiamo rischiare che ti scoprano. Se poi ti prende il governo per studiarti come facciamo? Poi non potremo più vederci.» So che ha ragione… Uffa però! «Allora in inverno usciamo.» Gli impongo sorridendo. Mi annuisce semplicemente, tornando a dare attenzione ad uno stupido libro.
Vado sul letto con lui, distendendomi accanto. «Mi spieghi cosa trovi di interessante in questa roba?» Gli domando cercando di capire cosa c'è scritto. «Ne hai mai letto uno?» Rimango in silenzio al suo quesito.
Dopo un po' che non gli rispondevo si gira verso di me. «Non sai leggere?», «Come posso saperlo fare se sono un gatto…» Ridacchia leggermente. «Hai ragione, scusami. Vorresti imparare?» Chiede alzandosi dal letto ed andando alla scrivania. «Solo se mi spieghi tu.» Rispondo, seguendolo e sedendomi sulle sue gambe. «Certo, ti insegno io.»
Prende dei fogli bianchi ed inizia a scrivere. «Questo è il tuo nome.» Mi spiega. «Su, prova a ricopiarlo.» Mi passa la penna e provo a fare come mi ha detto.
Non riesco a farlo bene, così mi fa vedere come impugnare correttamente lo strumento usato per scrivere.
Passiamo la giornata così; finalmente, dopo non poche ore, imparo a scrivere il mio nome, più qualche altra lettera dell'alfabeto. Sono ancora lontano dal riuscire a leggere ma Ken-chin si sta impegnando ad insegnarmi ed è veramente bravo a spiegare.
«Come pensi di ripagarmi per queste ripetizioni?» Chiede dopo aver preso del cibo ed averlo portato in camera. «Ripeto… Che?» Lo guardo confuso. «Per queste lezioni personali.» Si spiega meglio.
Ci mettiamo a mangiare. «Dimmi te cosa vuoi.» Rispondo con la bocca piena. «Voglio te.» Oh- Ken-chin da quando sei così diretto- Arrossisco, ma acconsento volentieri.
Finito di mangiare ci uniamo nuovamente, stavolta però è più rude del solito; non che mi dispiaccia troppo, ma vorrei sentirmi amato…
La mattina successiva sono solo nel letto, non so perché ma è da un po'di tempo che lui è abbastanza assente. Non mi vuole neanche dire che impegni ha.
Mi fa male il fondoschiena… Cattivo di un Ken-chin!
Vado a farmi una doccia per ripulirmi interamente.
Più passano i giorni, più lo vedo distaccarsi. Continua ad aiutarmi a imparare a scrivere, e successivamente a leggere, ma non ci mette l'amore che utilizzava all'inizio.
È tornato l'inverno e, oltre ad essersi gelata l'atmosfera l'ha fatto anche il nostro rapporto.
Ormai non torno quasi mai in forma animale, solo per mangiare quando Draken non è in casa e non esco più, rimango tutto il giorno qui; ogni tanto aiuto le ragazze, ad esempio se hanno problemi con un cliente o se devo aggiustare qualcosa. Sono diventato un tuttofare e sto imparando davvero molto.
Sono a farmi una doccia, dopo aver riparato un'asprapolvere, quando sento la porta della camera aprirsi. Finisco di lavarmi e vado di là con solo un asciugamano sulla testa. «Bentornato.» Dico dopo aver visto Draken disteso sul letto.
«Copriti.» Risponde senza nemmeno salutare. «Cos'è, non ti piace più il mio corpo?» Ridacchio, ma non risponde e rimane in silenzio. Che stronzo, lo odio.
Come può schifarmi dopo che ha adorato il mio corpo così tanto da marchiarlo innumerevoli volte.
Mi vesto senza fare storie, oggi non ho voglia di litigare. Non voglio comunque dormire con lui. Hmpf. «Sai se hanno altre stanze disponibili?» Gli chiedo. «Non è un albergo.» Perché sei così freddo…
«Vabbè, andrò a chiedere.» Esco velocemente dalla stanza senza lasciarlo ribattere.
In corridoio incontro Mayoko, è sempre disposta a tenermi compagnia se non ha clienti. «C'è un altro posto dove posso dormire?» Gli domando dopo averla salutata. «Chiedo al proprietario se vuoi. Ma perché? Non ti piace più stare con Ken?» Non che cambi molto… Ormai lo vedo poche volte al giorno. «No no, voglio solo i miei spazi.» Mento, sorridendole tranquillamente.
Andiamo a sentire e riescono a liberare un'altra stanza. «Grazie mille.» Dico al proprietario per poi salutarlo e lanciandomi sul letto.
È intrigante vedere come cambia il comportamento delle persone a seconda se sono umano o animale.
Inizialmente credevo che mi avrebbero accettato di più se fossi rimasto gatto per sempre, ma in questo posto vengo adorato da umano.
Torno in camera di Draken, semplicemente per prendere le mie cose; non lo ascolto nemmeno e torno nella mia velocemente.
Sistemo i vestiti nell'armadio, il cibo sotto la scrivania e mi metto a dormire.
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Il mio umano preferito [DrakenxMikey]
Fanfikce"Sono un gatto. Un po' pazzo e particolare ma posso essere anche dolce e carino. Sono conosciuto come Mikey, mi piace come nome." - parti smut - ⚠La storia è descritta dal punto di vista di Mikey, non segue le vicende dell'anime/manga.⚠ Anime: Tokyo...