POV:ISABEL
-Plyz ultima domanda...
-Certo dimmi. -da il consenso
-No vabbè niente...
-Insisto. -si ostina
-No, dai seriamente niente. Sarà per una prossima volta...meglio se dormiamo no?
-Vabbene, questa volta la passi liscia. -conclude.
Non so cosa le volevo chiedere onestamente. Forse era per attirare la sua attenzione, ma per quale motivo? Perché mi frullano in testa cose che poi dimentico?Forse sono stupide, chissà. Ne parlerò ad Ashley poi vedrò cosa fare.
-Posso proporti una cosa. -domanda.
Annuisco.-Allora e...come dire...ti andrebbe di trasferirti definitivamente qui, con me e Harley?? -si gratta la nuca con la mano un po' tremolante.
-Ah ti avverto, appena troveremo due ville vicine e grandi, vivremo lì noi del gruppo, divideremo la camere ecc...vabbè poi ci penseremo al momento e niente questo. -finisce lei.-Certo che si, anzi ti ringrazio per avermelo chiesto. Hai dato modo un'altra volta di quanto io conti per te. -sorride.
Il suo sorriso mio dio, poi accompagnato dagli smeraldi che ha negli occhi, è divino. Mai vista persona con combinazione così perfetta.-Mi dai un abbraccio? -chiede.
-E sarei io la bambina?! -scoppio ha ridere.
-Cosa centra io volevo solo un'abbraccio. -fa il broncio.
-Ripeto sei proprio una bambinaaaa. -mi avvicino per avvolgerla tra le mie minute braccia, ma si sposta.
-No sono offesa basta, buonanotte. -dice con tono basso, freddo e un tantino giocherellone, girandosi dalľ altra parte.
-B-A-M-B-I-N-A. -scandisco ogni lettera.
Si mette seduta a gambe incrociate.-Signorina Way, le sconsiglio fortemente di non prendersi gioco di un suo superiore o addirittura suo capo, in quanto potrebbe recarle gravi conseguenze. -cambia tono di voce, rendendolo più autoritario e serio.
-Mi scusi Signorina Diaz la bambina, non volevo offenderla. Se non le dispiace desidererebbe ancora ľ abbraccio?
-Si lo voglio ancora. -la cingo con le braccia e mi stringe in modo possessivo.
-Aspetta ora che ci penso hai detto bambina? -si stacca dal contatto fisico e fa la finta arrabbiata.
-No basta signorina Way, questa notte mi sta davvero scocciando. -continua.-Aaaah ecco perché mi sentivo un pezzo di scotch, tutto torna. -scherzo e ci guadagno un pizzicotto.
-Dopo questa buonanotte Nena. -chiede gli occhi.
-Notte Plyz. -qualche secondo...-Bambina.
*Drin Drin Drin*
-Chi cazzo è a quest'ora! -sbotto.
Mi accorgo che il telefono non è neache il mio, guardo lo schermo e c'è scritto "Emily". Di impulso lo prendo.E -Passi da me che ci divertiamo un po', come i vecchi tempi -parla in voce con tono malizioso
I -Emily senti te la pii in der culo amica mia. Fottiti, baci baci. -attacco e sospiro.
Che soddisfazione...un'altra volta è successo, perché ľ ho fatto?? Ma cosa mi prende? Forse è per ľ orario. Non lo so nemmeno io.-Hey che succede? Per quale motivo ti ho sentito urlare? -domanda la rossa, con voce roca e il viso assonnato.
-No nulla non ti preoccupare, torniamo a dormire... -mi riposiziono per bene.
La mattina
Il cinguettio degli uccelli mi fa uscire dalle braccia di morfeo. Allora mi vado a lavare la faccia.
Ľ acqua mi fa tornare in mente che non ho dormito da sola, ma al mio risveglio non c'era nessuno.
Torno i stanza e noto un biglietto:Ciao Izzy, scusa ma sono dovuta andare al lavoro. Per colazione ti ho lasciato un cornetto semplice, almeno puoi metterci quello che vuoi.
Ah dimenticavo Harley è andata a "Red lights". Buonagiornata.P.s: Devi tornate al lavoro, per me è tutto più complicato senza di te.
Quanto sono fortunata ad avere un'amica così, ma in effetti ha ragione devo tornare al lavoro, se non fosse lei il capo, sarei stata licenziata molto tempo fa.
A parte questo devo parlare con Ashley, ora gli scrivo che sto andando a casa sua.
Metto un felpa bianca larga, tipo due taglie più grande, dei pantaloni comodi neri e le scarpe sempre bianche da ginnastica.20 minuti dopo
-Quindi secondo te è per questo motivo che hai risposto male a quella ragazza e quale domanda gli volevi fare? -chiede Ashley.
-Te ľ ho già detto non ricordo, sono venuta da te per chiederti queste cose.
-Ok ok, ma hai mai pensato alla possibilità che ti possa piacere Ploy? -propone.
-Ma dai! -rido. -Impossibile, la considero solo un amica. -continuo a ridere. -Ma poi io sono etero mi piacciono solo i maschi.
-Se lo pensi te. Secondo me invece sei bisessuale. È palese che almeno un po' ti piaccia, ammettilo.
-Non sono bisessuale!
-Facciamo così dimmi cosa ti piace di lei. -opziona.
-Perchè dovrei, hahah. Vabbene dai se insisti.
Inizio col dire: i suoi occhi, dio il solo guardarli mi fa pensare di essere in un luogo delosato, lontano da tutto, in una distesa di erba con bellissimi fiori ed alberi pieni di foglie e con qualche animaletto in giro.
Infatti ogni volta che incrocio il suo sguardo mi perdo in quei smeraldi che mi fanno sognare ad occhi aperti. -prendo fiato. - Il suo sorriso genuino e sincero che mi scalda il cuore.
La sua gentilezza e autorità, amo il fatto che non mi tratti male, è totalmente diversa dal fratello, è più come dire, bella internamente. -inizio a diventare nervosa. -E poi... cioè...non so....emm...stanotte ho provato una sensazione diversa per il suo comportamento più infantile del solito e successivamente più serio. Questo suo cambio di comportamento mi ha fatto sorridere, infatti stavo morendo dal ridere e lei che mi guardava offesa. -mi asciugo una lacrima di felicità.
-Per finire la sua voce, un suono incantevole e roco. Ho come il presentimento che sappia cantare...-Emm Isabel, hai notato cosa stai dicendo. Non credo che tu abbia capito cosa hai appena detto. Rifletti, leggi tra le righe... -dice battendo le dita sul letto.
-Oh cazzo, ma in che senso?! Non capisco come è potuto succedere? Non non è vero mi stai prendendo in giro!
-Mi dispiace hai parlato te, io non ti ho detto nulla, ti ho fatto solo ragionare. Ricordati che in un momento tutto può cambiare senza che te ne accorga. -continua.
-Vabbene ci penserò, ma secondo me ti stai sbagliando.
-Certo che sei proprio testarda. -dice.
-Grazie, fanculo...scherzo ti voglio bene. Ora vado, ciao!
-Anch'io ti voglio bene, ciao!! -mi abbraccia.
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Come siamo arrivati a questo?
RomanceIsabel Way 17 anni, liceale, fidanzata con il miglior giocatore di football della scuola e con un passato che la tormenta da tutta la vita. Molto popolare, con qualche invidioso che gli dà sempre fastidio, ma che non si fa mettere i piedi in testa d...