Capitolo 7- Chi era veramente mia sorella?

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Capitolo 7
Chi era veramente mia sorella?

Lo reputai uno scherzo. Iniziai a ridere, seriamente divertita da quella assurda frase.

«Tua sorella era sposata, Ginny.»

Non poteva che essere una bugia, un enorme malinteso. Solo quando vidi il volto di Pope rimanere impassibile, il corpo di JJ irrigidirsi e gli occhi di Kiara pieni di pietà mi resi conto che non era affatto uno scherzo.

«Oh merda.» Aprii la porta del van, che oramai proseguiva lentamente sulla strada sterrata che collegava la strada principale allo Chateau di John B.

Non ci volle molto prima che venni raggiunta dai ragazzi. Mi voltai verso di loro con un chiaro sguardo confusionario. «Cosa, cosa significa questo?»

Era vero che ultimamente io e mia sorella non comunicassimo più di tanto, ma non credevo che potesse fare una cosa tanto importante come sposarsi senza neanche dirmelo. Non riuscivo a credere che, pur vivendo nella stessa casa, condividendo un sacco di cose, io sapessi così poco di chi era in realtà.

Non lasciai il tempo a nessuno di loro di rispondermi, probabilmente non ero affatto pronta ad ascoltare la verità. «E Alex? Non, non mi ha detto niente neanche prima quando ci siamo visti. Io...»

Farfugliavo parole senza senso, dalla mia bocca uscivano direttamente i miei pensieri in un flusso inarrestabile e impetuoso. Sentivo la mia testa girare e non focalizzavo neppure ciò che vedevo.

Pope si avvicinò a me, mi prese per un braccio con delicatezza e mi sostenni a lui quasi fossi in equilibrio su una fune. Lo guardai preoccupata, non ero in grado di controllare le mie emozioni e quella cosa mi stava mandando in bestia. Avevo sempre cercato di mostrarmi in un certo modo, di calcolare le mie parole e i miei gesti proprio perché sapevo quanto l'immagine che si dà agli altri sia rilevante, ma ero troppo scossa per poter preoccuparmi dei giudizi altrui.

«Non è Alex.» Mormorò Pope a bassa voce.

Aggrottai la fronte. «Ma...»

Non riuscivo a credere che mia sorella potesse essere fidanzata con un ragazzo e sposata con un altro. Non riconoscevo queste cose, non riuscivo ad associarle a mia sorella. Venni pervasa da una miriade emozioni contrastanti: delusione, rabbia, stupore.

Chi era veramente mia sorella?

John B mi fece cenno di seguirlo e così feci. I ragazzi non ci vennero dietro, ci lasciarono da soli. Probabilmente pensavano che fossi più a mio agio con John B, visto che entrambi amavamo mia sorella ed entrambi ci sentivamo traditi da tutti questi segreti che ci aveva tenuto.

Ci sedemmo sul molo di legno, a pochi centimetri da noi l'acqua calda. «Io non capisco.» Ammisi sconfitta.

Oramai avevo mollato la mia facciata da ragazza forte e determinata già da un po'.

John B sospirò. «Penso che nessuno abbia capito effettivamente qualcosa da tutto questo.»

«Cosa vuol dire che era sposata? Cosa avete trovato in casa di Alex?» Forse mi mancavano dei pezzi, forse avevo bisogno di un altro tassello per comprendere appieno la situazione.

«Abbiamo trovato delle cose di Mary, tra cui anche delle carte. Supponiamo che i soldi che mi era venuta a chiedere servissero proprio per scappare via col suo nuovo ragazzo, con cui appunto si è sposata.» Spiegò John B. Mi passò alcuni fogli stropicciati.

«Ho agito impulsivamente. Li ho tenuti anche se so che non avrei dovuto.» Confessò quando afferrai le carte che mi stava porgendo.

Lèssi rapidamente le scritte più in grande e riconobbi subito il nome e il cognome di mia sorella.

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