Carrie

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Finalmente arrivo al mio posto sull'aereo e ringrazio il cielo di non avere nessuno accanto.
Piango, piango da quando mi sono voltata per guardarlo.
Avrei voluto spiegargli tutto.
Sto male da quando mia madre mi ha chiamata dicendo che hanno visto Roberto entrare a casa.
In quella casa.
Sono impazzita. Avrei voluto dire tutto a Hugo, alla mia ancora, ma non ho potuto.
Devo risolvere questa situazione il prima possibile e devo farlo da sola.
Questa è la mia fine ed il mio inizio e se voglio vivere Hugo pienamente tornando ad essere la Carrie di una volta, devo lasciare lui da parte. Solo per ora.
Voglio tornare ad essere la Carrie spensierata, la Carrie con i piedi per terra che viveva ogni giorno, momento per momento e sono certa che in un'altra condizione mentale non avrei neanche mai posto ieri sera quelle stupide tre domande.
Ma il mio cuore ha voluto così, purtroppo io...
Io mi sono innamorata e non riesco ad accettare che per lui non sia così.
So che è sbagliato, all'amore non si comanda, ma purtroppo non riesco a reagire diversamente.
Non con una parte della mia vita a cui non ho ancora messo un punto.
Perché forse è solo questo il motivo, da lui voglio tutto e subito perché in fondo, mi sento sola.
Quando atterro esco fuori dall'aeroporto molto rapidamente.
Il telefono suona e leggo il messaggio di Hugo, gli rispondo subito e rimetto il telefono in borsa.
Arrivata all'esterno accendo una sigaretta e mi ricompongo. Non voglio che mio padre mi veda così.
Le mie lacrime ora sono per Hugo, non per Roberto. E non voglio che pensino che quel bastardo mi fa ancora questo effetto. Dopo quasi due mesi.
Intravedo papà che arriva dal parcheggio, scende dall'auto e mi abbraccia.
Come se fossi stata via mesi...
Ci mettiamo subito in viaggio, mamma ci aspetta in hotel e da lì, prima di cena, farò quello che devo fare.
Mamma mi accoglie con un infinito bacio sulla fronte. Ci abbracciamo, senza parlare, lei sa.
Prendo le chiavi dell'auto dal cassetto, e vado verso il parcheggio.
Arrivata sotto "casa", anche se tale non la definirei, la sua auto è ancora parcheggiata nel nostro posto riservato.
Nostro, che parola stupida.
Niente è più nostro, lui non è più mio ed io, soprattutto, non sono più sua.
Salgo le scale e inserisco la chiave nella toppa.
Gira a vuoto.
È aperto.
Entro e lui è seduto al tavolo. Ha il cellulare tra le mani e un bicchiere di Vodka di fronte. La bottiglia semi vuota e gli occhi pieni di lacrime.
È inerme, e il fatto che tutto ciò non mi rechi nessun effetto mi rende più che orgogliosa.
"Cosa ci fai qua Roberto?"
Fa per alzarsi ma gli mancano le forze, quindi si risiede.
"Mi ha lasciato sai, non mi vuole più sposare. Ha trovato un ragazzino della sua età, ricco da far schifo, e mi ha abbandonato"
"Che peccato, guarda! Avevo anche comprato già un vestito per l'occasione.
Te lo ripeto Roberto. Cosa ci fai qui?"
"Perché? Non mi vuoi più vedere? Non ti manca tutto questo?" Si sfiora il corpo sicuro di provocarmi una reazione.
"Guarda una reazione la provoca, ma non è quella che pensi tu. Ti ho già mandato la tua parte della casa tramite mio padre.
Questa ora è solo casa mia. Prendi ciò che resta di tuo e vattene. Dovevo cambiare la serratura. Lo sapevo"
"E secondo te? Dopo dodici anni, mi faccio bastare solo quei miseri spicci che mi avete dato? Ti rivoglio con me, so che anche tu lo vuoi. Ci pensi? Tra pochi giorni ci saremo sposati...Possiamo ancora..."
"BASTA! Non una parola di più. Mi sono stancata. Esci da casa mia o chiamo i carabinieri"
"Ma come puoi farmi questo? Sono in questo stato e non te ne importa nulla"
"Ah tu??? Tu sei in questo stato! E hai pensato a come sono stata io? A come tu abbia potuto farmi morire lasciandomi così. Per favore, abbi almeno la decenza di tacere."
"Potrei avere almeno la playstation? Quella era mia" Ride nervosamente, quasi sarcastico direi.
Lo prenderei a schiaffi.
"Certo, stai qua! Te la prendo subito. Basta che te ne vai"
Poggio la borsa sul tavolo e corro verso la camera.
Inizio a buttare dentro un sacco di spazzatura tutto quello che trovo in giro.
Vestiti, bracciali, orologi, giochi e regali fatti in tutti i nostri anniversari.
Ci si può strozzare con tutte quelle collane che mi ha regalato!
Sento il mio telefono suonare ma smette subito.
Sarà mio padre, avevo promesso di chiamare una volta arrivata ma non l'ho fatto.
Torno in sala e gli getto bruscamente la borsa sulle gambe.
Lui sorride come se avesse vinto alla lotteria.
"Tieni, vai via da qua. ADESSO!"
Si solleva a fatica, prova a sfiorarmi il viso ma mi scosto.
"Non sai cosa ti perdi bellezza."
"Invece so esattamente cosa mi perdo. Anzi, cosa scelgo di non volere più"
Va verso la porta, finalmente esce e appena varca la soglia chiudo la porta a chiave.
Inizio a piangere, è finita.
Sono stata forte, ci sono riuscita.
Prendo il telefono e con un messaggio avviso mio padre che arriverò presto per la cena.
Poi mi ricordo che il telefono aveva squillato, controllo le chiamate ma non ci sono notifiche e nessuna telefonata in entrata.
Devo essermi sbagliata.
Chiamo subito Sophie e le racconto tutto.
Tutto!
"Amica mia sei stata grande! Bravissima! E comunque di Hugo lo immaginavo, vi mangiate con gli occhi. Ma poi ci pensi? Cognate!"
Sorrido, su tutti i dettagli che le ho raccontato è questo che la fa esaltare.
"Comunque oggi parlerò con i miei, sto bene a Milano. E vorrei conoscere meglio Hugo. Darci il giusto tempo.
So che capiranno. Quindi a breve tornerò da te mora del mio cuore. Penso già domani"
Stacco la telefonata con Sophie e provo a chiamare Hugo.
Ha il telefono spento, riproverò più tardi o forse no.
Voglio raccontare tutto a Hugo ma voglio farlo di persona.
Voglio che veda la vera me e sono certa che ora, tornerò ad essere la Carrie che sono sempre stata.
E spero che a lui piacerà.
Apro il cassetto dove tengo gli attrezzi e trovo la serratura nuova, quella che ho comprato prima di partire ma non ho avuto il coraggio di piazzare.
La donna che è in me è forte e, da sola, cambio tutto ciò che permette alla chiave di accedere alla mia casa, alla mia vita.
E finalmente respiro.

Ti voglio vicinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora