Capitolo 15

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"Miss Winter! Miss Winter è in casa?"

Una voce mi chiamava, ed era quella di Mr Sweex.

Non ero pero' del tutto concentrata: continuavo a pensare quel volto.

Nella lettera di regina Victoria, vi era scritto che io nacqui dalla violenza fatta ad una donna e che il nome di costei fosse proprio Roxanne.

Roxanne...

Come la persona che, giorni prima, ci aveva annunciato la morte dell'unica fonte che avrebbe, finalmente, dato un senso a tutto quel tempo passato a domandarmi chi io veramente fossi.

Oh cielo! Che fosse lei?

"Jack, sono nelle cucine." risposi dopo un tempo che sembro' interminabile.

Dopo poco sentii dei passi e la porta in ferro aprirsi.

"Miss Winter... Perché siete qui? Un luogo addetto ai lavoratori... Voi siete anche fin troppo buona con noi."

"Jack! Avevamo detto che avreste incominciato a chiamarmi Anne! E non preoccupatevi per me, stavo solo facendo una torta. Mi aiuta a conciliare i pensieri."

"Va bene Miss Wint- Anne. Volevo solo chiedervi come state... In questi giorni vi vedo un po' strana... Tutto bene? Oh certo! Ovviamente siete libera di non rispondere a questo vecchio e curioso uomo!"

"Jack, sapete di essere il padre che non ho mai avuto per me! Stavo solo pensando a quel Martedi'..."

"Oh." disse lui assumendo un'espressione curiosa.

A lui avevo solo raccontato di Harold e... della sua Clarisse. Del fatto che a breve si sarebbe sposato. Del fatto che oltre ad un legame di parentela ci avrebbe diviso un matrimonio.

"Ho paura di aver incontrato la mia vera madre e di non averla nemmeno riconosciuta..."

"Oh! Io... Siete sicura?"

"No, ma ci sono alte probabilità che sia cosi'."

"Capisco perché avete voglia di torta allora..."

Sorrisi al suo modo di rallegrarmi.

"E la francese?"

Ridacchiai nuovamente.

"Non lo so. Sembra cosi' bella, affascinante e colta! Anche se non ama leggere... Oh, andiamo! Chi non ama leggere!"

"Beh, voi passate intere giornate in biblioteca. Dite che voi non siete colta? E beh, credo che la vostra bellezza non ha bisogno di essere rimembrata! I vostri occhi color mare, i vostri capelli color cioccolato!"

"La mia statura bassa!"

"La vostra statura bass- Oh, non fatemi confondere!"

Risi di gusto. Avevo già dimenticato il motivo della mia tristezza.

"Le vostre mani che suonano il pianoforte in maniera cosi' sublime!"

"Okay Jack! Puo' bastare."

"Oh, non sapevo facessi quest'effetto ancora, Miss Winter..." disse ammiccando in maniera giocosa.

"Jack!" lo sgridai toccando le mie guance rosse.

"Scusatemi Lady."

"No! Il nome! Mia avete chiamate Miss Winter di nuovo! Come devo fare con voi!" dissi mettendo le mie braccia sullo strofinaccio legato alla mia vita stretta.

"Prima che dimentichi. Dovevo portarvi questa." disse infine, porgendomi una lettera.

Profumava.

Erano alberi da pesco.

"Sapete chi è il mittente?"

"Lui."

Non c'era bisogno di altro.

Sulla neve fredda a piedi nudiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora