Capitolo 23

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Il rumore prodotto dal bussare di Harold, prese ad aumentare sempre di più e finalmente aprirono.

"Harold! Che bello notare la tua presenza qui! Vieni entra.- e ovviamente, alla mia vista si fermò- E lei? Cosa ci fa qui?"disse l'uomo salariato dalla mia persona, salariato come un uomo che non viene pagato da anni.

"Vuole sapere la verità e ne ha il diritto" rispose il ragazzo posto di fronte a me.

"Come sta Kaylie? Non la sento da tempo!" chiese l'uomo rivolto ad Harold.

"Bene che io sappia. Ma ora vorrei sapere su di me per favore" risposi fredda e lontana.

"Aspettatemi qui. Harold, vado a prendere quella lettera"
E si alzò e sparì nel corridoio.

"Quale lettera Harold?"

"Anne, tesoro, devi solo stare calma. Scoprire la verità è ciò che vuoi, no?"

"Suppongo di sì " risposi.

L'uomo di prima, il signor Glamour, decise di dare la lettera ad Harold, che dal suo sguardo triste sembrava saperla a memoria.

Incominciò a leggere.

"Caro Goffrey,
come ben sai, non è sempre facile da trovare le parole giuste per esprimere ciò che si vuole, e in questo caso, deve dire.
Il dolore che provo a causa tua, mi lacera ogni giorno dentro e il fatto che la regina sappia tutto, mi ha spinto ad agire, prima che qualcun' altro lo faccia al suo posto. Non ne sarei felice. Avresti ancora qualcosa da rintracciarmi.
La tua carnale voglia di possesso, mi ha davvero portato a qualsiasi cosa. Ho tagliato i capelli con le mie stesse mani, con la speranza che non sarei stata più così bella come dicevi tu, anche per altri uomini. E soprattutto, con la speranza di amare qualcuno che non ami solo il desiderio che può creare il corpo di una donna. Il mio per te.
È nata una bambina da questo desiderio. Si chiama Anne, e so quanto questo possa farti male data la scomparsa della figlia che concepisti con tua moglie. Ma era mio dovere informarti dei miei avvenimenti improvvisi."

Le lacrime agli occhi di Harold, mi fecero intendere che ciò che aveva letto non era quanto. C'era qualcos'altro e sarebbe stato molto più orribile, lo sapevo.

"Dannazione! Perché non mi avete detto che non era l'unica? Per quale assurdo motivo, Mr Glamour?! Sapevo tutto tranne quello. Eh, porco?!" urlò preso dalla rabbia, dopo essersi alzato e aver avvicinato le sue mani all'uomo che era di spalle e che guardava oltre la finestra.

Furono poche e calme le parole di risposta. Ma chiare.

"Sono due le cose che potrai fare: o continuate a leggere, o uscirete da questa casa"

Harold ritornò al suo posto e continuò a leggere, scegliendo così la prima opzione dell'uomo.

"E un bambino. Un dolce bambino che mai potrete vedere, in quanto anch'esso come la sorella, verrà portato via dalle mie braccia.
Proprio adesso li sto osservando.
Sono così piccoli e teneri, che vorrei semplicemente tenerli con me e donare a loro l'amore che non riuscirò mai a provare per te. Ma, ci sono così troppi ma. Mi vergognerei così tanto a presentargli come padre un uomo spregevole come te, che preferisco lasciarmi morire e lasciar prendere cura dei miei figli qualcuno di più competente e coraggioso di noi. Meno problematico di me, e più amorevole di te.
Questo è quanto.
Roxanne."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 23, 2015 ⏰

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