CAP. 3

165 10 1
                                    

Sento una voce che dice "Svegliati sono le due" apro gli occhi e vedo Giulia con il giubbotto e la borsa in spalla. "Cazzo, amo te sei addormentata! E mo? Dai, andiamo a casa che i miei sono fuori così fumiamo là" esclama Giulia trascinandomi via per un braccio. Uscendo da scuola prendiamo l'autobus, dopo cinque fermate scendiamo ed entriamo dentro casa di Giulia.
Non è la prima volta che vengo a casa sua, è grande e sempre disordinata. Mentre Giulia và in cucina a preparare la pasta, io sono sul divano a fissare un punto vuoto. Metto la mano in tasca e tiro fuori un pezzetto di stoffa arrotolato, lo apro e prendo in mano la lametta stringendola fra le dita. Il dolore mi oltrepassa il corpo, ma io voglio continuare. Sento la la fredda lama fra le dita. Sento dei passi e velocemente la riavvolgo nel pezzo di stoffa mettendolo in tasca.
"Allora, hai visto come mi guardava Kevin oggi?" Dice Giulia sedendosi sul divano accanto a me. Annuisco sorridente. Non l'ascolto. Non mi interessa. Fisso il vuoto e penso. Il telefono vibra, Giulia smette di parlare e cerca di non fare il minimo rumore.
Il nome sullo schermo. Quel nome, rabbrividisco e rispondo
"Pronto.."
"Dove sei?"
"In biblioteca"
"Devi pulire casa, è in disordine. Sto per uscire quindi quando torno domani devo trovare tutto pulito."
"Si"
"Le chiavi le trovi sotto lo zerbino, non importa da chi dormi, basta che pulisci casa e domani alle due e dieci ti voglio a casa"
Non faccio in tempo a rispondere che mi attacca. Tiro un sospiro di sollievo. Menomale. Guardo Giulia e le sorrido "Posso stare qui per questa sera?" Lei fa un urlo di gioia e mi abbraccia, io ricambio l'abbraccio e dico "Però devo sistemare prima casa" Giulia si alza ed esclama tirandosi su le maniche "Bene! Allora ti do una mano"
**
Arrivate a casa cominciamo a pulire. Ovviamente per me non è stancante, vedo che per Giulia invece non è tanto semplice non è abituata. Lei è così bella un po' viziata ma ha un cuore d'oro.
"Finito! Porca Troia dopo un ora ce l'abbiamo fatta! Sigaretta?" Annuisco sedendomi sul divano.
**
21:00 qualcuno suona al campanello. Giulia va ad aprire. Due ragazzi. Uno alto moro con gli occhi azzurri e l'altro biondo con le lentiggini. Il moro comincia a guardarmi. Cerco di sorridere. "Matteo, Claudio lei è Emma. La mia migliore amica. Entrate. Spero abbiate almeno una cannetta con voi" dice Giulia ammiccante. Si vanno a sedere sul divano e io li seguo. Matteo continua a guardarmi. Cosa vuole questo? Mi fa sui nervi. Claudio accende la televisione e mette un film romantico. Che palle. Matteo continua a guardarmi non mi leva gli occhi di dosso. Basta. Mi alzo. "Moro smettila di guardarmi. Me sciupi." Lui scoppia a ridere. Cosa si ride!? Perché? Che cosa ho detto... È anche carino. Ho mandato tutto a puttane. Perfetto
Giulia e Claudio se ne vanno di sopra. Giulia mi lancia un occhiolino. Bene. Mi hanno lasciata sola con questo qui.

La mia merda di vita.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora