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"Pensavo mi portassi in uno dei tuoi fast food" Louis sorride e continua a camminare verso la meta della loro cena
"Chi ti dice che io non ti ci stia portando?"
"Lo abbiamo appena superato, Lou" Harry si lascia scappare una risata ma fa finta di niente e Louis lo osserva quasi incantato.
"Volevo che questa serata fosse speciale e quindi ho prenotato in un posto esclusivo". Louis prende la mano di Harry e il riccio glielo lascia fare.
"Lo sai che a me non servono tutte queste cose"
"Lo so, a te non è mai interessato dei miei soldi e di tutte le cose materiali che potessi darti. In questi mesi siamo stati bene con poco, ci siamo divertiti con le cose più semplici"
"É vero, per me sono stati dei mesi bellissimi e beh.. alcune volte non sembrava che fossimo sposati per finta" Harry quasi sussurra ma Louis lo sente lo stesso e ferma il suo camminare.
"A me, a parte il primo anno in cui sono stato così stupido, i restanti mesi non sembrava davvero che fossimo sposati per finta. Soprattutto da quando ho iniziato a provare dei forti e veri sentimenti per te"
"E allora perché mi hai fatto così male?. Perché hai lasciato che mio padre mi trattasse in quel modo, che tutta l'America mi vedesse come una puttana"
"Perché sono stato un vigliacco, perché avevo paura di affrontare tutto ma poi, anche se in ritardo l'ho capito e ho rimediato. So che è servito a poco ma volevo davvero che tu avessi giustizia, che tutto tornasse al suo posto e che quel coglione del mio avvocato stesse fuori dalle scatole per sempre. Sappi che non ho pensato e approvato una parola di quello che ha detto"
"Quando ho sentito quelle parole dette dal tuo avvocato mi sono sentito davvero male, pensavo che tu davvero volessi farmi a pezzi il cuore ancora più di quello che non avessi fatto"
"Non avrei mai voluto farti del male e non avrei mai dovuto credere a quelle voci, soprattutto messe in giro dal signor Felton per annientare me e la mia famiglia"
"Menomale che hai trovato la microspia che aveva messo nei fiori, altrimenti tu non mi avresti mai creduto"
"Non è così, io mi sono subito pentito di non averti creduto, te lo giuro"
"Non so più a cosa credere in realtà"
"Ti prego Haz, dammi un'ultima possibilità"
"Louis.. mi farai di nuovo a pezzi il cuore"
"No, te lo giuro. Rimetterò insieme i pezzi che ho distrutto". Un piccolo sorriso lascia le labbra di Harry e si lascia andare contro il fianco di Louis.
"Andiamo a cena? Sto morendo di fame"
"Penso che dovrai aspettare ancora un po' per la tua cena". Harry non capisce, Louis sorride e lo trascina dentro ad un ristorante apparentemente chiuso, non un ristorante qualunque ma il migliore di tutta l'America, il sogno di ogni aspirante chef. 
"Che ci facciamo nel ristorante dello chef Menson?" Jeffry Menson è il guru della cucina, il cuoco più premiato d'America, il migliore nel suo campo, rispettato e temuto da tutti.
"Il maestro ci offrirà un'esperienza esclusiva, cucinerá solo per te, per noi".
"Cosaaaa?" Harry urla quasi in preda ad un attacco isterico e proprio davanti a lui si presenta lo chef Menson che li accoglie con un sorriso.
"Louis venite, che piacere avervi qui". Menson é un vecchio compagno di scuola del padre di Louis e quando mr Tomlinson lo ha chiamato per questa sorpresa, lo chef è stato ben lieto di accontentarlo.
"C chef i io s sono H Harry. É u un piacere per me conoscerla"
"Tu devi essere l'aspirante chef"
"I io s si o almeno ci provo". Harry è cosi emozionato che non riesce nemmeno a parlare. Stringe la mano di Louis e sorride con le lacrime agli occhi.
"Louis mi ha detto che sei iscritto ad una delle migliori accademie di cucina del Texas, complimenti"
"In realtà mi ha iscritto Louis e i corsi inizieranno fra due settimane, non so ancora se ci andrò"
"É una grande opportunità e devi fare di tutto per andarci"
"S si chef, ha ragione"
"Venite, cucineró per voi e poi potrai darmi una mano, Harry" Harry annuisce e seguono in silenzio lo chef all'interno della cucina del ristorante.
Passano diverse ore con Menson, cucinano, chiacchierano, apprendono i segreti della sua cucina e Harry accanto allo chef é diverso, si sente se stesso, non si sente giudicato e si sente in pace con il mondo e con sé stesso soprattutto. Alla fine mangiano quello che lo chef ha cucinato con l'aiuto di Harry.
"Sei bravo Harry, hai del talento e si vede, devi assolutamente frequentare quell'accademia di cucina in Texas e alla fine tornerai qui e lavorerai con me, ti aiuteró ad inserirti nel mondo della ristorazione" Harry vorrebbe urlare ancora ma si trattiene e butta le braccia al collo di Louis per ringraziarlo di tutto.
"Sei stato perfetto, Lou. Una cena fantastica e non ti ringrazierò mai abbastanza"
"Sono io che devo ringraziarti per questa serata passata con me. Chef grazie per il tempo che hai dedicato ad Harry e per la cena squisita che hai preparato, è stato importante per lui"
"Si chef grazie davvero, è stata una delle sere più belle della mia vita"
"Figuratevi ragazzi, è stato un piacere". Salutano lo chef e vanno via dal ristorante.
"Ancora non ci credo, tutte le emozioni di stasera, tutto ciò che hai fatto per me é davvero assurdo"
"Voglio solo che d'ora in poi la tua vita vada come meriti, come hai sempre sognato"
"Ma tu guarda chi si rivede" vengono interrotti da una voce che purtroppo conoscono troppo bene, soprattutto Harry.
"P papà"
"Non capisco perché Louis ti ha perdonato, sei una put...." il padre di Harry non finisce di parlare che si ritrova un pugno sul naso da parte di Louis.
"Non ti permettere mai più di dire una cosa del genere su Harry e vaffanculo a te e alla tua merda di famiglia. Tuo figlio è in gamba e se la cava benissimo senza di voi che non l'avete mai appoggiato e sostenuto". Louis prende la mano di Harry che è sconvolto e lo porta via da lì.
"Scusa se ho dato un pugno a tuo pad.." Harry non lo fa nemmeno finire di parlare che gli butta le braccia al collo e lo bacia, un bacio inaspettato che Louis non perde tempo ad approfondire e lo stringe di più a sé
"Verrò in Texas con te".

Succulent plant ❀ L.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora