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"Harry apri questa porta!!". Louis sbatte con i pugni sul legno cercando di far uscire Harry dalla sua camera, è chiuso li dentro da tutto il giorno e non vuole uscire. Dopo che Louis gli ha urlato contro solo per essere uscito con Liam, il riccio si è sentito davvero umiliato e non può smettere di piangere, si sente tanto a disagio in questa casa.
"Non fare il bambino e apri questa porta!!". Dopo le ennesime urla Harry si decide ad aprire e i suoi occhioni verdi pieni di lacrime si puntano in quelli blu e freddi di Louis.
"Questa non è casa tua e non puoi fare come ti pare!!. Che figura mi fai fare davanti alla servitù?. Scappare via come un bambino e chiuderti in camera. Per la miseria Harry!! Cresci!".
"Vorrei vedere te lontano da casa, in uno stato che non conosci, in una casa enorme sempre da solo". Mormora il più piccolo con gli occhi bassi
"Pensi che a me faccia piacere tutto questo?"
"Oh andiamo Louis! Ovviamente si, sei proprietario di una reggia più che casa, hai tutti al tuo servizio, sei un imprenditore di successo e la compagnia maschile non ti manca. Io ho 19 anni, sono stato sbattuto lontano mille miglia da casa, non ho più amici, non ho nessuno e l'unica cosa che interessa ai miei genitori è portare avanti gli interessi e i guadagni di famiglia. Io ho altri sogni, altre aspirazioni che ho dovuto abbandonare per diventare il marito di uno sconosciuto. In questo anno non mi hai mai parlato, mi hai sempre trattato con sufficienza e in più non mi permetti nemmeno di fare due chiacchiere con la servitù, mi fai sempre tenere d'occhio da Gerard e io mi sento sempre come se disturbassi. Ogni occasione è buona per te per farmi notare che questa non è casa mia e non lo sarà mai. Sono davvero stanco Louis e il tuo comportamento di prima è stato ingiusto, cosa ho fatto di male?. Stavo solo cercando di avere un amico e di condurre una vita normale. Da quando sono qui esco solo nel parco della villa oppure quando devo andare a fare gli esami e per gli eventi importanti in cui dobbiamo farci vedere insieme. So che fra due anni dovrò andarmene e credimi non vedo l'ora, ma trovo comunque assurdo il tuo atteggiamento, sei scattato solo per due cose comprate per abbellire la stanza. Io così scoppio, non ce la faccio più". Louis è come frastornato dopo il lungo discorso di Harry, non è abituato a sentirlo parlare così tanto anche se in realtà il riccio non è per niente silenzioso e solitario, anzi prima di trasferirsi nel Maine era un fiume in piena, parlava tanto ed ininterrottamente, era allegro, divertente e sempre con il sorriso. Un po' bambino, ingenuo, buono e con un grande cuore, era il più popolare della sua scuola ed era sempre circondato da amici, adesso però tutto è cambiato e lui si sente sempre più solo.
"Invece di frignare e di lamentarti con me, dovresti farlo con tuo padre, la colpa è sua che ti ha trascinato in tutto questo". Come al solito Harry rimane deluso dal comportamento di Louis, pensava davvero che stavolta avesse capito e che magari poteva iniziare fra loro una convivenza civile, a quanto pare si sbagliava.
"Come al solito pensi sempre a te stesso e degli altri non ti interessa. È vero che non ti conosco ma ti ho osservato in quest'anno e sei proprio cosi come sembri, egoista e concentrato solo su te stesso, non ti preoccupi minimamente delle persone che ti sono intorno"
"Dovrei forse preoccuparmi per te che per me vali meno di zero?. A me non interessa quello che fai, l'importante che non mi fai fare figure di merda davanti alla servitù e adesso chiuditi pure in camera e restaci finché ti pare!!." Louis va via urlando e Harry sospira tornando in camera, si chiude la porta alle spalle e si stende sul letto lasciando libero sfogo alle sue lacrime. Passa diverso tempo così, con lo sguardo rivolto al soffitto finché non si alza e va a sciacquarsi il viso nel suo bagno privato. Pensa a quanto ancora potrà andare avanti così e per poco non si mette di nuovo a piangere
"Non devo piangere più, Louis e mio padre non si meritano le mie lacrime. Se potessi scapperei". Torna in camera si siede sul letto e prende il pc, distrarsi gli farà bene. Naviga per un po' su internet e quando sta per chiudere perché non ha trovato niente di interessante, una pubblicità desta la sua attenzione
"Ti senti solo, annoiato e triste?. Entra nella nostra community e conosci nuovi amici!. Ti aspettiamo". Harry clicca sul link che esce sotto alla pubblicità senza pensarci due volte e si ritrova sulla pagina di una chat 'new friends community'. C'è il modulo per registrarsi e dopo qualche titubanza scrive i dati utili e crea un nickname 'curlyboy'. Segna i suoi interessi, le sue passioni e i suoi sogni ma non mette niente di personale, niente stato di provenienza, niente nome, niente informazioni che possano ricondurre in qualche modo a lui, il giovane marito di Louis Tomlinson. Carica l'immagine del profilo che raffigura un tramonto e finalmente il suo profilo è pronto. Dopo nemmeno pochi minuti gli compare l'icona di un messaggio, qualcuno gli sta già scrivendo.
"Speriamo che non mi caccio in qualche guaio" mormora prima di aprire la chat e leggere il messaggio dello sconosciuto
Americanstranger:'scommetto che hai i capelli ricci e sei un ragazzo..
oppure hai messo un nickname a caso e io ho fatto una figuraccia'
Harry si ritrova a ridere da solo davanti allo schermo del pc. La frase scritta da American stranger può essere anche stupida ma suscita nel ragazzino una sorta di leggerezza. Parlare con qualcuno è sempre positivo, anche se non lo conosci e non sai niente di lui.
Curlyboy'indovinato! Come hai fatto? Incredibile. Tu invece sei uno sconosciuto americano (?). Il tuo nickname è inquietante.. mi fa pensare ad un vecchio maniaco'
Americanstranger:'è un nickname pessimo vero?. Non sono bravo in queste cose.. comunque si, sono un vecchio maniaco..'
Curlyboy:'allora penso proprio che dovrò salutarti'
Americanstranger:'vuoi già spezzare il mio cuore?. Che ragazzo crudele'
Harry ride ancora e sospira guardando l'ora, fra un po' verranno a chiamarlo per la cena
Curlyboy:'stranger mi ha fatto piacere scambiare qualche parola con te, io purtroppo adesso devo andare. Ciao stranger'
Americanstranger:'é stato un piacere anche per me, curlyboy.. spero di risentirti presto'
Il riccio non risponde, chiude la chat, spegne il pc e si dice che ha fatto bene ad iscriversi alla chat, in fondo non fa niente di male.

Succulent plant ❀ L.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora