𝐆𝐢𝐧𝐞𝐯𝐫𝐚 𝐖𝐢𝐥𝐥𝐚𝐫𝐝 è una giovane soldatessa, affidata al Capitano Levi come assistente dopo la tragica cinquantasettesima spedizione.
𝐋𝐞𝐯𝐢 𝐀𝐜𝐤𝐞𝐫𝐦𝐚𝐧 è il soldato più forte dell'umanità, reduce dai tragici avvenimenti del Corpo...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Il Capitano sedeva su una sedia di legno, piuttosto annoiato. Udì le campane della chiesa non molto lontana suonare le due del mattino. La riunione con Erwin era terminata solamente da quattro ore. Buttò un'occhiata alla piccola finestra che sporgeva sulla strada buia e completamente vuota. Spostò quindi lo sguardo sulle stelle. Gli piaceva guardare il cielo: Non aveva una ragione precisa, lo rilassava. Forse la notte metteva a suo agio gli occhi cresciuti nel buio. Aveva un libro sulle costellazioni, ricco di figure.
Non possedeva molti volumi privati, spesso li prendeva dalla biblioteca di Erwin o quella pubblica per tutto il quartier generale, decisamente più piccola: Erano una merce troppo costosa per lo stipendio che si ritrovava, specialmente quella illustrata.
Si alzò e prese la candela che illuminava con luce fioca il piccolo ufficio, incamminandosi lentamente fuori dalla stanza. La dipendente dell'infermeria gli aveva proibito di sottoporre la caviglia ad ulteriore sforzo. Si rassegnò e prese quindi il bastone. La piccola stanza composta solamente da qualche scaffale di libri ed un tavolo si trovava al piano inferiore, non troppo distanti dalle scale.
Afferrò quindi il pomello della porta della biblioteca e la spinse, illuminando il tutto con una candela e udendo uno scricchiolio.
<< Chi è?>> Domandò, muovendo la candela a destra e manca, per poi individuare la figura leggermente spaventata di Ginevra che lo fissava con gli occhi spalancati come un gufo e in mano un libro.
<< Per le mura, Willard. Sai cos'è il coprifuoco? >>
<< S-Signore... secondo il regolamento questa è un'area accessibile durante la notte su permesso del Comandante... >> Bisbigliò, tirando fuori un foglio di carta ripiegato e porgendolo al Capitano, che lo esaminò brevemente per poi restituirlo.
