2 - Il primo colloquio

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Era passata una settimana, e ora Ryuunosuke Akutagawa si trovò lì, seduto su una sedia, in una stanza.

Un uomo, un dottore particolare, posò un registratore sul tavolo e lo accese, poi lo guardò e gli sorrise in modo rassicurante, ma Ryuunosuke non sorrise, non ci riusciva, così riabbassò lo sguardo e strinse le maniche del suo maglione nero.

<<Ryuunosuke, io sono il dottor Ogai Mori, ho pensato che ci avrebbe fatto bene chiacchierare un po', solo... se sta bene anche a te, sia chiaro...>> il bimbo lo riguardò, e lui continuò <<Il mio lavoro è studiare... strani eventi... e poi provare a spiegarli... proprio come le che ti succedono, vero Ryuunosuke?>> lo osservava mantenendo il suo stato di calma, ma lui non rispose <<La tua mamma... mi ha detto che hai un' amica invisibile, come si chiama? Ce l'ha un nome?>> Ryuunosuke lo guardò di nuovo e poi si morse leggermente il labbro inferiore <<Rashomon... si chiama Rashomon...>> rispose e il dottore annuì <<È un fantasma? Uno spirito di una persona che non c'è più?>> chiese, e il bimbo fece di no con la testa <<Non... non lo so...>> <<Riusciresti a disegnarla?>> chiese nuovamente e Ryuunosuke si guardò le mani <<Ci provo...>> disse piano e l'uomo gli porse un foglio e una matita che prese subito per poi iniziare a disegnare: uno scarabocchio legato attraverso un filo ad un omino stilizzato: Ryuunosuke.

Il dottor Mori lo osservò <<Quindi... questo qui...>> indicò lo scarabocchio <<...è la tua amica Rashomon ed è legata a te...>> con il dito tracciò il filo che aveva disegnato fino all'omino <<...con una specie di filo?>> chiese, cercando di capire.

Il piccolo annuì e lui continuò <<È qui con noi adesso?>> <<Sì>> rispose Ryuunosuke, senza alzare lo sguardo <<Puoi... dirle di fare qualcosa? Qualsiasi cosa>> lo guardò Mori, e l'altro ricambiò il suo sguardo <<Va bene...>> annuì e guardò di nuovo le sue piccole mani, telepaticamente chiese a Rashomon di far cadere un peluche che era sullo scaffale, e lei lo fece, sorprendendo Ogai, mentre Ryuunosuke rimase impassibile.

<<Tu le dici cosa fare e lei lo esegue...?>> chiese, ma il bambino fece di no con la testa <<Non sempre, no... lei... è come un leonessa in gabbia, non può scappare... mi difende, ma a volte mi fa paura... le persone mi evitano e gli altri bambini mi bullizzano, il mio papà mi odia, e la mia mamma ha paura di me, ma cerca di non farmelo notare, e lo sente anche Rashomon...>> calde lacrime iniziarono a scivolare lungo le guance di Ryuunosuke e con una mano se le asciugò, così facendo, l'uomo vide i numerosi graffi sulle braccia del piccolo e fece uno sguardo preoccupato <<È stata lei a farti quelli?>> Ryuunosuke lo guardò con gli occhi ancora lucidi <<N-no... sono stati i mostri neri dagli occhi gialli...>> spiegò tirando su col naso e poté notare negli occhi del dottore occhi tristezza e preoccupazione, cose diverse rispetto a ciò che Ryuunosuke vedeva in quelli dei suoi genitori.

Iniziò a pensare di potersi fidare di lui... sperava lo potesse aiutare... il piccolo Ryuunosuke Akutagawa aveva davvero troppa paura...

Un corpo, due anime《Shin Soukoku》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora