6 - Sono andati

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Passò un anno, e Ryuunosuke Akutagawa aveva nove anni.

Al momento fissava la televisione, era stato tutto il giorno con Ogai e Koyo, e ora erano in una stanza con delle macchine per esperimenti spente, e Ryuunosuke si stava per addormentare per il sonno e la stanchezza.

Si alzò da terra e andò vicino ad Ogai Mori, intento a scrivere al computer <<Mori-san, sono stanco! Possiamo andare ora?>> gli chiese, sorridendo leggermente, lui lo guardò e poi guardò l'orario <<Accidenti! È davvero così tardi??>> rise, poi gli sorrise <<Scusami tanto, ero concentrato sul mio lavoro... So che oggi è stata dura...>> disse <<Ehi, stamattina ti ho comprato un libro, che ne dici di metterci comodi e leggerlo insieme?>> chiese al piccolo Ryuu, facendogli brillare gli occhi dalla gioia <<Siiii!>> esclamò felice, facendo ridere Ogai e anche Koyo.

Poi Ogai lo cercò con lo sguardo <<Uhm, devo averlo lasciato di là>> indicò il piccolo laboratorio accanto alla stanza <<Perché non vai tu e lo prendi, intanto finisco e poi andiamo, va bene?>> sorrise <<D'accordo, vado>> annuì Ryuunosuke e, obbediente, entrò nel laboratorio, accendendo subito la luce.

Si guardò intorno pensieroso e iniziò a camminare <<Vediamo... dove avrà messo quel libro?>> si chiese mentre lo cercava.

Dopo un po' le luci iniziarono a lampeggiare per qualche secondo, facendolo spaventare <<Finiscila Rashomon! Non è divertente!>> esclamò, dopodiché vide un libro di favole con la copertina verde, così si avvicinò e fece per prenderlo, il problema era che esso si aprì da solo e poi si richiuse, facendo sussultare Ryuunosuke <<Rashomon? Sei stata tu, Rashomon?>> le chiese, ma lei non gli rispose.

Ryuunosuke afferrò il libro e se lo strinse al petto, intanto nella stanza iniziò a fare freddo, nonostante sia un periodo caldo.

Si diresse lentamente verso l'uscita, ma una presenza che gli apparve di colpo davanti a lui lo bloccò.

Il bambino spalancò gli occhi: c'era una bambina di circa la sua età con il volto insanguinato, i capelli biondi, occhi azzurri e vestito rosso, poi Ryuunosuke si girò di colpo e vide un uomo con lo stesso problema della piccola, capelli di media lunghezza e color grigio, vestito con uno yukata verde, lui però cercò di parlargli, stava muovendo le labbra.

Ryuunosuke chiuse gli occhi e, appena li riaprì, i due fantasmi erano spariti, lui ansimò dalla paura e si convinse a tornare da Ogai e Koyo.

<<Ahh, l'hai trovato! Ora possiamo dedicarci seriamente alle fiabe della buonanotte>> rise Mori, facendo sorridere Ryuunosuke, ma gli se ne andò il sorriso non appena rivide i due fantasmi dietro Ogai <<Ryuu?>> chiese lui, preoccupato, mentre Koyo guardava il bambino <<Ryuunosuke, tutto ok? Sei molto pallido...>> continuò <<Beh, è stanco morto! Questo è certo... Forza Ogai, portalo a dormire!>> sorrise lei, facendolo alzare.

Poi iniziò a squillare il telefono, così Koyo rispose, mentre Ryuunosuke fece per uscire, accompagnato da Ogai <<Sì?... Sì, un momento... Ogai? È per te>> diss lei, porgendo il telefono al suo collega, che rispose subito <<Ogai Mori...>> disse, intanto Ryuunosuke e Koyo lo fissavano.

Notò l'espressione dell'uomo cambiare radicalmente, ora era... scioccata e triste.

L'uomo mise giù il telefono, senza dire una parola <<Ogai... cosa succede?>> chiese Koyo, posandogli una mano sulla spalla, mentre lui poggiò le mani sulla scrivania <<Mio marito Yukichi... e mia figlia Elise... tornavano da casa dei miei... Un camion, un ubriaco... guidava contromano...>> iniziò a spiegare, poi alzò lo sguardo e guardò la sua collega, piangendo <<Sono morti...>> aggiunse.

Koyo non seppe cosa dire e si avvicinò a Ryuunosuke <<Ryuu... Ryuunosuke vieni, andiamo a dormire...>> disse, poi guarda Ogai <<Ogai, tu resta qui, io torno subito>> continuò, per poi prendere una mano di Ryuunosuke ed uscire da quella stanza, lasciando Mori da solo, a piangere.

[...]

Erano passati tre giorni, era sera ed era ora di andare a dormire, infatti Ryuunosuke era sotto le coperte, con Koyo Ozaki che gliele rimboccava <<Buonanotte principino>> sorrise, e fece per alzarsi <<Mori-san sta bene? Quando potrò rivederlo?>> chiese il piccolo, all'improvviso <<Non lo so piccolo... Sono tre giorni che non esce dall'ufficio... Ogai amava suo marito e sua figlia più di ogni cosa al mondo>> spiegò lei, tristemente <<Ci riproviamo domani, ok?>> gli chiese, sorridendo un po', facendolo annuire in risposta, lei diede un bacio sulla fronte di Akutagawa <<Adesso prova a dormire>> disse, per poi alzarsi ed uscire dal suo mini appartamento.

Ryuunosuke sospirò e si rigirò nel letto, ma appena cercò di addormentarsi vide la presenza della bambina di tre giorni fa, accanto al suo giaciglio.

Sussultò e si mise seduto di colpo, lei scomparve, ma ricomparve accanto alla porta d'uscita, Ryuunosuke la osservò, e notò che lei gli stava facendo cenno di seguirla.

Ci pensò un po', ma poi scese dal letto e lo fece, senza dire una parola.

Dopo alcuni minuti Ryuunosuke si ritrovò di fronte all'ufficio di Ogai, così aprì la porta e lo vide piangere sulla scrivania, sul viso aveva un accenno di barba, e aveva delle brutte occhiaie sotto agli occhi.

Lui notò la presenza di Ryuunosuke e alzò la testa <<Ryuu... Che cosa ci fai qui? È tardi... Torna a dormire...>> gli disse, ma l'altro lo ignorò, sapendo esattamente e misteriosamente, cosa doveva fare con l'aiuto di Rashomon.

Si avvicinò a lui e gli prese le mani, fissandolo, all'improvviso sentì un forte brivido percorrere il suo corpicino, avvertì Yukichi Fukuzawa, suo marito, ed Elise, sua figlia, accanto a lui, e poi chiuse gli occhi.

Appena li riaprì, Ryuunosuke non era più in sé, i suoi occhi erano completamente bianchi e guardava fisso Ogai <<Non essere triste, Rintarō...>> iniziò a dire, anche se non era in lui, ma era Elise a parlare, usando il corpo di Ryuunosuke come tramite e usando la sua voce <<Cosa...? Cosa hai detto?>> chiese Ogai, confuso <<È stato così rapido... Papà Yukichi non ha potuto fare nulla... Ma non abbiamo sofferto...>> disse ancora <<Smettila Ryuunosuke>> <<Non abbiamo sofferto...>> <<Mi hai capito? Smettila subito!>> esclamò l'uomo, sconvolto <<Siamo qui con te, amore... Siamo qui, al tuo fianco>> disse Ryuunosuke, ignorandolo, adesso era il marito che lo aveva posseduto <<Yuki, Elise-chan...>> pianse l'uomo, capendo questo potere appartenente al piccolo Ryuunosuke <<Ti amiamo, Ogai. Noi ti ameremo per sempre, tesoro>> gli fece dire un'ultima volta, prima di sparire completamente, facendo tornare in sé Akutagawa.

<<Parlate ancora...>> pregò Mori, notando che i suoi occhi grigi sono tornati normali <<Ryuu... falli tornare, devi farli tornare ancora!>> gli disse, prendendolo per le spalle <<Non posso...>> gli rispose <<Sono andati>> continuò.

Ogai lo lasciò e, ancora scosso, tornò ad accasciarsi sulla scrivania, mentre Ryuunosuke se ne tornò in silenzio nel suo appartamentino.

Un corpo, due anime《Shin Soukoku》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora