Erano passati ben due anni da quell'evento orribile a quella festa di compleanno, ora Akutagawa aveva 16 anni, era nel pieno dell'adolescenza, e... beh...
<<Ho detto "no", e adesso finiscila!>> esclamò Ogai Mori, sì, stavano discutendo, e in quel momento Ryuunosuke era vestito da cattivo ragazzo, si era tinto i capelli di un colore strano e si era messo del trucco sugli occhi, soprattutto la matita, perché voleva uscire.
<<Ti prego Mori-san, solo per una volta! Ci vanno tutti i miei compagni di classe, e non farò tardi, ok? Te lo prometto!>> disse Ryuunosuke, implorante <<Stai solo sprecando fiato, Ryuu>> ribatte lui <<Così non è giusto! Perché tutti gli altri possono uscire e io invece no?? Faccio tutto quello che mi chiedi, tutti i giorni! E mai che possa divertirmi un po'!>> urlò il ragazzo <<Per l'ennesima volta, Ryuunosuke, tu non sei come gli altri, e ci sono regole da seguire!>> rispose Mori, guardandolo <<Non ho chiesto io di essere così! Voglio solo uscire, e avere degli amici, ed essere come tutti i ragazzi della mia età!>> <<Ma tu non sarai mai come loro! È una cosa che devi accettare!>> concluse lui, facendo zittire Akutagawa <<E ora buonanotte>> disse, per poi uscire da entrambe le due stanze, lasciandolo solo con Koyo, che in tutto questo non aveva aperto bocca.
Ryuunosuke cacciò un urlo per la rabbia e si sedette sul mio divano, imbronciato, a guardare in basso, con i nervi a fior di pelle.
La dottoressa gli posò una mano sulla spalla, ma lui la scacciò e distolse lo sguardo <<Sarò qui accanto, chiamami se hai bisogno, ok?>> gli chiese, però lui non rispose, poi la vide uscire dalla porta e chiudersela alle spalle.
Ryuunosuke sbuffò rumorosamente guardando il vuoto, poi si alzò di colpo <<Fanculo>> borbottò irritato, guardandosi intorno per vedere che fare.
Guardò verso una delle telecamere, sapendo che dietro allo schermo c'era Koyo Ozaki, e mise il broncio <<È sabato sera e io sono rinchiuso qui! Ho solo voglia di uscire e divertirmi un po'!>> urlò in modo quasi disperato <<Sai che non posso, le regole sono regole...>> gli rispose lei, facendolo sospirare <<Ti prego... Andiamo, Koyo-san! Ti prego! Fammi uscire, solo per questa volta... Ad Ogai non devi dire proprio tutto!>> guardò la telecamera, implorante <<Mi dispiace principessa, ma non posso... Non decido io>> disse.
Akutagawa sbuffò e guardò in basso, guardandosi attorno, ad un certo punto Rashomon inizia a buttare all'aria e ad aprire i mobili e cose varie, e lui non le disse niente <<Smettila Ryuu! Se fai così non otterrai niente! Non puoi uscire. Punto!>> esclamò Koyo, facendolo sbuffare nuovamente <<Basta così, Rashomon... Non gliene frega un cazzo se sfasciamo tutto in questa stupida camera... Così non funziona, dobbiamo capire come fare...>> disse all'entità a cui Ryuunosuke era legato.
Ad un certo punto gli venne un'idea, e fece un mini sorriso <<Vai, Rashomon>> disse, dopo averle comunicato cosa doveva fare mentalmente.
Dopo alcuni minuti Akutagawa vide la porta dell'appartamento aprirsi e una Koyo con gli occhi bianchi senza pupille si spostò da un lato per farlo passare: Rashomon l'aveva posseduta.
Il sedicenne guardò verso la donna con sguardo leggermente preoccupato <<Mi dispiace tanto, Koyo-san... Non avrei mai voluto fare questa cosa... Ma tu lo capisci... È che... Io devo uscire stasera...>> le disse, anche se lei non poteva sentirlo.
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Un corpo, due anime《Shin Soukoku》
Fanfiction«Sono nato con uno strano dono, la capacità di vedere cose che nessun essere umano ha mai visto prima...» «Mi hai mentito anche quella sera nel mio appartamento?? [...]» «Ryuunosuke! Maledizione, fermo! Ci farai uccidere!» «Nessuno potrà mai più men...