PROLOGO

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L'inizio. Già, ragazzi, l'inizio di una storia, quasi un'avventura. L'inizio che prima sarà considerato come un inizio di una situazione terribile, ma che si scoprirà appartenere a qualcosa di dolce, stupendo.
Tutto cominciò in un fresco pomeriggio d'ottobre. L'ultima campanella del venerdì segnò la fine delle lezioni. Rose Weasley si era alzata velocemente e si era diretta all'uscita altrettanto velocemente. Era stanca di compiti, verifiche, voti e tutto il resto. Ora voleva solo godersi il weekend, ma non poteva. Insomma, lei era un prefetto, e i prefetti hanno le ronde, anche nel weekend. Rose era stanca di essere il genio, quella che non sbaglia mai, quella che è disposta a far copiare a tutti i suoi compiti, lei non era sua madre!!! Ma non poteva farci niente. Quindi, anche domani, avrebbe dovuto idossare una maschera, la stessa che indossò per la prima volta sei anni fa.
Stava salendo l'ultima rampa di scale che l'avrebbe portata al suo dormitorio, quando un gatto argentato si avvicinò a lei e girandole intorno. Rose si preoccupò perché conosceva quel gatto, o meglio, quel patronus. Quest'ultimo parlò con la voce della McGrannit.
"Signorina Weasley, subito nel mio ufficio!"
Poi l'animale si girò e scomparve dietro un muro. Rose sgranò gli occhi. Ok, lei odiava la sua carriera, ma non poteva deludere la sua famiglia! Così, rassegnata, si avviò verso l'ufficio.
Girò l'angolo che secondo lei, l'avrebbe portata alla fine della sua carriera scolastica, e si stupì di quanto quel tratto di corridoio fosse tanto affollato. C'era James, suo cugino, appoggiato al muro con le braccia incrociate, che scrutava con quegli occhi nocciola ogni persona. Tipo riflessivo, James. Rose l'aveva sempre detto. Dall'altra parte del corridoio c'era Marlene Baston, nemica giurata di James. Tutti li conoscevano come Ying e Yang a Hogwarts, perché i loro battibecchi erano presenti sempre e ovunque.
Più in là, Hugo Weasley e Lily Potter parlavano fitto fitto. Entrambi capelli rossi fuoco, quarto anno, migliori amici più che cugini.
Affianco al gargoile, Alice Longobotton, batteva il piede insistente, esaminando ciò che la circondava. Erano amici fin da piccoli, e ora erano migliori amiche. Vicino a lei, imitandola perfettamente, Ellis Longobotton, la sorella più piccola, e non per questo meno sveglia.
Lysander e Lorcan Scamander erano agitatissimi. Il primo camminava su e giù. Il secondo, non dava a vedere il terrore che lo invadeva, ed era seduto appoggiato al muro in pietra.
E non era finita lì! Un gruppo di tre ragazzi parlavano ogni tanto. Rose gli riconobbe subito.
Melanie Finnigan, quarto anno, con la sorella gemella, Beatrise Finnigan, e Brendan Nott, sesto anno.
Le ciliegiegine sulla torta arrivarono poco dopo, ovvero Albus Potter e Scorpius Malfoy. Rose accennò un sorriso che venne ricambiato dal Malfoy, mentre il cugino si passò una mano nei capelli corvini, spettinandoli di più di quanto già lo fossero.
A interrompere quel ciclo vizioso di sguardi, sussurri e sbuffi, fu la McGrannit.
"Bene... ci siamo tutti. Per di qua!"
Rose si avvicinò lentamente al gargoile, entrata per l'ufficio della preside.
"Entrate... su dai!"
Tutti i ragazzi si fermono vicino al portone chiuso, più vicini possibile.
"Ok. Andrò subito al dunque. Siete qui per una mia considerazione. Secondo me non andate tanto d'accordo..."
"E quindi?" Sbuffò James
"Proprio non ci arrivi, Potter?"
"Che c'è Baston? Paura?"
"Mai, Potter!"
I due erano vicinissimi. Sguardi di fuoco caratterizzavano i visi dei due ragazzi.
"Come sei gentile, Baston"
"Se non te ne fossi accorto, Potter, io sono tutt'altro che gentile"
"Ma dai Baston!"
"Ragazzi!!! La smettete?" Li interruppe la McGrannit.
"Bene, come vedete, le mie ipotesi sono esatte." Continuò poi. "Potter e Baston litigano sempre, I signorini Scamander sono un continuo arrabbiarsi, le signorine Finnigan istigano la signorina Potter e la signorina Longobotton che, non reagendo, chiedono aiuto al cugino Weasley, che va a finire a azzuffarsi con il signorino Nott. Inoltre Malfoy e Potter si arrabbiano anche con gli Scamander... mentre la signorina Weasley, litiga molto con la signorina Melanie Finnigan, mentre la sorella di quest'ultima litiga con la signorina Longobotton. Perciò ho in mente qualcosa di quasi crudele per voi."
I volti dei ragazzi erano terrorizzati.
"Passerete un intero mese, in mezzo a una foresta e, per sopravvivere, dovrete collaborare!" Concluse lei soddisfatta.
"COSA? signora, io la stimo ma secondo me non è il caso... insomma, la foresta! Ma... quale foresta?" Chiese Beatrise, passando dall'arrabbiato alllo spaventato.
"La foresta proibita... partirete tra tre giorni e noi diremo agli altri alunni che siete partiti... per un concorso"
No, non era possibile. Rose si sentì crollare il mondo addosso, si sentiva male... non era possibile, punto!

INDELEBILEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora