Tunguska

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Luna,

21 giugno 2513, ore 23:31

Base Artemis

Centro di Comando


I preparativi per l'ultima correzione orbitale di Apophis erano in fermento: nel centro di comando della Base Artemis si era radunata la maggior parte del personale, e numerosi ospiti erano giunti a osservare l'evento.

Io e i miei uomini eravamo vestiti come normali guardie di sicurezza, e controllavamo il procedere della situazione. Se il Fronte Lunare avesse causato problemi, saremmo intervenuti.

Purtroppo, i molti ospiti della serata ci distrassero più volte dalla sorveglianza, specialmente Thomas Luciani, il comandante della Base Apollo, struttura gemella della Artemis situata però al polo nord lunare: la Base Apollo avrebbe presto realizzato un secondo ascensore spaziale, quindi il comandante era venuto a osservare i lavori di persona, e insistette per essere accompagnato a verificare di persona l'andamento della costruzione del cavo che avrebbe collegato Apophis alla Artemis.


Ero appena riuscito a sbarazzarmi del comandante, quando fecero il loro arrivo gli ospiti più importanti: la delegazione diplomatica cinese.

Dall'Intelligence ci eravamo fortemente opposti al loro invito: avevamo ceduto solo dopo aver ricevuto la garanzia di poter inviare un nostro agente, ossia io, a controllarla da vicino.


La delegazione era composta da poche persone, tre uomini e una donna: uno di loro era un inviato del Ministero degli Esteri cinese, gli altri tre i suoi assistenti. Capii subito che l'inviato era la donna: i tre uomini si rivolgevano a lei con evidente deferenza, come se provassero timore nei suoi confronti. Fu però uno degli uomini a parlarmi.

«Lei è Logan Faraday, il capo della sicurezza?» chiese in perfetto inglese.

«Sì, sono io. Piacere di conoscervi, signori.»

L'uomo fece un leggero inchino.

«Tong Li Hung, interprete della signorina Mei Ling.» si presentò. «Mi è stato detto che l'ascensore non verrà azionato oggi come previsto?» aggiunse.

«Queste erano le nostre intenzioni, inizialmente. Purtroppo come sapete i ritardi ci hanno costretto a posticipare l'inaugurazione di due mesi. Oggi completeremo soltanto il posizionamento di Apophis.»

Tong riferì la mia risposta alla signorina Mei Ling, che rispose con un leggero sorriso. Mentre parlava nella sua lingua, la guardai attentamente: era una bella donna tra i trenta e i quarant'anni; immaginai che potesse essere originaria della Cina settentrionale o della Corea, data la carnagione molto pallida che contrastava con i lunghi capelli corvini.

«In ogni caso, è per noi un onore rappresentare l'Unione delle Repubbliche Popolari Asiatiche e Africane in questo giorno così importante.» tradusse Tong.

«E l'Alleanza Atlantica è felice che voi possiate essere presenti, come nostri ospiti.»

«Dieci minuti alla manovra.» annunciò a voce alta l'ingegnere capo, al centro della stanza.


Sugli schermi si vedevano le immagini registrate dalle sonde in orbita attorno all'asteroide, e una proiezione della sua orbita attorno al punto di Lagrange. Da quello che avevo capito, ora bisognava rallentarlo ulteriormente e far decadere l'orbita: Apophis doveva essere virtualmente immobile nel punto L1.

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