La festa del papà in casa Lazzarini

670 8 0
                                    

19/3/22

Lorenzo

È la seconda festa del papà che vivo in prima persona: non ho mai festeggiato con mio padre perché non c’era nulla da festeggiare, perché lui non c’è mai stato né per me né per Susy. Da quando c’è Ginevra nella mia vita, però, ho l’urgenza di festeggiare e io e Giulia chiediamo sempre un giorno di ferie per la festa del papà e per quella della mamma. Ginevra è nata il 21 settembre del 2020, a ripensarci mi vengono ancora i brividi perché in un anno sono cambiate così tante cose. Io e Giulia viviamo assieme da quando abbiamo scoperto di aspettare Ginevra e vedere la pancia di Giulia crescere giorno dopo giorno è stata un’emozione unica. In sala parto tutto è andato per il meglio e Ginevra è nata a termine perfetto, del resto con una mamma come Giulia…

“papà, papà”

Sì, Ginevra parla già da un po’ e mi sembra inutile specificare che la sua prima parola è stata papà, eppure sentirla mi suscita sempre nuove sensazioni.

Giulia

“Signorina, quando imparerai a dire mamma?”

“amma, amma” mi risponde lei, con quei suoi occhi azzurro cielo. Mi somiglia, terribilmente, anche nel carattere.

Lorenzo

Le assomiglia, in tutto, è la sua fotocopia, ha lo stesso modo di camminare e lo stesso identico sguardo. Da me ovviamente ha preso il fascino, e a guardarla ispira proprio il nome Ginevra.

“Lorenzo, ti devo dire una cosa”, mi dice Giulia, occhi fissi su Ginevra che sta cercando di aprire un cassetto per tirare fuori non si sa cosa.

“Sei incinta, maschio, circa due mesi, un futuro uomo capace di esserci sempre”, affermo con la certezza nella voce.

Mi guarda come se fossi sceso da Marte, non capisce come io faccia a saperlo ma sono ormai più di dieci anni che non la perdo mai di vista, come avrei potuto non accorgermene?

“Perché? Cosa te lo fa pensare?”

“Che sei incinta?”

“Anche”

“Guarda che se fai così me lo confermi” di slancio, prendo in braccio Ginevra che nel frattempo ha preso il camice della mamma e lo sta indossando, e mi fiondo sulle labbra di Giulia.

“Perché farti le sorprese è sempre così difficile?”

“Perché ti conosco ma soprattutto perché sono un medico infallibile”

“E comunque nessuno dice che sarà maschio”

“Ah no? Perché con Ginevra com’è andata?” la nostra piccola, al sentire il suo nome, mi guarda e allora inizio nuovamente a raccontarle la storia di mamma Giulia che dice a papà Lorenzo di aspettare un bimbo, di papà Lorenzo che le fa l’ecografia -un esame particolare che serve a fare tante foto del bimbo quando è ancora nella pancia della sua mamma- e vede subito che nella pancia della mamma c’è una piccola Ginevra che sta crescendo, la mamma non crede al papà fino a quando non vede con i suoi occhi Ginevra per la prima volta.

Giulia

E’ per questo che lo amo così tanto, non avevo mai riflettuto sui miei sentimenti per lui, pensavo fosse un grande amico, nulla di più. Invece poi è arrivata Ginevra, in un momento in cui tutto era complicato per me, e mi ha investita d’amore fin da quando ho visto quelle due linee sul test. Ho avuto anche una paura incredibile: di perderla, di sbagliare qualcosa, di non volerle abbastanza bene ma quella paura è svanita tutta quando l’ho stretta a me per la prima volta ma soprattutto quando l’ho vista in braccio a Lorenzo. Lì mi sono sciolta, nell’incredulità generale “mia figlia che nasce, la dottoressa Giordano che piange, oggi è proprio un grande giorno” aveva sentenziato Lorenzo subito dopo il parto aggiungendo poi, qualche ora dopo, “è bellissima, ha gli occhi azzurri e un sorriso che è pazzesco, te l’avevo detto che sono il migliore nella diagnostica per immagini”.

Giulia Giordano e Lorenzo Lazzarini - Raccolta di racconti [Doc Nelle tue mani]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora