settembre 2022
Lorenzo
«ok, Giulia, ci siamo quasi»
È Emma a parlare, una delle ostetriche di turno all’Ambrosiano. Siamo in sala parto da un tempo non quantificabile: potrebbe essere un minuto o un’ora e alla parete, stranamente, non c’è alcun orologio che potrebbe scandire i secondi, i minuti, le ore, ma, anche se ci fosse, penso che nessuno lo guarderebbe. A Giulia si sono rotte le acque all’alba del venti, mentre io ero di turno insieme anche a doc che mi ha lasciato andare a casa per portarla in ospedale e chiamare, al contempo, Damiano e la nostra vicina settantenne e due volte nonna per chiedergli se potevano restare con Ginevra a turno.
Sta soffrendo, tanto, sicuramente di più rispetto a quando è nata GL. Lei sembra abbastanza tranquilla ma dai suoi occhi, che hanno virato al grigio, deduco che sta solo dissimulando; inoltre, al contrario del primo parto, non mi sta prendendo in giro per la mia eccessiva ansia a colpi di “Lazzarini, guarda che sono io la partoriente, non tu”, ma sta solo canalizzando tutte le energie sulle spinte.
«Ci siamo Giulia, un ultimo sforzo e ce l’hai fatta»
«È un maschietto! È bellissimo ragazzi, congratulazioni»
L’ostetrica non fa in tempo a finire la frase quando io e Giulia esclamiamo, in sincrono, «Gregorio».
Mi abbasso a livello dell’orecchio di Giulia: «ho sempre detto che sono il migliore nella diagnostica per immagini».
«Lazzarini, fai poco lo spiritoso», dice, mentre continua a stringere la mia mano.
«Dottor Lazzarini, vuole tagliare il cordone?», la domanda mi coglie alla sprovvista, alla nascita di Ginevra ero pallidissimo e ho rischiato lo svenimento per la troppa emozione, quindi non ho tagliato il cordone.
«Se non sviene…», è Giulia a rispondere per me, mentre io prendo le forbici e taglio tra le clip. Emma appoggia Gregorio sul petto di Giulia e lei non riesce a trattenere una lacrima di genuina commozione.
«Vi amo», è un sussurro, o forse solo un pensiero, non lo so, so solo che sono davvero incredibilmente innamorato di loro, di Giulia, di Ginevra, di Gregorio.
Gregorio Lazzarini - 21/9/22 - 00.07 - 2900g 48cm
Giulia
Sono stravolta, il parto è andato bene, ma ho perso molto più sangue del previsto e si è resa necessaria una trasfusione.
Sono le sette e mezza del mattino inoltrate quando l’infermiere di turno entra in camera per controllare come sto, Lorenzo è andato a casa poco prima delle sei per controllare GL e dare il cambio a Damiano che ha passato la notte con lei. Gregorio è qui con me, nella sua culletta, con il suo cane blu: come una tradizione che si ripete, tutti hanno regalato un cane blu anche al nostro secondogenito e un paio di settimane fa hanno fatto ricamare il nome di Ginevra sul suo cane blu in modo che si possano distinguere i due peluche.
«Ehi, baby GL, la mamma ha fatto la brava?», dice Lorenzo mentre entra in camera sfoderando il suo miglior sorriso, poi bacia lievemente sulla testa Gregorio. È stravolto, non ha partorito ma mi è stato accanto in ogni singolo momento e di sicuro non ha chiuso occhio mentre io riposavo dopo aver dato alla luce Gregorio.
«Lorenzo, la festa di GL, la facciamo qua al nido come avevamo concordato», gli dico, guardandolo fisso negli occhi.
«Giulia, Giulia, non ti smentisci mai, eh? Nessuno ti farà andare alla festa e Ginevra sarà contenta di festeggiare qui in camera con noi e con il fratellino», risponde e passa lo sguardo da me a nostro figlio.
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Giulia Giordano e Lorenzo Lazzarini - Raccolta di racconti [Doc Nelle tue mani]
NouvellesRaccolta di racconti incentrati su Giulia Giordano e Lorenzo Lazzarini, personaggi di Doc Nelle tue mani.