Ginevra, Gregorio e i "cuginetti"

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ottobre 2023

Lorenzo

"Ginevra, sei pronta?", chiedo alla nostra primogenita che sta finendo di allacciarsi le scarpette con il velcro.

"Arrivo", mi risponde, mentre continua a rimanere seduta per terra e Gregorio si lamenta in braccio a me. Non cammina ancora, anche se spesso cerca di alzarsi e muove qualche passo tenendosi ai tavolini bassi o al divano, ma gattona molto bene e, a differenza della sorella, ama essere tenuto in braccio soprattutto se chi lo sta tenendo nel frattempo cammina. La sua prima parola o, meglio, il primo suono di senso compiuto è stato "bau" e, ad oggi, riesce anche a dire qualcosa che assomiglia ad "ella" -detto quasi come se ci fosse una gl al posto della doppia elle- per chiamare GL oltre a "apa" e "ama" per chiamare me e Giulia.

"Ella!"

"Gregorio, zitto, mi devo concentaee", gli risponde lei, mentre è ancora intenta ad allacciarsi le scarpette perché è una perfezionista assoluta e, se il velcro non è messo come vuole lei, è capace di riposizionarlo anche tre/quattro volte.

"Hai bisogno di aiuto?", le chiedo, mentre mi avvicino, tenendo sempre baby GL in braccio. Quando arrivo vicino a lei, si alza e mi fa vedere che è riuscita ad allacciare le scarpe, quindi la premio con un brava e lei mi chiede "papà, mi fai la treccia per favoe?". Anche se ha ormai tre anni compiuti, alle volte manca ancora le erre in qualche parola ma i nostri nomi con le erre li dice sempre alla perfezione.

Le dico di sedersi sulla seggiolina di plastica, lei esegue e io metto giù Gregorio che dice "apa" mentre prende a gattonare come ogni volta che qualcuno lo mette a terra. Mentre io faccio la treccia a Ginevra, lui raggiunge il divano e cerca anche di tirarsi su, poi fa qualche passo nella nostra direzione, tenendo sempre le mani sul divano per sostenersi. Ginevra gli batte le mani e lui la guarda incuriosito mentre continua a muoversi fino ad arrivare vicino a me, poi lascia il divano e si getta tra le mie braccia. Lo sollevo e lo lancio lievemente in aria per poi riprenderlo subito dopo e abbracciarlo al suono di "bravo, baby GL!".

"Papà, anch'io", mi dice Ginevra, riferendosi al fatto che anche lei vuole essere presa in braccio e poi lanciata in aria. La guardo, per farle capire che sto aspettando la parola magica e lei si affretta a dirmi "per favore", mettendo al posto giusto tutte le erre. La prendo e le faccio fare vola vola, senza lanciarla ma alzandola solo in aria, visto che ormai è grandicella. Quando ritorna in braccio mi abbraccia forte e mi ringrazia, come fa sempre ogni volta che mi abbraccia, come se il solo abbraccio riuscisse a calmarla e a darle sicurezza, come se le mie braccia fossero per lei un vero e proprio porto sicuro.

"Andiamo, che altrimenti arriviamo tardi dalla zia Alba e dallo zio Riccardo", dico rivolto ad entrambi. Oggi andiamo a trovare i due "cuginetti" che sono tornati a casa da un paio di settimane. Io e Giulia abbiamo già visto entrambi sia in ospedale che a casa di Alba e Riccardo ma abbiamo preferito aspettare qualche giorno prima di portare anche Ginevra e Gregorio da loro, per dare modo ai neogenitori di abituarsi alla presenza dei gemelli in casa prima di avere altri bambini in giro, anche se solo per il tempo di una visita e un pranzo.

"La mamma dov'è?", mi chiede GL, mentre baby GL le fa l'eco dicendo "ama".

"La mamma è al lavoro ma forse è già uscita e la troveremo dagli zii, oppure la aspetteremo lì assieme a loro e ai cuginetti, non sei curiosa di conoscere i cuginetti?", le dico mentre mi alzo in piedi e prendo nuovamente in braccio baby GL che reclama attenzioni.

"Tantissimo!", mi risponde, con gli occhi che le luccicano per l'emozione di conoscere i nuovi arrivati nella famiglia dell'Ambrosiano e io ripenso alla prima volta che l'ho portata in stanza da Giulia per farle conoscere Gregorio, a lei che stringe fieramente la scatolina con il ciuccio per il nuovo arrivato, a lei con Gregorio appoggiato in braccio, ai suoi occhi colmi di gioia per aver finalmente visto il fratellino e a Giulia che guarda entrambi come se fossero la cosa più bella del mondo.

Giulia Giordano e Lorenzo Lazzarini - Raccolta di racconti [Doc Nelle tue mani]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora