La scelta del nome: quando baby Lazzarini è diventata Ginevra

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febbraio 2020

Giulia

Siamo sulla terrazza/tetto dell’Ambrosiano perché doc ha deciso di parlare a tutto il reparto. Io e Lorenzo, però, siamo avvolti nella nostra bolla magica. Da quel momento nello spogliatoio, dalla mia presa di coscienza su quanto Lorenzo fosse più di un amico, il mondo si è aperto a nuove possibilità, il mio mondo si è aperto davanti ad occhi nuovi.

Qui ho sempre lavorato serena perché c’è sempre stato Lorenzo con me, perché anche quando eravamo presi dai pazienti, dalle cartelle, dalle diagnosi, lui c’era, con un abbraccio, con una parola, lui c’era. Forse lo davo anche per scontato, di sicuro non avevo capito realmente quanto lui fosse fondamentale nella mia vita. E poi è arrivata lei, o lui, sono arrivate quelle due linee sul test di gravidanza, quell’unica parola che mi risuonava in mente “incinta”, quella paura che ti stringe la gola, la necessità di dirlo a Lorenzo, lui che mi fa l’eco, la prima eco di nostro figlio, io che penso, io che creo fiumi di pensieri nella mia mente, il pensiero principale che si fa realtà, io che vado da Lorenzo in spogliatoio, lui che sorride, le tagliatelle alla panna, il bacio, baby Lazzarini che cresce dentro di me.

Lorenzo

È incredibile quanto la vita sia capace di sorprenderti quando meno te lo aspetti, quanto sia capace di stravolgerti ogni piano quando ormai avevi abbandonato ogni speranza ed eri pronto a lasciarti alle spalle la vita vecchia, i corridoi dell’Ambrosiano, la squadra, Giulia e…mia figlia.

È incredibile: fino a ieri pensavo che me ne sarei andato il prima possibile da Milano, poi è arrivata Giulia, era lì davanti alla porta di casa mia, ad aspettarmi, e sicuramente aveva qualcosa di importante da dirmi, poi il tutto si era dissolto in un “a questo servono gli amici”. Da lì il mio ritorno in ospedale, lei che sviene in sala medici, l’ecografia, la prima ecografia di nostra figlia, e ora noi qui, sul tetto, ad ascoltare doc che parla di virus e di vita mentre io cerco di dipanare la matassa di pensieri che mi vortica in mente e che porta, ad un capo, il nome di Giulia e quello di nostra figlia.

Sto guardando Giulia come l’ho sempre guardata ma con una consapevolezza in più negli occhi e nella mente: lei ha scelto di avere una famiglia con me e tra circa sette mesi abbracceremo per la prima volta nostra figlia. Sono già in fibrillazione al solo pensiero, l’aria è elettrica e tutto mi sembra solo un bellissimo sogno da cui non voglio svegliarmi.

Mentre guardo altrove, dopo il brindisi, allungo la mano verso il bicchiere che Giulia sta reggendo, per prenderlo e poggiarlo sul tavolo che abbiamo di fianco a noi e, apparentemente distrattamente, allungo l’indice a sfiorarle l’addome mentre le dico “comunque mi piacerebbe che rimanesse una sorpresa”. Sulle prime non coglie le mie parole, visto che è distratta a guardare il tramonto che sta colorando il cielo, poi si desta e mi chiede “cosa?”.

“Il sesso, mi piacerebbe che fosse una sorpresa, una scoperta al momento del parto. Io, te e lei, o lui”, dico, marcando il “lei” e facendo scivolare la voce ad un tono più basso su “lui”, come a voler sottolineare per l’ennesima volta che baby Lazzarini sarà un fiocco rosa.

“Per me è uguale”, mi risponde, mentre con gli occhi vaga verso l’infinito nel tentativo di non incrociare i miei. Probabilmente lei non si aspettava questo stravolgimento delle nostre vite come, del resto, non me lo immaginavo io e non voglio in alcun modo metterle pressione.

“Dai Giulia, se è femmina e lo vedo direttamente al parto posso gioire il doppio perché io lo sapevo sin dalla prima ecografia che Ginevra sarebbe stata Ginevra Lazzarini”, le dico, scherzando.

“È presto”, replica ed ho l’impressione che non mi abbia ascoltato davvero. La lascio sola per qualche minuto mentre vado a scambiare due chiacchiere con Gabriel che è da solo dopo che Elisa ha lasciato la terrazza ed è tornata in reparto furiosa: devono aver litigato, forse perché lui deve partire per l’Etiopia e lei voleva chiedergli di partire assieme.

Giulia Giordano e Lorenzo Lazzarini - Raccolta di racconti [Doc Nelle tue mani]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora