gennaio 2024
Lorenzo
"Maestro, c'è papà" sento dire a Ginevra quando ormai sono in prossimità del cancello della scuola materna.
"Eccomi", dico, quando arrivo a pochi passi dal maestro e dagli altri bambini.
"Ciao, Ginevra, ci vediamo domani", le dice e lei fa ciao con la mano. Poi con un "ciao, Luce" saluta una bambina con cui ha legato particolarmente in questi primi mesi di materna.
"È andato tutto bene?", le chiedo, mentre lei saltella al mio fianco tenendomi la mano.
"Abbiamo colorato", mi risponde e mi mostra anche un pezzetto del grembiule bianco che non è più bianco.
"Cosa hai colorato di bello?", le domando, mentre lei guarda, affascinata, un cagnolino che sta camminando con la sua padrona dall'altro lato della strada.
"Posso?", dice, mentre indica il cane con l'indice della mano destra.
"Dobbiamo chiedere alla signora", le dico, "come si fa ad attraversare?", le domando poi.
"Guardo destra e sinistra", risponde, mentre guarda effettivamente a destra e a sinistra e poi mi tira un po' la mano per fare attraversare anche me.
"Ciao", dice la signora, "come ti chiami?"
"Ginevra Lazzarini", dice, quasi con una punta di orgoglio nella voce; "posso acaezzare?", chiede poi, mentre io la guardo e le faccio capire che manca la parola magica.
"Per favore", si affretta ad aggiungere.
"Certo, fai piano però, Ginevra, perché ogni tanto si spaventa", lei si abbassa e si accovaccia a terra, poi tende timidamente la mano verso il cagnolino che gliela annusa e si fa accarezzare senza problemi.
"Come si chiama?", chiede poi Ginevra.
"Giulietta"
"Come la mamma!", esclama, in brodo di giuggiole, "la mia mamma si chiama Giulia, il mio papà Lorenzo e il fratellino Gregorio", dice poi mentre io le dico "ehi, GL, andiamo che stiamo trattenendo troppo la signora".
"Non si preoccupi, vedere i bambini mi mette sempre una gran gioia perché non ho avuto figli e non ho nipoti, sono figlia unica"
Io sorrido e invito Ginevra a salutare "ciao, signora", dice, mentre la signora le risponde "sei una bravissima bambina, ricordati di essere sempre gentile, ciao Ginevra".
"Arrivederci signora, e grazie", le dico, per salutarla.
"Era bellissima", mi dice poi Ginevra, riferendosi al cane o forse alla signora o ad entrambe. "Anche io voio un cane"
"L'erba voglio non esiste neanche..."
"...nel giardino del re", completa lei e poi corregge la frase iniziale "per favore, voglio un cane".
"Ginevra, te l'abbiamo già spiegato anche con la mamma: per avere un cane serve il giardino perché altrimenti il cane non sta bene e noi non abbiamo il giardino", le dico.
"Voio un giardino", inizia a dire e poi si affretta ad aggiungere "per favore" mentre io sorrido perché la risposta pronta l'ha presa sicuramente da me, come ci tiene a ricordarmi spesso Giulia.
"Non possiamo avere un giardino, GL, però a casa ci sono i pesciolini che ti aspettano", le dico, cercando di deviare il discorso sul giardino che ultimamente tiene banco nelle conversazioni con Ginevra, specialmente quando lei e Gregorio vanno al canile con Elisa o con Gabriel.
"Non mi hai ancora detto cosa hai colorato di bello, però", le dico, mentre siamo ormai quasi vicini all'Ambrosiano.
"Disegno", risponde, rimanendo sul vago. "Andiamo a trovare mamma?", chiede poi.
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Giulia Giordano e Lorenzo Lazzarini - Raccolta di racconti [Doc Nelle tue mani]
Short StoryRaccolta di racconti incentrati su Giulia Giordano e Lorenzo Lazzarini, personaggi di Doc Nelle tue mani.