Capitolo 48~Sguardi~

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-Giorno Levi- Salutò il maggiordomo entrando nel salone dove il ragazzo stava pulendo. Lui si alzò e lo salutò a sua volta.
-Cos'è quel viso triste?- notò.
Levi si girò verso la libreria che stava spolverando -Niente..-
Marcus sapeva bene che non era "niente" visto che era a conoscenza di cosa era successo il giorno prima,però non capiva perché non ne voleva parlare..
-Ragazzo- cercò di prendere la sua attenzione. -Ti và se oggi passi del tempo con me?-
-C-con lei?- chiese guardandolo.
-Si- confermò -Ti và?-
-Certo..con molto piacere-
-Dai,ti aiuto a finire qui e poi ci facciamo un giro-
-Grazie..- finalmente,il vecchio maggiordomo era riuscito a vedere un accenno di sorriso in quel ragazzo.
Si,era da un po' che non lo vedeva sorridere. L'ultima volta l'ha visto solo quando era in compagnia dei suoi amici.
Doveva dirlo,già quei due gli mancavano,portavano nella villa quel divertimento che smorzava un bel po' l'ambiente e che tirava sù il morale al loro amico..Quando si stava in mezzo a quei tre sembrava che il mondo si fermasse,togliendo tutto l'orrore che aveva lasciando spazio alla spensieratezza e al divertimento.
D'altronde,sono soltanto ragazzi.
Ragazzi che volevano soltanto vivere in pace,ma purtroppo non era quello che il destino gli aveva riservato.

Per gioia di Marcus finirono Inaspettatamente in fretta,così poteva finalmente portarlo un po' fuori da quelle grandi,ma intrecciate e soffocanti mura.
-Vieni caro,ti porto un po' fuori da qui- disse prendendo per mano il ragazzo.
-Dove mi porta signor Marcus?-
Il maggiordomo se la rise un pochino:-Scusami,non sono abituato a sentirmi chiamare "Signore"- fece una pausa -Comunque voglio farti uscire,farti fare un giro nella tua città..e possibilmente farmi vedere un po' dove abitava.E ovviamente possiamo andare a trovare i tuoi amici-
Levi rimase con gli occhi spalancati.
Stava dicendo sul serio?
Aveva realmente sentito quella frase o stava diventando pazzo lui?
-D-daverro..?- deglutì.
-Certamente! Dai,andiamo- Sorrise.
In quello sguardo però,c'era qualcosa che il ragazzo non riusciva ad inquadrare..non sapeva bene neanche lui cosa,ma sapeva che c'era.

Mentre i due camminavano verso la porta. Levi ci pensava,ma senza mai trovare una risposta.
Eppure era strano. Lui era bravissimo a trovare subito i veri intenti delle persone,anche solo dallo sbattere degli occhi..
Come mai adesso non ci riusciva?
Ma quando andò davanti alla porta e trovò che lì stava aspettando il biondo,capì subito.
"Touchè" pensò guardando il sorriso luminoso dell'uomo che si ritrovava davanti.
-Ciao Levi- salutò.
-Ciao Erwin- Rispose goffamente.
-Bene- si intromise il maggiordomo -È il momento di vedere un pò la tua cittadina Levi- Aprì il grande portone.

Di nuovo quella vista.
Vedendo di nuovo qualla piccola e logora città malmessa lo fece per un secondo sentire un po' felice.
Anche se la odiava con tutto sé stesso,non poteva non dire che era pur sempre casa sua. Con sì,persone che lo hanno detestato,ma anche con persone che l'hanno cresciuto..

Si girò a guardare i due uomini affianco a lui.
-P-possiamo andare?- chiese.
Erwin gli fece un'altro dei suoi meravigliosi sorrisi:-Certamente-
Iniziarono a scendere le scale,e quando arrivarono davanti alle prime case quasi il ragazzo urlò di gioia nel vedere proprio una vecchia amica della sua amata madre e di suo zio.
-AHA!- allargò le braccia la donna vedendolo -Ma che bello vederti ragazzo mio!- lo abbracciò sotto gli sguardi dei due.
-Che bello vederti!-
-Ah ragazzo! Se per te è bello pensa me,ne ho sentite di cose- si riferì con gli occhi al maggiordomo e al biondo che stavano guardando.
-Sei riuscito a convincere il maggiordomo e il signor Erwin qui presenti ad uscire??- scherzò lei.
-No no..sono stati loro a deciderlo-
-Aaaaah ma guarda te!- guardò i due:
-Il ventitreenne Erwin Smith e il maggiordomo sessantenne Marcus Dachea che fanno un bel giro nello squallore del sottoterra-
Il ragazzo guardò per un secondo la donna: lei sapeva quanti anni avevano i due affianco a lui?
"Wow" pensò "A Marcus davo al massimo 50 anni..non 60..se li porta stra bene".
-Ti fa così strano?- chiese divertito Levi.
-Da te proprio no..ma loro che sono dell'altissima borghesia,bhe, si-
Il maggiordomo mise entrambe le mani sulle spalle della piccola figura:-Se non lo facevamo uscire noi non lo avrebbe fatto nessuno,no?-
La sarta sorrise:-Beati voi che avete un cuore così dolce- disse scomparendo in uno dei tanti vicoli buii.

P.o.v. Erwin
Quando la donna scomparve io e Marcus ci guardammo un'attimo straniti..ma vedendo la reazione di Levi capimmo che era una cosa che faceva moolto spesso.
-Allora- interruppi quel silenzio -Dov'è casa tua?- chiesi al ragazzo davanti a me.
Lui quasi in imbarazzo,alzò il braccio e indicò delle minuscole stradine mal messe:-Di lá-

Ci fece fare un sacco di strada.
Dicendo ogni volta che giravamo una angolo:"-Si potrebbe salire da lì e saltare su quei quattro tetti là,o anche arrampicarsi in quel piccolo palazzo saltare su quei abbandonati edifici e saremmo già arrivati..ma sicuro voi vi schiantereste a terra-".
E in effetti non aveva tutti i torti..non sono mai stato molto "acrobatico" come il ragazzo che ci fava strada; E di Marcus non parliamone proprio! Non so neanche se riesce a saltare..quando ero bambino rifiutava sempre il mio invito a giocare con la corda..

Dopo tutti quei giri estenuanti arrivammo in questo specie di quartiere assai logoro..
Quasi tutte le case erano rialzate con una scalinata che portava alla porta.
Alzando la testa vedevo che sui tetti aperti c'erano un sacco di corde che passavano da una casa all'altra con appesi quasi sempre dei panni.
Le casse di legno erano sparse dappertutto insieme a cocci di vetro o sedie.
Il suolo era completamente fatto di terra aridissima,ma con alcuni punti dove c'erano delle pozzanghere di fango. -Attenti- disse Levi -Quelle pozzanghere non si sono create perché piove,ma perché la gente butta l'acqua sporca,vi consiglio caldamente di non mettervi vicino a porte o finestre-
"Ah.." pensai.
-Quindi questo è il tuo quartiere..?- chiese Marcus a disagio.
-Si- disse secco. -E quel'enorme edificio la giù è il bordello..io non ci passerei neanche morto se fossi in voi.
Girano persone pericolose,ed è meglio non averci a che fare,ve lo garantisco-
Lo guardai serio:-È lì che è morta tua madre?-
Marcus si girò come una molla verso di noi,mentre Levi mi guardava con uno sguardo che non oso nemmeno ricordare..
-Se vuoi tanto conoscere la mia vita perché non vai lì dentro e lo chiedi?- disse con calma,ma con una voce bassa e arrabbiata.
Quella specie di domanda era palesemente una sfida nei miei confronti..uno scontro che stava avvendendo solo nei nostri sguardi:-Avrei solo la conferma che tu sei nato lì e dov'è pure morta tua madre- Controbattei con lo stesso tono.

Vidi il nostro contatto visivo spezzarsi per un secondo. Levi aveva sgranato gli occhi quando sentii cosa avevo detto.
Sospirò per poi ritornare nel mio sguardo:-Quindi te lo ha detto eh?- si riferì alla sarta.
-Ecco dove scomparivi. Ecco perché avevo l'impressione che tu sapevi più di quanto fingevi- mi guardò con un viso indescrivibile: tra il divertimento e la rabbia.
-Tu sapevi tutto- marcò bene quella frase.

~AAAAAAH ECCOMIIII
Bello rivedermi eh?
Lo so che vi sono mancata XD
Comunque! Ho letto i vostri bellissimi commenti dello scorso capitolo..e niente,mancavano solo i palloncini ed era una vera e propria festa!
Bhe dai,sono felicissima che vi sia piaciuto quel capitolo..non dico quanto ero in ansia..
Prometto che non scomparirò più così allungo. Perdonatemi ma era un mese MOOOLTO pieno..
io spero che questo capitolo vi sia piaciuto e ci vediamo bel prossimo CIAOUU~


Baciami come uno sconosciuto[ERURI]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora