Capitolo 7 ~un viaggio odioso~

760 38 8
                                    

Il ragazzo si trovava sulla carrozza.
Bhe...diciamo che si trovava nel bagagliaio,della carrozza...non c'erano finestrelle.
E quindi si ritrovava completamente al buio....tanto per cambiare...era pure legato come un suino prima del cenone Natalizio.
Ormai erano passate due ore,da quando il ragazzo era dentro a quel bagagliaio,tra fosse,e capocciate,si era rotto un felino le palle...
Ascoltava tutte le conversazioni che quei figli di buona donna dicevano; per esempio:
Ora,sapeva che uno delle guardie del Signor Francese di merda,gli veniva duro vedendo dipinti di unicorni....
O,che il Francese di merda non è realmente un francese,ha solo le origini dai bisnonni;quindi tutte le minchiate che aveva sparato davanti alla sua cella erano solo per farsi grande,eccetera eccetera eccetera...

Dopo un paio d'ore,quella maledetta carrozza si fermò.
Diciamo,che non lo fecero scendere come quando scende Cenerentola dalla sua carrozza a forma di zucca.
Lo presero;lo lanciarono al suolo,e per farlo rialzare gli tirarono i capelli condito con tre o quattro pugni in faccia e alcuni allo stomaco.
Bhe come benvenuto si iniziava bene.
Il Francesino che se la crede Dio sceso in terra era davanti al suo gigantesco portone di legno,ad assistere a tutta la scena,con un ghigno stampato in volto.
-Bonjour!- applaudì quell'uomo.
-Bonjour ragazzo mio!- disse con un sorriso a trecentosessanta mila denti.

P.o.v. Levi
-E ci risiamo...- sussurrai appena quel merdoso parlò
-Allora caro mio,piacevole il viaggio?- disse avvicinandosi.
-Mha...senza cazzo,diciamo che essere comodi in quel coso è difficile-
-Cosa hai detto?- disse mettendomi due dita sotto al mento.
-Non so se ti sei offeso perché ti ho detto che sei senza cazzo,o per la tua carrozzina di merda...ma si,hai sentito benissimo- mi beccai tre,quattro pugni in volto,anche tanti calci..
-Portatelo dentro-
Mi presero di violenza e mi portarono dentro.
Appena entrai vidi un lungo tappeto rosso,con delle pareti color senape,mooolto orrende...
-Cavolo!il senso del gusto non lo hai propio eh?-
-Stai zitto testa di cazzo- mi spinse uno per farmi andare avanti.
-Mh,Che maniere...-
-Lasciatelo qui- il francesino indicò una stanza con delle pareti arancioni,piena di tappeti di colore marrone,e alcuni verdi e tante librerie e un letto tutto bianco,con i cuscini azzurri
-cos'è? Tutte le stanze in questa casa sono state arredate da uno daltonico?o da un ceco?-
Mi spinsero dentro quella stanza.
Per poi legarmi i polsi alla ringhiera del letto,bhe,almeno mi hanno slegato le gambe....se non mi facessero così male,avrei già tirato tre o quattro calci in faccia a questi idioti...
-credimi...quella lingua te la farò tagliare,ti divertirai un sacco qui,buona perenne permanenza- detto questo,se ne andò chiudendo la porta dietro di se a chiave.
Provai ad alzarmi,ma fui bloccato subito delle catene hai polsi...li avevo letteralmente attaccati a quella fottuta ringhiera...
Provai a tirare,ma niente;non volevo mica tirare via anche la ringhiera del letto,non ci tenevo a ritrovarmelo in testa...e poi,se lo avessi rotto,avrei fatto troppo casino,sono sicuro che Mister Francesino si arrabbierebbe molto.

Passate due ore fermo come un morto,mi iniziarono a formicolare le game e le braccia,sopratutto,le braccia...
Sentii bussare alla mia porta.
-Signor Ackerman,posso entrare?-
"signor Ackerman?ma scherziamo?" Pensai.
-È chiusa a chiave- dissi alzando la voce per farmi sentire,essendo che il letto era praticamente dall'altra parte della stanza.
-e sinceramente preferisco non vedere nessuno- questo,lo dissi a bassa voce per non farmi sentire.
-Infatti ho la chiave,Posso entrare?-
-Ah,fai come cazzo vuoi...- detto questo,sentii la chiave girare e la porta aprirsi.
Vidi un uomo alto,con i capelli biondi ed occhi azzurri.
-Giorno signor Ackerman,come si sente?-
-Cristo....la smetti di dire signor Ackerman?-
-va bene,la chiamerò solo con il suo cognome va bene?-
-Fai prima a chiamarmi Levi...-
-Levi?- ripetè
-Si! Levi- dissi irritato,ma che è,sordo?
-Allora,come si sente?- aveva un tono molto tranquillo;ma gli importava così tanto?
-Ma ci sei fissato a sapere come sto oh....-
-Il Signor Arsène vuole sapere come sta-
-Ah,ora al finto francese gli interessa come sto?non me la bevo mai- dissi guardando verso la finestra,per non incrociare più il contatto visivo con quell'uomo.
-Si,vuole sapere come sta,se le fa male qualcosa...come si sente in questo momento ecc....-
-Uno:non è il mio fottuto dottore,e poi,ovvio che mi sono fatto male mi hanno picchiato fino a due ore fa!
Due:non è il mio psicologo, e Tre:digli da parte mia un bel vaffanculo!- dissi quasi ringhiando,ero letteralmente incazzato nero!
Adesso,dopo avermi picchiato si preoccupa pure come sto;Ma vaffanculo!
-Si spogli- disse in modo secco
-Cosa?- mi fece giare di scatto la testa,seriamente,cosa? Avevo sentito bene?
-Voglio vedere le ferite,si spogli-
-Sono ammanettato...e poi anche se non lo fossi non mi spoglierei lo stesso- dissi muovendo i polsi per far  muovere le catene e fargli vedere che sono attaccato qui.
-non c'è problema,lei ha una camicia e dei pantaloni con i bottoni,glieli tolgo io-
ok,questo sì è decisamente fumato qualcosa....
-Eeehm....no,non lo fai...-
-Mi perdoni ma devo insistere..-
Si avvicinò per togliermi la camicia,gli diedi subito un calcio al petto -NON MI TOCCARE!- urlai a squarcia gola.
Dio!la gamba mi sta facendo malissimo cazzo...
Si rialzò mettendosi una mano dove lo avevo colpito.
-Posso?- disse molto tranquillo
-HO DETTO NO!- continuai ad urlare.
-Devo vedere come sono messe le ferite che gli hanno procurato-
-MI TERRÒ LE MIE CAZZO DI FERITE!-
Era molto calmo...-Non le piace essere toccato?-
Non risposi...-Le è successo qualcosa in quel posto?-
Silenzio.
Continuavo a stare zitto fissando i miei piedi.
-Levi,Ti hanno picchiato?- Ancora silenzio.
L'uomo dai capelli dorati sospirò.
-È tardi,è meglio che vada..domani mattina la sveglierò- finito di parlare,si girò e se ne andò verso la porta.
-Buona serata Levi- aprì la porta.
-Non facevano solo quello...facevano altro...- l'uomo era davanti alla porta. Fermo. Non si girò,passati due secondi;
chiuse la porta,nel più completo silenzio...
Rimasi in quella oscurità,a fissare quella finestra sempre buia.
Alcune volte mi chiedo a cosa servono delle finestre quando il sole non splende...
Nessun raggio di sole,solo buio...sempre e solo buio..ci sono cresciuto nel buio...ormai,ci sono abituato...

~Ciao!dopo un pochino mi sono rifatta viva XD
spero che questo capitolo vi sia piaciuto!
Ci vediamo nel prossimo..Ciao!~

Baciami come uno sconosciuto[ERURI]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora