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Finalmente l'atteso giorno dell'anno era arrivato. Natale.

Giorno che portava felicità e amore in qualsiasi angolo del mondo, per i più giovani e i più vecchi. La neve che scendeva a catastate e ricopriva qualsiasi cosa fosse davanti alla sua strada. Compresa la chioma di un piccolo Yongbok ammalato.

-Tchù!- starnutì balzando dal suo letto e facendo ridere i suoi amici. -Cosa ridete! Passerete Natale con chi vorrete e io sarò qui a morire!- imprecò poi sottovoce, le mani tremolanti che reggevano l'infuso di erbe aromatiche che Mi-yon gli aveva preparato.

-Non far cadere la tazza.- lo riprese la ragazza stessa, intenta a cucire un maglione color ocra.

-Sissignora!- esclamò ridendo prima di iniziare ancora a tossire.

Erano quasi le 12 segnate dagli orologi dell'accampamento e quasi tutti stavano aspettando l'ora di pranzo.

-Buon Natale!- urlarono di colpo Minho e Hyunjin facendo capolino nella tenda del piccolo gruppo di medici.

Fecero sobbalzare tutti i presenti escluso Jungwon che li guardò da testa a piedi boffonchiando qualcosa.

-Peggio dei bambini.- commentò Changbin che entrò qualche secondo più tardi.

-Auguri anche a te, Changbinnie hyung~~.- scherzarono il trio di medici facendo rabbrividire il maggiore nominato che gli osservò con una faccia schifata.

-Avete saputo? È stata montata la mensa ieri sera e potremo gustarci il pranzo di Natale!- esclamò sorridente Minho dirigendosi a sedere vicino a Jisung e regalandogli un abbraccio e gli auguri.

Il minore arrossì a quel contatto e sorrise ricambiano l'amorevole stretta.

-Yongbok riesci ad alzarti?- chiese Changbin unendo le braccia, allenate abbastanza da rendere la sua figura ancora più possente, anche se la sua altezza era uno scarso 1.68 cm.

-Non credo, mi fanno male le gambe.- si lamentò massangiosi gli arti doloranti.

-Voi andate pure, lo aiuto io.- si diresse Changbin verso il ragazzo che arrossì appena sentì il contatto delle calde mani dal maggiore stringere i suoi esili fianchi.

-Non c'è lo saremmo fatti ripetere due volte tranquillo.- saltò in piedi Jisung uscendo di corsa con gli altri ragazzi e sentendo in lontananza Changbin tirare giù il suo intero albero genealogico.

Stava per tornare indietro a dirgliene quattro ma venne bloccato da Hyunjin e Minho che negarono con la testa e indicando la grande tenda che era stata montata la notte prima, per aggiungere quella che sarebbe diventata la mensa.

-Quanto casino.- si lamentò Jisung iniziando a grattarsi il gomito da sotto il maglione soppraffatto dall'ansia. Fu fermato dalla presenza calda della mano di Minho attorno alla sua spalla, che senza indugi si diresse ad un tavolo lontano. Gli seguirono così Seungmin e Hyunjin, accomodandosi uno accanto all'altro dall'altra parte del tavolo.

-Mi-yon?- chiese Jisung girandosi intorno e cercando di scovare la lunga chioma mora della ragazza.

-Buu!!- esclamò la tanto attesa fanciulla che fece spuntare la sua testa da sotto un angolo della tenda. Era seduta fuori insieme alle altre ragazze aspettando il tanto famoso pasto natalizio.

-È la volta buona che ti lasci alle grinfie di Changbin così dormi senza letto.- la maledì Minho mentalmente ricevendo una pernacchia come risposta.

-Entrate prima di morire lì fuori.- le richiamò Hyunjin sorridendo e lasciando che i suoi occhi felini si stringessero in due mezze lune che incantarono Seungmin.

-Avete finito di nominarmi invano?- chiese Changbin quando raggiunse il tavolo con il piccolo moro Yongbok stretto a lui che tremava dalle alitate di vento che entravano in mensa.

-I vostri piatti.- ci sorrise una cuoca servendo almeno cinque bontà diverse sulla nostra panca in legno.

-Grazie.- parlammo tutti assieme impugnando bacchette e iniziando a mangiare. C'era stufato di carne, tteokbokki¹, zuppa di verdure e curry, riso e altri contorni.

-Mangia se no non puoi prendere le medicine.- parlò Changbin usando le sue bacchette per imboccare Yongbok che rischiava di svenire se non avesse mangiato niente.

Dopo averlo imboccato sorrise e si portò un pezzo di riso alla bocca. -Hyung, quelle bacchette le hai fatte usare a Yongbok hyung.- fece notare Mi-yon che prima era intenta a parlare con le altre due compaesane.

Changbin tossì rischiando di strozzarsi, ma vene aiutato da Mihno che gli porse un bicchiere d'acqua.

-Potevi non farmelo notare?- schiese scocciato il ragazzo.

-Ragazzi. Avete visto Jeongin?- chiese Jungwon che gli aveva raggiunti unendosi al grande pranzo.

-Ecco chi manca!- si alzò di colpo Jisung dalla sedia facendo imprecare Minho per essersi preso una gomitata sul mento.

-Scusa.- mormorò accarezzando la sua chioma e dirigendosi fuori dalla mensa.

-Mangiate mentre vado a recuperare Jeongin.- gli salutò correndo fuori dalla mensa e sapendo dove avrebbe trovato il ragazzo.

Corse a passo svelto verso l'obitorio² ma arretrando subito appena la puzza di cadaveri si fece strada nel suo setto nasale.

-Il cimitero, vero!- esclamò colpendosi la fronte e correndo verso il luogo dove le anime dei defunti riposavano. Vagò per un po' e trovò Jeongin rannicchiato in un angolo.

Esitò vedendo come stava piangendo silenziosamente.

-Hey...- mormorò sedendosi e poggiando la schiena addosso all'albero dietro di loro.

-Che ci fai qui?- chiese poggiando una mano sulla spalla del ragazzo. Era ovvia la risposta, ma voleva che si sfogasse con lui.

-Mi manca...- sibilò, la testa china sulle gambe rannicchiate e le braccia a circondare quest'ultime.

-Vi amavate vero?- chiese passando una mano tra i suoi capelli ondulati e mori.

-Ti faccio schifo vero?- rigirò la domanda alzando la testa.

-Perché mai, vi amavate, è normale amare qualcuno.- lo rassicurò sorridendo.

-Ora urla e piangi.- lo abbracciò aspettando che l'altro urlasse l'anima per liberarsi del peso per la perdita della sua amata anima gemella.

-Non posso. Gliel'ho promesso, che se avessi pianto, lo avrei fatto in silenzio. Cosicché solo lui potesse sentire il dolore della mia anima.- sorrise malinconico, lasciando sfuggire una lacrima solitaria a Jisung, che se la asciugò subito.

Ed era quella la promessa, non avrebbe pianto, anche se lo avessero pregato. Perché quel disperato pianto interno, quel pianto silenzioso³ lo avrebbe dovuto sentire solo e soltanto Chan, per poterlo aiutare a superare quella dolorosa perdita.

-Andiamo a festeggiare questo giorno anche per Chan hyung. Va bene?- chiese alzandosi e trascinando con sé il minore che annuì. Lasciando un'ultima occhiata sulla tomba del suo amato, con sopra inciso il suo nome.

1: I tteokbokki sono degli gnocchi che vengono saltati in padella e speziati con una salsa piccante, sono originari della Corea del Sud.

2:L'obitorio è uno specie di studio in cui vengono conservati i corpi per capire la causa della loro morte, vengono usati nei film thriller per rintracciare il DNA dei morti.

3:La parola 'pianto silenzioso' è presa dal testo del canzone degli SKZ "Silent Cry". Ho ascoltato il testo e ho voluto paragonare il titolo a questo momento, ditemi cosa ne pensate:))

scusate se non ho aggiornato👀🖐🏻
spero di avere d'ora in poi idee belle per rendere la storia di vostro gradimento.

AH, BUON RAMADAN A CHI LO STA PASSANDO COME ME😩🖐🏻♥️

𝓓𝓻𝓮𝓪𝓶 𝓦𝓪𝓻 .♔︎. 𝓜𝓲𝓷𝓢𝓾𝓷𝓰Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora