- 03 - La quieta prima della tempesta

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Sono tornata per il terzo appuntamento di LOVE/HATE.
I vostri messaggi di incoraggiamento e di approvazione mi spronano sempre a continuare.
Non so veramente come ringraziarvi.
Qspero che anche questo capitolo vi piaccia.
Ci tengo tantissimo alle vostre opinioni, quindi... Buona lettura e a presto! ❤️❤️❤️

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*Mew POV*

Stamani mi sono svegliato in tempo, se n'è assicurato Silk di tirarmi giù dal letto.

Io cerco di andare a dormire presto, veramente. Ma con la laurea vicina non riesco a riposare come dovrei e vorrei. Oggi i provini inizieranno alle dieci, quindi il mio manager ha ben pensato di mettere cinque sveglie, sparse per l'appartamento, in modo da farmi alzare a spengerle tutte. Quindi sono in piedi dalle otto. Ho anche avuto il tempo di fare colazione prima di fare la doccia e prepararmi.

Ho deciso di indossare pantaloni neri e camicia bianca, il ruolo per il quale mi ero presentato ieri era per interpretare uno studente universitario, Tharn e dovevo cercare in tutti i modi di dimostrare meno della mia vera età, quindi... se mi sceglieranno, dovrò smettere di andare in palestra. Un ragazzino di diciannove anni non può avere un fisico come il mio.

Sono le nove e oggi non passerà a prendermi Silk, aveva altri impegni.

Poco male, ci vado in auto e la metterò nel parcheggio sotterraneo, non importa quanto costa, non ho voglia di prendere metro o tram anche se sono più comodi. Mi riconoscono sempre e nonostante siano tutti carini, gentili e non si avvicinino, incontro sempre qualcuno che disturba in maniera eccessiva.

Mi avvio verso il centro commerciale, così sarò in anticipo stavolta.

Per fortuna non incontro troppo traffico, in meno di trenta minuti arrivo e scendo nei parcheggi per trovare un posto. Riesco a trovarlo dopo tanto cercare, ma sono sceso di parecchi livelli nel garage. Da una parte meglio, almeno posso rimanere nascosto ai curiosi.

Esco di macchina, una Audi A3 bianca, la macchina che ho sempre desiderato e che finalmente, dopo tanti sacrifici, sono riuscito a comprare e mi dirigo verso l'ascensore.

Si apre davanti a me un ascensore grande e moderno, con le pareti laterali fatte di specchi. Arrivato al piano terra si ferma per far entrare... no! Porca puttana, non ci credo!

Si tratta proprio di lui, lo riconosco, il numero 64, come l'aveva chiamato Minnie? Gulf, si, Nong Gulf! Il mio cuore inizia a battere furiosamente e comincio a sentirmi accaldato, quest'ascensore sembra piccolissimo. Mew calmati! Non sono ancora riuscito ad aprire bocca tanto sono agitato dall'averlo vicino.

Mi accorgo, dagli specchi, che ogni tanto mi lancia qualche occhiata e poi distoglie lo sguardo. Lui non sa che lo sto osservando da quando è salito perché porto gli occhiali da sole.

Adesso che lo posso vedere meglio, mi accorgo che è leggermente più alto di me ed ha una pelle stupenda, un po' più scura della mia. Ho la pelle chiara dovuta alle origini americane di mio padre, mentre i capelli castani e gli occhi marroni li ho presi da mia madre.

Che silenzio del cazzo, devo trovare il modo per iniziare a parlare, ma non faccio in tempo che siamo al settimo piano.

Faccio un passo fuori dall'ascensore e lo sento rispondere al telefono.

«Sì pronto...» la sua voce... è la cosa più bella che abbia mai sentito, limpida e cristallina, quasi una voce femminile, non come la mia, che riesce a raggiungere dei toni bassi che più volte hanno fatto rabbrividire le mie ex.

«Sì... sì... sono appena arrivato Phi. Sì, ok... ti tengo aggiornato, a dopo.» e chiude la telefonata.

Arrivati davanti alle porte del salone dove si sta per svolgere la seconda giornata di provini mi allungo per prendere la maniglia mentre lui fa lo stesso così le nostre mani si toccano involontariamente. Sento subito un brivido di eccitazione attraversarmi tutta la colonna vertebrale ma viene subito smorzato dalla sua reazione. Ritrae schifato la mano, come se avesse toccato l'essere più immondo dell'universo.

Ma che cazzo di problemi ha?

«Scusami, non volevo...» lo sento dire.

Perché si sta scusando, non è successo niente di grave, a parte la sua espressione disgustata.

«Non è successo niente Nong, non ti devi scusare.» gli rispondo cercando di tenere la mia voce il più calma e neutra possibile. Ma ho il cuore che è balzato in gola non appena mi ha rivolto parola, la sua voce... mi sta attirando come una sirena.

Provo a fare un po' di conversazione per sciogliere il gelo che si è creato tra noi, se dovessimo lavorare insieme non gioverebbe a nessuno. Così inizio col presentarmi.

«Io sono Mew Sup-» ma lui mi blocca subito.

«So chi sei. Chiunque sa chi sei.» risponde con un tono sdegnoso.

«Potrei sapere che cazzo ti ho fatto, per meritarmi tanto disprezzo?» glielo sputo in faccia con un tono talmente basso che farebbe spaventare chiunque, cercando di trattenere la rabbia, mentre i miei occhi parlano molto chiaro. «Non ci siamo mai visti eppure ti rivolgi a me con questo tono, si può sapere perché?»

Come se si svegliasse, tutto d'un tratto sbatte gli occhi e si gira verso di me cambiando subito atteggiamento.

«Scusami Phi, non volevo essere sgarbato, ero sovrappensiero e non mi sono reso conto.»

Non mi sembrava tanto sovrappensiero, ma diamogli il beneficio del dubbio. Dopotutto si è appena scusato e comunque questa può essere una scusa per rompere il ghiaccio e fare amicizia con lui. Intanto, come si è girato e mi ha guardato, il mio cuore ha ripreso a battere velocemente, sembrava mi volesse schizzare fuori dal petto.

«Nessun problema» gli dico «Forse ci siamo solo fraintesi, dispiace anche a me averti parlato duramente.» e qualcos'altro, oltre alle parole, ha iniziato a indurirsi da quando mi sono avvicinato a lui. Spero solo che nessuno lo noti, sarebbe troppo imbarazzante.

Non faccio a tempo a proporgli di bere un caffè insieme mentre aspettiamo, che...

«Sono Gulf Kanawut. Mi dispiace ancora per prima.» si presenta «Scusami ma ho bisogno di concentrarmi da solo. Con permesso.» e se ne va, lasciandomi con un po' di amaro in bocca.

Decido di prenderlo da solo quel caffè e rilassarmi finché non mi chiamano a fare il provino. Per fortuna devo aspettare poco, essendo stato uno dei primi ad arrivare.

Entro nella stanza e stavolta ci trovo dentro anche la ragazza che hanno scelto come protagonista, Suda 'Eve' Lawan, una giovane promessa delle serie TV, che interpreterà il ruolo di Puifai, perché devono vedere se c'è feeling tra di noi, anche se io non ho dubbi al riguardo. Proviamo un paio di scene tratte dalla serie TV e siamo molto a nostro agio. Mi dicono quasi con certezza di aver ottenuto il ruolo di Tharn, fratello di Puifai.

Chissà per quale ruolo si è presentato Gulf... spero non per Type, ho letto il copione e farebbe la parte del fidanzato di Puifai, il che vorrebbe dire avere a che fare con lui spessissimo. Non so se ce la farei o se, prima o poi, verrebbe fuori il fatto che provo attrazione nei suoi confronti.

Esco dalla stanza e vedo che Gulf è ancora dove l'ho lasciato, concentrato sul copione. Decido di non disturbarlo e me ne vado a fare un giro nei negozi del centro commerciale, approfittando del tempo che serve alla produzione per finire i casting e scegliere gli attori.

Telefono al mio manager e amico Silk per comunicargli il risultato.

«Ehi Silk... indovina?»

«Non mi dire... ti hanno preso?»

«Si! Anche se ancora non è ufficiale.» e gli racconto come è andata.

«Complimenti Mew! Il tuo primo ruolo da protagonista!» urla al telefono, emozionato. Vorrei dirgli anche di Gulf, ma non so come potrebbe prenderla dopo tutto quello che è successo con Art; quindi, me ne sto zitto e gli dico chi è la protagonista.

«Ah Silk... sarà Eve Suda l'attrice che interpreterà Puifai.»

«Oh davvero? Ottimo! Tu e lei siete sempre andati d'accordo. Hanno già scelto anche l'altro protagonista maschile?» mi chiede.

«No, lo devono ancora scegliere. Ci sono dei bravi attori che potrebbero interpretare quel ruolo, aspettiamo e vediamo chi sarà. Spero solo sia qualcuno con cui vado d'accordo altrimenti lavorare sarà dura per tutti.»

Silk si mette a ridere e alla fine lo faccio anche io.

«Adesso ti devo lasciare, faccio un giro nei negozi mentre aspetto i risultati. Ci sentiamo dopo.» non aspetto neanche la sua risposta, la mia mente corre subito a Gulf e alla sensazione che avrò a che fare con lui in questa serie TV.

Inizio a fare dentro e fuori dai negozi, non ho voglia di comprare, ho solo voglia di rilassarmi, ma appena la gente mi incontra mi ferma per una foto. Non dico mai di no, dopotutto è grazie a loro se sono diventato quel che sono e non è un grande sacrificio esaudire questo loro desiderio.

Dopo poco più di un'ora che girello mi decido a tornare da dove sono venuto.

Arrivato al settimo piano, entro nel grande salone e mi accorgo che in quel momento sta uscendo dalla porta in fondo Gulf con un grande sorriso sulla bocca, deve aver avuto una parte.

'Ti prego fa che non sia-'

Ma non faccio in tempo a finire il pensiero che lo sento dire al telefono: «P'Bean... Phi, ce l'ho fatta! Mi hanno dato la parte di Type!» e improvvisamente sento il sangue andar via dal viso.

Merda! E adesso cosa faccio?


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