- 16 - La prima volta

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Stasera scrivo solo per fare questo:
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*Gulf POV*

Alla fine, gli ho raccontato quello che mi è successo dieci anni fa. Pensavo che non avrei mai avuto il coraggio di raccontarlo ad altri, ma Mew non è una persona qualunque. Ripensando alle parole di Eve «Tu ti sei innamorato di P'Mew, ma ancora non lo vuoi ammettere!» credo abbia ragione.

Finisco di fare la doccia e appena rientro in camera, sul letto trovo pantaloncini e maglietta che mi ha preparato per dormire, lui va a fare la doccia e io mi vesto ed entro sotto le coperte.

Mentre aspetto che abbia finito, ripenso a quello che è successo e prendo una decisione. Devo lasciar andare il passato e Mew è l'unico che può aiutarmi, è l'unico del quale mi fido, così appena esce dal bagno e fa per andare a dormire sul divano, faccio l'unica cosa possibile: lo fermo e gli chiedo di rimanere con me, anche se l'idea mi spaventa.

Appena entra nel letto mi avvicino e lo abbraccio, lo sento irrigidirsi, ma ho deciso e non torno indietro.

«Ti prego, non allontanarmi. A-abbracciami forte...ti supplico!» sussurro al suo orecchio e lo sento rabbrividire, so che la mia voce può fare quest'effetto, l'ho usata spesso con le ragazze. Lui cerca di avvertirmi che potrebbe non rispondere di sé stesso, ma è proprio quello che voglio, così inizio ad abbassare la mano verso i suoi pantaloncini e anche se prova a fermarmi io continuo per la mia strada.

«Sei proprio sicuro di quello che stai facendo? Dopo tutto quello che mi hai raccontato...» mi chiede serio e a bassa voce. Ma lui non è quel mostro, lui è Mew e sono sicuro di quello che sto facendo. Mi lascia andare la mano e proseguo finché non sento la sua erezione.

Lo sento sospirare e so che quello che sto facendo gli piace così lo aiuto a sfilare i boxer e poi dico qualcosa, nella foga del momento, che né lui né io ci immaginavamo.

«Ti prego... scopami. Fammi tuo!» e lo vedo, i suoi occhi si scuriscono di desiderio e mi chiede se sono sicuro, ma io lo sono. Per la prima volta nella mia vita sono sicuro, anche se ho una paura fottuta, perché è un salto nel buio.

Inizia a spogliarmi e a baciare ogni centimetro di pelle che scopre. Quello che sto provando è indescrivibile: un mix di emozioni contrastanti tra loro, tra le quali prevale la voglia di lui. Le sue labbra morbide iniziano a lasciare una scia di baci fino a che non trovano le mie zone erogene e mi fanno rabbrividire estasiato.

Sono completamente nudo e non mi sento in imbarazzo anche se sono a letto con un uomo. Con la bocca scende sempre più in basso, arriva alla mia erezione e inizia a leccare.

«Aah... sìh!» si mette la punta in bocca e inizia a succhiare. Non resisto, inizio a gemere mentre lui riprende a scendere, finché non contraggo gli addominali dal piacere che mi sta procurando. Se continua di questo passo ci metterò poco a venire, è troppo bravo con la bocca.

Mi solleva le gambe e mi irrigidisco. Cosa ha intenzione di fare adesso? Non mi sento molto a mio agio in questa posizione e lui lo capisce, infatti mi chiede se voglio fermarmi.

«No! N-non fermarti... non fermarti!» gli dico, perché anche se ho paura, quello che sto provando è troppo bello. Lui però si alza e mi dice che torna subito. Lo vedo rientrare un minuto dopo in camera con un bicchiere col ghiaccio. Cosa vorrà fare col ghiaccio?

Riprende da dove si era interrotto e mi dice a cosa serve non appena sento che ne appoggia un pezzetto alla mia entrata posteriore. Mi irrigidisco, perché tra la paura e il freddo, non so come comportarmi. Lui cerca di rassicurami e mi spiega che lo sta facendo per me, per non farmi sentire dolore, ma inizio a sentirmi inquieto.

LOVE/HATEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora