Leonardo's pov.
Come potevo aver perso il controllo davanti a lei?Chi ti dice che io voglia stare ancora con te dopo questo?
Esatto, cosa mi diceva la testa in quel momento? Dopo aver picchiato quel bastardo davanti a lei...
-Figlio di puttana!-Accartocciai l'ennesima lattina di Heineken e la buttai a terra.
«Porca troia!»La cucina era uno schifo, lattine di birra sparse ovunque, a terra, sul tavolo, dentro il lavello, ce n'erano tre pure sopra al frigo.
Sentii un conato salire su per la gola e corsi in bagno.
Credo di aver vomitato persino l'anima.
Mi sentivo talmente vuoto... Come un cane abbandonato dal proprio padrone, avevo bisogno di vederla, ma lei purtroppo non aveva bisogno di vedere me, lo aveva detto chiaramente.Mi sdraiai nella vasca ancora vestito e dopo aver chiuso il tappo, aprii l'acqua.
Sgorgava veloce, ma il rumore che produceva era troppo fastidioso per un tizio ubriaco, quando la vasca fu piena girai la manovella e finalmente l'acqua la smise di fare casino.«Samantha!» Urlai il suo nome con le lacrime pronte a cadere sul mio viso, lo urlai più volte sperando che venisse, mi sorridesse e mi aiutasse ad andare a letto, ma non lo fece.
Che mentalità del cazzo che hanno gli ubriachi, come avrebbe potuto sentirmi?Samantha's pov.
«No mamma, non voglio mangiare niente!»
«Devi, sei da due giorni a casa e non hai toccato cibo.»
«Non ho fame!»In realtà sì, stavo morendo di fame, sentivo lo stomaco brontolare ogni due minuti, semplicemente non avevo voglia di farlo, mangiare... mi sarei dovuta alzare, avrei dovuto posare il pc, infilare le pantofole e fare ben sei passi per arrivare alla porta e poi altri dieci per arrivare alla cucina.
No.
L'unica cosa che avevo veramente voglia di fare era guardare le foto di Leo su Facebook come fanno le stalker.
C'erano dei commenti del cazzo ovunque:
-Amore, ma come sei bello-
-Uhh amore miooo-
-In questa foto, Leonardino mio fattelo dire, sei da scopà--Ma che troia.-
La maggior parte dei commenti erano fatti dalla stessa inutile persona, si chiamava Monica.
E la odiavo, da quel momento la odiavo.Mi sentivo male, sentivo di dover morire in quell'istante.
Il campanello suonò e mia madre aprì la porta, non so chi ci fosse, ma lei disse che mi trovavo in camera mia.Lorenzo e Simone entrarono in camera.
Lorenzo e Simone? Si conoscevano?«Vi conoscete?»
«No, l'ho visto all'ospedale la volta scorsa e gli ho chiesto dove abitavi.» Simone lo guardò ridendo.
«Io gli ho dato dello stalker e me ne sono andato, poi non so come ci siamo visti di nuovo e ora siamo qui.»
«Ok...»Perlammo di un po' di cose inutili, Simone mi diede gli appunti dell'università.
Lorenzo mi vide strana e mi chiese cos'avevo.
«Niente, qualche giorno fa ho litigato col ragazzo che stavo frequentando e no, non mi va di parlarne.»
«Okay.» Lorenzo mi guardò preoccupato, mentre lo sguardo di Simone si faceva triste.
«E chi è 'sto bastardo?» Chiese il ragazzo moro.
«Simone... è uno, non lo conosci.»
«Okay, non lo conosco allora, comunque, io credo di dover andare,» iniziò ad indietreggiare e urtò contro la scrivania e poi contro la porta, «merda. Sai la mia casa mi aspetta, il mio sushi è li, sul tavolo e... mi aspetta anche lui, devo andare.»Lorenzo mi guardò con il suo solito sguardo/rimprovero.
«Che vuoi?»
«Che voglio? Primo: devi mangiare. Secondo: come ti viene in mente di parlare di Leo davanti a lui, so vede lontano un chilometro che gli piaci!»
«Gli piaccio?» Sorrisi, ero lusingata, mi piaceva anche lui, ma non in quel modo, il mio pensiero fisso era Leonardo.
«Non te ne eri accorta... ma le guardi le persone mentre ti parlano? No, non mi sembra. È cotto!» Lor fece la sua faccia da papera e ci mettemmo a ridere.Io? Piacevo davvero a Simone?
Leonardo's pov.
«Oh, 'ndo cazzo stai Leo, devo parlarti.»
«O sono nel mio piscio,» singhiozzai, «o, o, oppure, sono dentro la mia vasca. Vasca? Sì, è una vasca.»
«Leo ma quanto cazzo hai bevuto?»
«Non lo so, hai presente il whisky e la birra insieme, sono belli. Anche lei è bella...»
«Arrivo coglione, aspettami lì.»
«E come potrei muovermi da qui? Il pavimento si muove,» abbassai il tono della voce e bisbigliai, «potrei cadere al piano di sotto.»Grazie a Dio lui aveva le chiavi di casa, come avrei potuto aprirgli? Boh.
Accarezzai la parete piastrellata del bagno.
«Oh, che bella questa mattonella.»
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At first sight. || Leonardo Decarli
FanfictionEh già, un'ennesima stupidissima fan fiction su Leonardo Decarli. "Non ero fortunata, affatto, eppure quel giorno lo incontrai."