Capitolo 5

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JOHANNA
Gale è stato dimesso dall'ospedale, e anch'io, ma lo invidio lo stesso. Io devo rimanere nel 13 per un altro arco di tempo, finché lo strizzacervelli si accerta che non ho scatti nervosi. Lo stesso giorno nel quale Gale se ne va, anche per Katniss è il momento di tornare nel 12: lei ha Peeta e i bambini con cui stare, mentre io rimango qui con Annie e il figlio. Poco prima di mezzogiorno Katniss passa da noi con una valigia.
-E tu torni nel 12?- le chiedo.
-Sì, Peeta e i bambini mi stanno aspettando, ma vi assicuro che verremo a farvi visita- risponde, poi esce. Per un momento penso che se ne sia andata senza salutarci, ma poi noto la valigia nella stanza. Forse è uscita per vedere a che ora parte l'hovercraft, o qualcos'altro. Dopo quasi un'ora e mezza torna con una bisaccia a tracolla, e quando una piccola testa bianca dalle lunghe orecchie spunta da essa, Annie caccia un urlo.
-Aaaargh! C-cos'è quel coso?!- grida Annie. Sento le lacrime salirmi e offuscarmi la vista.
-È un ricordo di casa per Johanna- dice Katniss.
-Katniss, non so come ringraziarti- dico dopo qualche istante -perché questo coniglio mi ricorda davvero casa. Devi sapere che da piccola avevo un coniglio identico a questo, e dopo che fui sorteggiata per gli Hunger Games i miei genitori lo liberarono nel bosco perché credevano che non potessi più tornare. Penso che lo chiamerò Knify.
Katniss ha ripetuto la stessa azione di 15 anni fa, solo che quella volta mi diede degli aghi di pino.
-Zia Johanna, se ti prometto di fare io le pulizie al coniglio, a volte ci posso giocare? -chiede Finnick Jr.
-Certo, anche se non le facessi ti lascerei lo stesso- gli dico, mentre vedo Katniss precipitarsi in bagno, dove sento lo scatto della chiave.
-Ma che le sarà preso?- chiede Finnick.
-Io credo di saperlo.- risponde Annie- Sai, Finnick, tuo padre era uno dei migliori amici di Katniss e Johanna. Su Johanna non fa effetto, ma la vista di te, che sembri in tutto e per tutto tuo padre, fa sì che Katniss si commuova.
-Allora per rimediare vuoi una zolletta di zucchero? Sai, se vediamo qualcosa di dolce, bisogna prenderlo al volo...- dice il ragazzo, con lo stesso tono seduttore che il padre usava.
-Ehm... Finnick, questa frase la dovresti usare per agganciare una ragazza- commento, e tutti e tre scoppiamo a ridere fragorosamente. Quando ci stiamo asciugando le lacrime, Katniss esce dal bagno.
-Caspita, è tardi!- esclama alla vista dell'orologio, - l'hovercraft non mi aspetterà se faccio ritardi!
Per questo Katniss inizia a raccogliere la giacca e la bisaccia con il coniglio, ci saluta tra mille baci e abbracci, ed esce dall'unità accompagnata da Annie.
-Allora Finnick, ora ti spiegherò come si fa a comportarsi e parlare bene ad una ragazza, visto che con l'aspetto non hai problemi...- esordisco per interrompere l'imbarazzante silenzio che si era creato.
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Nota autrice
Saaalve a tutti! Come avrete notato, sono risorta *parte l'hallelujah* per poi morire per mano di qualcuno di voi, visto che il capitolo è superultramega corto rispetto agli altri... ma accontentatevi, perché nel prossimo... SBAM! WOW! GULP! No, vabbè, non esagero, dico solo che lo farò lungo. Comunque vedo che questo libro vi garba, e ne sono veramente contenta, perché ho la certezza che tante altre persone sono fangirl/boy come me e abbiamo qualcosa in comune, ovunque ci troviamo in Italia. Ok, ora voglio il premio Nobel per il discorso, dove sta?
Prima di chiudere il mio maraviglioso spazio autrice che occupa mezzo capitolo, vorrei far sapere a chi non lo sa che sto scrivendo un altro libro insieme a questo, si chiama "Hunger games 15 anni dopo" e sono collegati tra loro. E poi vi consiglio di leggere L'erede dei Black di Gre_Slytherin, un libro veramente bello... se volete pubblicità, mandatemi in chat privata il titolo e lo farò al mio prossimo spazio autrice. Detto ciò, me ne torno a dormire. Ciao!

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