57-DAVID

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Mentre guidavo per raggiungere la villa dei Foster, pensavo a come sarebbe stata la festa. Di sicuro noiosa.

A differenza di Claire che amava la vita mondana, la gente, gli abiti eleganti e i complimenti che le venivano riservati di continuo, io trovavo tutto ciò terribilmente snervante. Certamente ci sarebbero state le solite persone fredde e snob, con cui Claire andava tanto d'accordo. Tutta quella gente che si metteva in mostra e che parlava di cose futili mi annoiava e mi faceva sentire nel posto sbagliato. 

Avrei preferito di gran lunga non andare, ma Claire mi aveva implorato di esserci. Ci teneva tanto, aveva invitato anche Anna. Così avevo accettato, giusto per farla contenta.

Quando arrivai, fermai l'auto accanto a molte altre nell'ampio spazio davanti alla villa e mi avviai verso l'entrata.

Una volta all'interno, venni accolto da voci e risate provenienti dal salone. Mi avviai in quella direzione e mi fermai per un istante sulla soglia. Mi resi subito conto che era la solita festa con le solite persone e con i soliti discorsi insulsi.

Aggirando un gruppetto di ragazze che chiacchieravano tra loro, mi diressi verso il centro dell'ambiente. Non conoscevo neppure la metà dei presenti, dal momento che non mi era mai piaciuto frequentare le amicizie di Claire, tuttavia non me ne fregava nulla. Volevo subito raggiungere Anna, il resto non contava.

Mi guardai intorno, cercando di individuarla, ma non la vidi.

Avevo tardato più del previsto e mi dispiaceva averla lasciata da sola tra quegli sconosciuti. Mi consolava il fatto che con lei c'era la mia famiglia.

Feci un giro nel salone, salutando i conoscenti e sopportando le strane occhiate che mi riservavano alcune persone, poi mi avvicinai a Claire.

«David! Finalmente sei arrivato.» Le sue labbra si aprirono in un sorriso.

«Ciao, Claire. Allora, sei soddisfatta della festa?»

«Oh sì, avevo proprio bisogno di vedere un po' di gente.»

«Già. Sai dov'è Anna?»

Lei si strinse nelle spalle. «Non è venuta.»

«Non è venuta? Mi era sembrata contenta del tuo invito.»

«Qui non si è vista.»

Impossibile. Per quale motivo Anna non era venuta alla festa? Quando mi aveva parlato dell'invito di Claire si era dimostrata sorpresa, ma anche desiderosa di approfittare dell'occasione per farsi qualche conoscenza. Dunque, cos'era stato a farle cambiare idea? Era forse successo qualcosa? Dovevo parlare subito con lei.

Decisi di tornare alla villa ma, non appena mi vide allontanarmi, Claire mi fermò. «Dove stai andando?»

«Vado a cercare Anna. Voglio sapere perché non è venuta.»

«Glielo chiederai più tardi, adesso goditi la festa.»

Esitai per un momento, poi annuii riluttante. Prendendomi sottobraccio, mi condusse verso un tavolo dove si trovavano numerosi bicchieri e bottiglie e mi versò da bere.

«Tieni, rilassati un po'» disse, porgendomi il bicchiere.

Lo presi, ma mi bagnai soltanto le labbra. Non volevo bere.

Una ragazza mora e longilinea si avvicinò. Era un'amica di Claire, l'avevo vista alcune volte in passato e, in una di quelle occasioni, avevamo anche scambiato qualche parola.

«Ehi, Claire, allora vi siete rimessi insieme» osservò e, dal modo in cui parlava, capii che doveva essere brilla.

Claire si strinse a me, continuando a tenermi sottobraccio come per non farmi allontanare. «Chi può dirlo? La nostra relazione è particolare.» Detto ciò, si allungò verso il mio viso e mi lasciò un lieve bacio su un angolo della bocca, mentre il suo profumo costoso che conoscevo bene mi avvolgeva in una nuvola sgradita. Mi irrigidii, pronto ad ammonirla, ma si voltò subito verso l'amica e cominciò a chiacchierare con lei. 

Ne approfittai per liberarmi dalla sua presa e, individuato mio padre che parlava con uno degli invitati, lo raggiunsi.

«David» mi salutò, posandomi una mano sulla spalla.

Non gli diedi importanza e domandai: «Perché Anna non è venuta?»

Lui mi guardò con espressione interrogativa. «Come?»

«Anna non c'è. Claire mi ha detto che non è venuta.»

«Figliolo, ma Anna è venuta. Era in auto con me.»

Qualcosa non quadrava. «Allora, perché non è qui?»

«Non ne ho idea. In effetti, era un po' nervosa e spaesata, ma era anche felice di venire alla festa. Aveva indossato un bellissimo vestito per l'occasione. Ti aspettava.»

Che se ne fosse andata perché ero in ritardo? No, di sicuro avrebbe avvisato mio padre. Ma, allora, dov'era? E Claire? Mi aveva mentito o davvero non l'aveva vista?

«Che succede?» Dorothy si avvicinò, seguita da Henry e dai bambini.

«Anna ha lasciato la festa» spiegò mio padre.

«Ha lasciato la festa? Per quale motivo?» si informò Dorothy.

«Non lo sappiamo» risposi. «Voi non avete notato nulla di strano?»

«No, a dire il vero, ho perso di vista Anna quasi subito dopo il nostro arrivo qui» aggiunse mio padre. «William mi ha chiamato per parlare di alcuni affari e non so dove sia andata.»

«Deve essere successo qualcosa. Vado a cercarla a casa.»

«Veniamo anche noi» disse mia cognata e tutti lasciammo la festa.

The Mind Owner - 1 La tua mente è miaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora