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Yeonjun’s pov

Era una normale sera al’Hybe, noi, i membri di un popolare gruppo K-pop, avevamo appena finito di provare. Piccole, salate ed umide gocce di sudore stavano scorrendo sulla mia pelle senza sosta. Quelle costituivano tutto l’impegno che avevo messo in quelle prove. Inoltre il fiatone che avevo faceva capire quanto mi fossi messo in gioco quel giorno. Ero una persona ambiziosa io, era difficile che fallissi per un qualcosa di così inutile come l’ansia. Ero un tipo per nulla ansioso, come si può capire, e mi mettevo costantemente alla prova. Chiaramente tutti gli ostacoli li avevo da sempre superati solamente con le mie uniche forze. Da sempre ero stato…solo. Ormai però ci avevo fatto l’abitudine, la solitudine iniziava a piacermi. Ecco perché poi, quando mi ritrovai a condividere la casa con degli sconosciuti, iniziai ad isolarmi. Fu solo uno di loro che mi stava continuamente appiccicato: era Choi Soobin.

Lui era un ragazzo così dolce e sensibile, io invece, con il tempo, ero diventato sempre più apatico e meno empatico. Non mi importava di niente e di nessuno. Fino a quando non incontrai lui.

Piacere, sono Choi Yeonjun e sono innamorato del mio migliore amico. 

Come dicevo all’inizio, avevamo appena finito le prove. Il mio corpo ormai esausto si buttò sul pavimento per poi rimanerci; questo fino a che non dovetti andare a lavarmi perché puzzavo terribilmente. Le docce erano tutte occupate, lo notai perché, entrandoci, la persona nel box doccia mi mandò via con un rimprovero per non aver bussato. Effettivamente ero stato alquanto invadente ma se devo essere sincero, penso di aver visto Soobin arrossire. Non ne ero sicuro data l’opacità dei vetri.

Fatto sta che dovetti aspettare Beomgyu prima di lavarmi. Mi sfilai i vestiti ed entrai nella cabina. Da lì iniziarono tutti i pensieri possibili ed immaginabili; alcuni di questi riguardavano Soobin. Come ci ero arrivato? Voglio dire, ho da sempre pensato di non aver bisogno di nessuno per essere felice, eppure adesso mi ritrovavo a piangere per il mio migliore amico. Insomma, io ero la mia felicità, io e nessun altro. Come potevo ora piangere per una persona che nemmeno ricambiava? Argh, mi stavo facendo troppe paranoie, non era da me. Piano piano le gocce d’acqua si mischiarono con le lacrime e, come spesso accadeva in quel periodo, mi misi a piangere disperatamente. Che cosa mi stai facendo Soobin?

Soobin’s pov

Le prove erano finalmente finite, ero davvero stanco, più del solito. Ero un ragazzo estremamente pigro, ogni minimo sforzo richiedeva il triplo dell’impegno per me. L’unico posto dove avrei voluto stare in quel momento era il mio amato letto dalle coperte verdi e bianche. Quel letto aveva il materasso morbidissimo, anche per quello lo adoravo così tanto. Inoltre amavo alla follia dormire, era come il mio hobby. Prima di tornare all’appartamento, dovevo comunque togliermi di dosso tutto il sudore che ancora cadeva dalla mia pelle fino al pavimento. 

Decisi che, piuttosto che farmi la strada fino alla dimora sporco, mi sarei lavato alle docce dello studio. Così entrai in quell’unica cabina libera e accesi il getto. Aspettai che si riscaldasse e poi mi insaponai. Quel profumo di cocco invase le mie narici e non potei fare a meno di annusare l’aria, anch’essa che sapeva di cocco. Proprio mentre mi stavo concentrando su quel buon odore, la porta venne spalancata violentemente e qualcuno entrò. Mi affrettai a farfugliare un “è occupato” e la persona che si scoprì essere Yeonjun se ne andò scusandosi innumerevoli volte. Se solo non avessi detto nulla probabilmente ora sarei vulnerabile ai suoi occhi. Ma poco contava, lui era quello invadente del gruppo. Con questo non volevo dire che era un male, solo qualche volta un po’ di privacy avrebbe fatto bene. Ma lui era fatto così, lui era perfetto così.

Dopo mille pensieri uscii dalla doccia, mi asciugai e mi avviai per casa. Una volta lì, entrai in stanza a prendere i vestiti per il giorno dopo. Passai velocemente senza farmi vedere dagli altri, intenti a preparare la cena. Arrivai nella camera e lì vi trovai Yeonjun, non sapevo cosa stesse facendo. <Cosa ci fai qui?> chiesi innocentemente.  <Eh? Oh ehm, scusa, stavo cercando una cosa che ho perso.> rispose. <Nei miei vestiti?> risi a malapena. Lui si imbarazzò visibilmente e scappò via. Non sapevo cosa avesse fatto tra i miei vestiti, così mi avvicinai lentamente e vidi un biglietto tutto spiegazzato. Purtroppo non riuscii a comprenderne il contenuto. 

ANGOLO BOH

spero sia realistico, anche perché non so bene come funzioni il rapporto tra studio e casa per gli idol.
e nulla, addio:)

𝚒 𝚔𝚗𝚘𝚠 𝚒 𝚕𝚘𝚟𝚎 𝚢𝚘𝚞~ 𝚢𝚎𝚘𝚗𝚋𝚒𝚗Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora