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Huening Kai’s pov:

Era il giorno dopo la prima tappa del concerto, la “giornata delle confessioni” per intenderci. Quel giorno, anzi, quella mattina, avrei dovuto incontrare Jungsu. Non stavo più nella pelle, io dovevo vederlo. Mi preparai circa un’ora e mezza prima, volevo essere perfetto ai suoi occhi. Misi perfino il profumo pagato davvero tanto, pur di essere impeccabile. 

Uscii di nascosto dall’appartamento, anche se mi avessero scoperto, i ragazzi avevano garantito di coprirmi le spalle. Arrivai in orario al bar dove dovevamo incontrarci. Prenotai un tavolo e mi sedetti aspettando Jungsu. Appena arrivò, mi alzai per andare a salutarlo, ma lui fu più veloce e mi raggiunse al tavolo. <Hey> lo salutai con la faccia da ebete. Lui ricambiò il saluto e ordinammo dei bubble tea. <Come sta andando il tour?> mi chiese lui e io gli raccontai il fatto che era stato sospeso, o meglio, posticipato. 

<Non pensavo si fossero arrabbiati così tanto per un bacio, voglio dire, siete persone pure voi, pure voi avete dei sentimenti. E poi, a dirla tutta, avete tutti sui vent’anni, non sarebbe strano avere una vita sentimentale!> confermò le mie parole Jungsu. Io gli dissi che la pensavo esattamente come lui. 

Tra chiacchiere varie, finimmo le nostre bevande e, dopo aver pagato, uscimmo dal locale per andare a fare una passeggiata. <Sono davvero tanti anni che non ci siamo visti, mi sei mancato> confessai sincero. Lui si voltò verso di me, mi sorrise e mi prese la mano per poi continuare a camminare. La sua mano era calda e leggermente umida dal sudore. Era bello sentirlo vicino a me, erano tanti anni che aspettavo questo momento. 

Io seguii ogni suo movimento, se lui girava a destra, io automaticamente giravo a destra. E così arrivammo al parcheggio di un supermercato aperto 24/7. Ci sedemmo sul marciapiede, anzi, lui si stese di tutta schiena contro il gelo della strada piena di piccoli sassolini. Parlammo di tutto quella mattina, era come essere tornati bambini. Solo una cosa era cambiata da quando eravamo bambini: i sentimenti che l’uno nutriva per l’altro. Ad un certo punto si alzò di botto tornando serio. <Mi mancavano queste chiacchierate, ma non solo, mi mancavi tu Hyuka. Perché tu mi piaci da anni ormai, ma non ho mai avuto il coraggio di tornare ad affrontare questi sentimenti> mi avvicinò a lui per poi baciarmi delicatamente. Fu un bacio veloce, quasi di sfuggita, però era pieno di tensione ma allo stesso tempo di amore. <Anche tu mi piaci Jungsu, anche io non ho mai avuto il coraggio di affrontarti faccia a faccia senza nascondermi. Non hai idea di quanto mi penta di non avertelo detto prima, avevo solo paura che tu potessi allontanarmi. Non l’avrei sopportato.> rivelo sotto il suo sguardo dolce e comprensivo. 

Tornai, dopo quella mattinata intensa, a casa, dove fui costretto a raccontare tutto ai ragazzi. Loro, spiazzati per ciò che confidai, mi fecero un pollice in su in segno di approvazione di quella storia. Ero così felice di avere delle persone come loro al mio fianco, erano gli amici migliori che avessi mai potuto avere. Inoltre ora avevo anche Jungsu, il mio fantastico quasi ragazzo. Ancora dovevamo chiarire cosa eravamo, d’altronde c’eravamo confessati solo quella mattina. 

𝚒 𝚔𝚗𝚘𝚠 𝚒 𝚕𝚘𝚟𝚎 𝚢𝚘𝚞~ 𝚢𝚎𝚘𝚗𝚋𝚒𝚗Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora