|| CAPITOLO 2 ||

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Harry Potter si era stancato di quella situazione. Era alla Tana come ogni fine settimana e i Weasley stavano facendo quello che ormai era normale amministrazione da più di qualche mese, sparlare di Hermione Granger. Si trovava seduto in un angolo su di una vecchia sedia mentre ascoltava le parole poco garbate riferite a colei che era sempre stata una sorella e che adesso aveva definitivamente perso. Il loro rapporto si era piuttosto rovinato dalla cazzata fatta da Ron, cazzata che purtroppo Harry si era ritrovato a dover nascondere, non perché condividesse il suo gesto, ma perché di mezzo vi erano altre faccende. Lui era fidanzato con Ginny quindi aveva contatti ben più stretti con la sua famiglia, spifferando tutto ad Hermione avrebbe aggravato più di qualche relazione, perciò stette zitto sperando che Ron rinsavisse da solo.

Tutto questo chiaramente non accadde, perché la loro relazione clandestina continuò finendo addirittura sopra i giornali grazie a Lavanda stessa, che aveva fatto di tutto affinché i giornalisti si insospettissero. Le notti dopo il tradimento Harry aveva chiesto più volte scusa all'amica spiegandole il perché delle sue azioni e dato il buon animo della ragazza riuscì ad avere il suo perdono. I mesi successivi per lei furono parecchio complicati e le notizie sui giornali incrementavano quel suo malessere, ma la cosa che più colpì Harry fu il modo in cui lei avesse deciso di affrontare la situazione. Era una Grifondoro in tutto e per tutto.

L'arrivo di quella maledetta legge, fu solo un ulteriore colpo per il loro rapporto. Non solo l'eroe della Seconda Guerra Magica non era riuscito a farla ripristinare, ma aveva per giunta lasciato che la sua ex-migliore amica finisse nelle mani di quel Serpeverde da strapazzo. Non fraintendete. Harry da quando era diventato Vice-Capo degli Auror, aveva cominciato a provare verso Malfoy un grande rispetto sia a livello personale che lavorativo, era stato tra l'altro proprio lui a volerlo nella sua squadra, ma ciò non cambiava il suo pensiero, ovvero che non lo considerasse adatto per Hermione.

Seppure la sua decisione di accettare di sposarlo non gli andava a genio, aveva comunque deciso di non rompere totalmente i ponti con lei, scegliendo di parlarle il dovuto necessario, a differenza dei Weasley che invece l'avevano completamente abbandonata. Ginny aveva provato più volte a farlo allontanare definitivamente dalla ragazza, usando come scusa, la delusione che avrebbero potuto serbare i suoi genitori nei confronti di lui, ma Harry almeno per una cosa riuscì a ragionare con la sua testa. La rossa ebbe la sua occasione quel venerdì sera, quando lui tornò a casa da lavoro trovandolo particolarmente euforico.

«Non mi sarei mai aspettato un invito al suo matrimonio con aggiunta di due compiti così importanti, non dopo tutto quello successo con voi...» gli stava raccontando Harry senza notare la rabbia che si stava facendo strada nel corpo della fidanzata. «Sono veramente feliciss- Ahi!»

Uno schiaffo sulla guancia lo fece stare zitto prima che potesse terminare la frase. Voltandosi stralunato verso la piccola Weasley potè notare quanto fosse incazzata, praticamente non si riusciva a trovare il punto in cui finisse la sua faccia e iniziassero i capelli. Al suo domandargli cosa fosse successo, lei iniziò a prenderlo a pugni ovunque gli capitasse urlandogli contro che avrebbe dovuto rifiutare immediatamente.

«Ma Ginny, guarda che ha invitato anche te, non andrò da solo-» provò a chiarire.

«Io non verrò mai al matrimonio di quella traditrice!» inveì lei.

«Ma traditrice di cosa, amore-»

«Non chiamarmi amore, Harry James Potter! Quella si sta sposando con il nemico, con colui che è stato dalla parte di coloro che hanno ucciso Fred! Come puoi non considerarla tale?!»

«Perché non lo è! I Malfoy sono stati sentenziati, uscendone 'non colpevoli', si sono perfettamente reinseriti all'interno del mondo magico e oltretutto sai benissimo il perché Hermione lo stia facendo!» tentò di farla ragionare.

Ubi tu, ibi ego - DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora