Tradimenti.
Cambiamenti.
Promesse.
"Chiunque aveva sparlato dicendo che il loro, sarebbe stato un amore impossibile. Peccato che, tutte quelle persone, non sapevano che loro due, l'impossibile, sapevano farlo benissimo."
► Avviso: i personaggi della...
Hermione aveva riflettuto a lungo sulle parole di Harry, ovviamente in quei giorni di pensieri non era rimasta con le mani in mano. Ogni qualvolta il marito si trovasse nei dintorni lei trovava una scusa per dargli attenzioni, baci e carezze, persino Lucius e Narcissa si erano accorti di quei cambiamenti, ma non sembravano disturbati da ciò. Eppure mancava qualcosa...ed Hermione sapeva bene che cosa. Oltre al primo consiglio era consapevole di dover ascoltare anche l'altro. Sapeva quanto Draco tenesse al proprio lavoro, lui nel suo era sempre stato presente lei invece un po' meno.
Si ricordò quando una volta lui in battuta gli disse: «Sai, il mio lavoro sarebbe ancora più perfetto, se avessi te al mio fianco.» più di una volta, quando andava a trovarla l'inviata a scendere da lui, ma lei per un motivo o per un altro aveva sempre declinato l'offerta, pur sapendo che a lui dispiacesse. Le motivazioni che la facevano desistere erano ben altre. In quell'ambito, se paragonata a lui, era ecco come dire...inferiore. Sebbene ai tempi di scuola non apprezzasse molto le lodi che il professor Piton gli rivolgeva, sopratutto perché agli inizi a guidarla era la convinzione che lo facesse per via della sua famiglia o della sua casa di appartenenza, con il tempo era semplicemente giunta alla conclusione che lui...fosse bravissimo.
Ne aveva la passione. Aveva sempre capito prima di tutti gli altri i trucchetti che Piton o persino Lumacorno, mettevano nelle quantità degli ingredienti e lei che aveva sempre voluto eccellere in tutto, si sentiva piuttosto piccola quando parlava con lui di certe cose, per questo motivo evitava sempre di andare nel suo mondo. Decisa nel voler cambiare questo dettaglio nella loro vita coniugale, quel martedì scelse di indossare un abito semplice ma pregiato che sicuramente Draco avrebbe apprezzato, essendo stato lui stesso a regalarglielo.
«Non dovevi...è-è bellissimo!» «So di avere al mio fianco una ragazza che non ama essere sommersa da regali inaspettati, ma non potevo non regalartelo.» disse lui guardandola intensamente. «Appena l'ho visto l'unica cosa che ho potuto fare era immaginare che ti sarebbe stato da Dio addosso.»
Era la prima volta che l'indossava, non era particolarmente avvezza a mettersi dei vestiti del genere per andare a lavoro, preferiva la comodità della divisa Auror, se in caso ci fosse stata un'emergenza sarebbe stata pronta dal primo momento. Si era impegnata per terminare prima il suo lavoro, così da poter fare la medesima azione che faceva lui quando finiva prima di lei, ovvero sempre, andare nel suo reparto e tornare a casa insieme, anche se purtroppo era molto raro che capitasse. Quel giorno però l'aveva battuto sui tempi ed ora si stava dirigendo nell'ufficio del Vice per avvertirlo di quel cambio di programma.
«Avanti!» urlò dall'altra parte dell'uscio Harry, Hermione si sporse dalla porta con un sorriso smagliante in volto.
«Harry volevo dirti di aver terminato per oggi.»
Lui aggrottò le sopracciglia guardando l'orologio, erano solo le quattro e mezza. «Di già?»
Lei arrossì un poco. «Ehm, si. Vedi mi ero anticipata la maggior parte di esso per poter andare giù da Draco.»
L'amico afferrò il concetto. «Ohh...quindi stai dando un'opportunità ai miei consigli.» esclamò fiero di se. «Vai tranquilla. Vedrai che andrà tutto bene.»
«Grazie Harry.» disse fiondandosi da lui per baciarlo sulla guancia. «Ci vediamo domani!»
«Ciao Herm.»
Prossima direzione, reparto pozioni.
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