|| CAPITOLO 7 ||

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Ferita. Hermione è ferita. Corri al San Mungo.

Quelle parole Draco se le stava ripetendo come un mantra da quando, preso dal panico, si era alzato dalla sedia fatta apparire da Meredith, ignorando i suoi richiami per precipitarsi immediatamente all'ospedale. Smaterializzandosi all'entrata, non diede neanche il tempo alle persone di togliersi di mezzo che lui le spinse bruscamente via, cercando tra esse Potter e compagnia.

Non si erano riuniti come la sera prima per aspettarli, perché come specificato dalla ragazza, neanche loro erano a conoscenza dell'orario in cui sarebbero tornati, quindi dovevano solo aspettare di trovarseli di fronte una volta tornati indietro. Riuscì dopo una corsa estenuante a scorgere i suoi colleghi che raggiunse in fretta e furia, ma la vista di Anthony e Dean completamente sporchi di sangue, lo fece preoccupare, quei due sembravano stare perfettamente bene, perciò dedusse che quello fosse il sangue di sua moglie. Merlino!

«Cos'è successo? Dov'è?» domandò trafelato.

«È in quella stanza Malfoy.» rispose Harry indicandogli una porta chiusa, lui prontamente fece per andare venendo preso poi per un braccio. «Non puoi andare la stanno medicando.»

«Sono suo marito! Certo che vado!»

«No, Malfoy non ti fanno entrare, ci ho provato anche io dicendo che ero un familiare e se potevo stargli affianco ma mi hanno detto di "no". Appena la curano ci permetteranno di vederla, stai tranquillo.» cercò di tranquillizzarlo, fallendo miseramente.

«Non sto tranquillo cazzo!» urlò passandosi una mano tra i capelli. «Qualcuno di voi è cosi cortese da spiegarmi cosa diamine è successo?!» chiese rivolto ai due partiti in missione.

«Si è spaccata durante la smaterializzazione.» gli disse Dean. «Il piano era prendere i Mangiamorte e smaterializzarci subito, dato che non avevamo una passaporta e tutti e tre eravamo d'accordo...ma evidentemente lei non era concentrata come si deve e si è spaccata.»

«Ma sta bene o è grave?»

«Per quel poco che ci hanno detto non è in pericolo.» lo calmò Anthony. «Ma è pur sempre una brutta ferita e va curata per bene.»

Draco fece qualche passo in direzione della stanza. «Io provo a vedere se mi fanno entrare, Merlino sono tre giorni che non la vedo e me la ritrovo in ospedale!» borbottò tra se e se.

«Ti ho detto che non ti faranno entrare-» tentò di fermalo nuovamente Harry.

«Chiederò gentilmente.» sibilò guardandolo da sopra la spalla.

«Malfoy aspetta un momento.» lo fermò Dean. «Posso parlarti?»

«Proprio adesso Thomas?» chiese in disaccordo.

«Si, proprio adesso!» gli rispose a tono l'amico.
Sbuffando Draco si fermò in mezzo al corridoio attendendo che si avvicinasse, per fermarlo in quel momento doveva essere qualcosa di realmente importante.

«Dimmi, cosa c'è?» chiese una volta che fu a portata d'orecchio.

«Non voglio intromettermi tra voi due, ma Malfoy ti prego, parlaci e chiarite!»

Draco aggrottò le sopracciglia. «È quello che volevo fare, ma c'è altro vero? Non mi avresti fermato per dirmi solo questo.»

«No, infatti. Draco penso di non aver mai fatto nessun torto a nessuno dei due, dopotutto sono rimasto quando gli altri vi avevano voltato le spalle, perciò spero tu capisca la gravità delle mie parole.» Draco cominciò a preoccuparsi seriamente, invitandolo a proseguire.

«Non esagero se dico che Hermione è qui grazie a me ed Anthony. Penso sia stata la prima missione della sua carriera in cui fosse stata distratta e completamente soprappensiero per tutto il tempo. Lei mi ha raccontato delle cose, non andando nei dettagli ovviamente, ma deduco sia successo qualcosa con te, perché appena ci siamo smaterializzati nella Contea, lei mi ha preso in disparte chiedendomi un favore.»

Ubi tu, ibi ego - DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora