«Io ve l'avevo detto che c'era questa possibilità.» esclamò Dean fiero che la sua ipotesi si fosse rivelata corretta.
Harry lo guardò di sbieco. «Ne sei proprio sicura?» domandò di nuovo, rivolgendosi all'amica.
«Si. Sono stata spinta. E prima di svenire ho sentito anche la sua risata, penso fosse una donna.» spiegò nuovamente per poi guardare il soffitto. «Forse la stessa che mi ha dato il veleno.» ragionò infine ad alta voce.
La mattina dopo il suo risveglio, Draco aveva mandato un patronus ai loro amici per aggiornarli sulle condizioni della ragazza e loro avevano detto che sarebbero passati nel pomeriggio per salutarla. Poi ne aveva inviato un altro al Capo e a Dean per invitarli a venire in ospedale il prima possibile, perché aveva delle notizie da dargli. Prima del loro arrivo nella stanza era passato anche il medico per ripetere i controlli e nell'attesa dei risultati i due ragazzi ascoltarono tutte le informazioni che aveva da dargli Hermione.
«Faremo delle indagini Herm, troveremo il colpevole.» le promise Harry.
«Mi raccomando Potter, a costo di sottoporre tutto il Ministero sotto Veritaserum.» rispose minaccioso il marito.
La loro conversazione venne interrotta dall'arrivo dei suoceri. Narcissa con le lacrime agli occhi andò ad abbracciare la nuora mentre Lucius, dopo un cenno di saluto generale, si affiancò a suo figlio, seduto sul bordo del letto. Harry e Dean si erano congedati, per lasciare loro un po' di spazio.
«Oh tesoro.» sospirò la donna accarezzandole la gote. «Sono così contenta che tu sia svegliata. Come ti senti?»
«Sicuramente meglio di ieri sera. Appena sono riuscita ad aprire gli occhi mi sono sentita uno straccio, Draco può confermare.» rispose sorridendo a quest'ultimo. «Adesso mi sento più riposata, ma sono preoccupata per il bambino. Abbiamo rischiato parecchio.»
«Avete già chiamato il medico per i controlli?»
«Si mamma. È passato prima dell'arrivo dei ragazzi, dovrebbe tornare con i risultati a momenti.»
Non fece in tempo a terminare la frase che qualcuno bussò alla porta. Era il Medimago.
«Buongiorno Signori Malfoy.» salutò rivolto ai più anziani. «Allora ragazzi, qui ho le risposte delle analisi effettuate.» enunciò alzando una cartella clinica. «Te Hermione stai piuttosto bene, tutti i valori sono nella norma. Il bambino...» esitò.«Il bambino?» rimboccò preoccupata.
«È vivo e vegeto tranquilla. L'unica cosa è che probabilmente non arriverai al nono mese.» spiegò e vedendola sbiancare precisò. «Questo perché ci sono molte più probabilità che tu possa avere un parto prematuro nell'ottavo, non è una cosa sicura, però è mio obbligo avvisarti che se dovessero iniziare le contrazioni devi stare tranquilla perché è solo il primo campanello che stai per entrare in travaglio.»
Hermione non era più tranquilla dopo quella spiegazione, però sapere che suo figlio sarebbe stato bene era già qualcosa. «Come devo comportarmi appena inizieranno?»
«Cliccherai quel pulsante lì.» disse indicando un bottoncino vicino al letto. «È un'allarme per chiamarmi. Appena lo premerai io verrò qui e controllerò se è solo un falso allarme o se è il caso di chiamare tuo marito perché il bimbo sta nascendo.»
«Come chiamarlo? Non starà qui?» domandò confusa.
«No purtroppo, mi dispiace. Gli ho permesso di restare tutto il tempo che volesse quando eri in coma, ma adesso stai bene non posso farlo rimanere.»
«Ma se sta bene non può tornare a casa?» domandò il marito.
Il medico esitò togliendosi gli occhiali. «Posso darvi un consiglio da padre?» chiese a loro due rivolgendosi però anche ai signori che sedevano in disparte ma in ascolto di ogni novità, tutti e quattro annuirono. «Dati gli avvenimenti degli ultimi mesi, con la faccenda del veleno che già aveva compromesso la situazione e ora con la caduta in uno stato comunque di convalescenza, il bambino ne ha risentito. Hai perso parecchio sangue e ti dico già che lui sarà piuttosto piccolo, dovrà essere sottoposto a cure e controlli e onestamente...» scosse la testa sconsolato. «Se al tuo posto ci fosse stata mia moglie, io l'avrei tenuta qui, in ospedale. Non importa se le tue condizioni sono abbastanza buone da tornare a casa, io ti consiglio di rimanere qui, dove siete controllati e protetti, mi prenderò io stesso l'incarico di chi entra o meno qui dentro. Se ovviamente non siete d'accordo io non posso obbligarvi, la scelta spetta solo a voi.»
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Ubi tu, ibi ego - Dramione
FanfictionTradimenti. Cambiamenti. Promesse. "Chiunque aveva sparlato dicendo che il loro, sarebbe stato un amore impossibile. Peccato che, tutte quelle persone, non sapevano che loro due, l'impossibile, sapevano farlo benissimo." ► Avviso: i personaggi della...