Tre settimane.
Era questa la durata di tempo da quando Jack se ne era andato.Kate non aveva fatto molto. Non poteva dire di essere andata avanti con la sua vita perché anche prima di Jack,non faceva granché.
Le giornate insieme all'angelo erano più divertenti e interessanti ma Kate aveva vissuto sedici anni senza di lui.
Non era cambiato molto,continuava a ripetersi.Ma sia Sarah che Aaron se ne erano accorti. Quando il fratello l'aveva chiamata per la solita chiamata settimanale (Aaron chiamava la sorella ogni settimana da quando era andato al college) aveva capito dal suo tono di voce che era successo qualcosa. Ma non aveva chiesto niente perché sapeva che la sorella,se avrebbe voluto,gli avrebbe detto tutto.
Sarah invece non lasciava Kate sola neanche per un istante. Più volte in quelle settimane aveva cercato di far andare l'amica a qualche appuntamento ma Kate si era rifiutata. Era andata solo ad un appuntamento al buio andato male. E ironia della sorte,quel ragazzo si chiamava Jackson. Ma era diverso dal suo Jack per principio. Aveva parlato solo di sé e della sua futura carriera come giocatore di football e non aveva maniere al tavolo.
Non proprio il tipo di Kate.
Quando Sarah aveva scoperto il nome del ragazzo si era scusata per almeno due giorni dicendo che non ne aveva proprio idea. Kate liquidò più volte la questione con un "fa niente" e un'alzata di spalle.
"Miss Rise?" Disse Mrs Dumblador.
Era appena finita la lezione di letteratura inglese e Kate si stava avviando verso l'uscita della classe quando fu chiamata dalla professoressa.
Si girò verso la cattedra e fece un piccolo sorriso.
"Mi dica." Rispose.
"Non ho potuto non accorgermi della sua distrazione ultimamente. È una delle mie migliori alunne in questa classe e più volte l'ho richiamata. Voglio dire," continuò prima che Kate potesse aprire bocca "i suoi voti sono sempre eccellenti ma non capisco il motivo di questa distrazione. E mi domandavo se andasse tutto bene a casa. La scuola supporta un'iniziativa attraverso la psicologia per aiutare i ragazzi in questa età che può essere difficile ultimamente. "Kate restò diversi minuti a fissarla a bocca aperta. Le parve ridicolo anche l'insinuazione di una cosa del genere. Diverso tempo prima la scuola la obbligò ad andare all'incontro con la psicologa dopo che tirò un pugno ad un ragazzino che aveva detto che era una perdente per non avere il padre.
E da allora aveva odiato la strizza cervelli perché insinuava che Kate aveva bisogno di una figura maschile nella sua vita e che il suo comportamento violento era causato dal fratello che le aveva insegnato a tirare i pugni.
Ma Aaron lo aveva fatto perché così la sorella poteva difendersi dai bulli. Ma la società vede solo quello che vuole e per loro la famiglia Rise era qualcosa di rotto.
"Non si tratta di niente. L'assicuro che non ci sono problemi a casa." Replicò a denti stretti Kate.
Mrs Dumblador annuì e Kate girò i tacchi e uscì da scuola.Avrebbe tanto voluto chiamare Sarah e farsi due risate ma l'amica doveva prendere la sorella minore dal corso di Lettura Creativa e quindi non voleva disturbarla.
Salì nella sua Camaro e dopo diversi tentativi la macchina partì. Aaron aveva comprato la macchina quando aveva diciotto anni. Da tempo lavorava nell'ufficina Carlos' Car e appena aveva raggruppato qualche spicciolo,aveva comprato la macchina da un vecchio amico.
Era una Chevrolet Camaro del '89. A volte non voleva partire oppure dopo molti tentativi si accendeva ma Aaron amava quella macchina. Era il suo primo veicolo ed era fiero di esso.
Lo aveva lasciato alla sorella dopo che era andato al colegge dicendo: "Non avrò bisogno di una macchina al campus. Tu invece sì. Odi prendere l'autobus."
STAI LEGGENDO
The Rescue Fall -La Caduta di Salvataggio
ParanormalKate Rise non aveva mai creduto nel soprannaturale. E nella cittadina di Castle, nello stato di Washington, non erano mai successe cose incredibili inspiegabili. Tutto questo fino a quando una sera ritornando da una festa,per strada incontra uno st...