Capitolo 16

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Dylan o'Brien come Gabriel.

A Els,hai creduto in questo capitolo. Spero di averti sorpresa.

Oggi era lunedì. Il che voleva dire che Kate doveva andare a scuola. In più pioveva. E la macchina non funzionava.

Ciliegina sulla torta,non vedeva Jack da due giorni.

Il ragazzo le aveva lasciato un semplice foglietto con dentro un messaggio. Voleva vederla alle quattro da Iceland. Per quale motivo Kate non lo sapeva ma di certo non era preoccupata. Voleva solo rivedere Jackson.

Dopo aver chiamato Sarah e pregata per darle un passaggio a scuola,Kate si preparò e mangiò una semplice mela. Non amava fare i pasti da sola e cucinare non era molto il suo talento.

Ma a Jack piacevano i suoi pancake quindi non si lamentava troppo.

Quando sentì il clacson della macchina di Sarah scese le scale e per poco non scivolò sull'erba bagnata. Lanciando un'occhiataccia a Sarah perché stava ridendo,salì in macchina e le due si diressero a scuola.

In macchina parlarono del più e del meno,Kate doveva ancora dire all'amica del ritorno di Jackson ma non sapeva come fare.

Arrivate a scuola,scesero e si diressero in due direzione opposte. Sarah in direzione dell'aula est mentre Kate verso l'aula ovest. Aveva in prima ora ginnastica come Sarah ma dato il suo infortunio per un mese non avrebbe seguito le lezioni. Quindi si diresse verso la biblioteca.

A quell'ora non c'erano molti studenti. Alcuni dell'ultimo anno oppure ragazzi che volevano saltare scuola e si chiudevano qui dentro.

Ms Bishop era colei che si preoccupava dell'ordine nella biblioteca. O era semplicemente la bibliotecaria. Era un'anziana signora con occhi da vipera. Al minimo rumore venivo cacciato con una punizione.

Kate volevaleggere qualche romanzo ma la sua attenzione fu attirata dal genere storico. Non le piacevano i libri storici e l'unico libro di quel genere che aveva letto era perché la sua professoressa l'aveva obbligata per un compito.

Trovò una copia del libro di Enoch. Non si ricordava dove ma aveva già sentito quel nome. Non si aspettava di trovare libri del genere a scuola.

Aprì il libro e iniziò a leggere.

Era passata quasi un'ora Kate era talmente distratta dal libro che quasi si scordò di dover ritornare in classe se non fosse per Ms Bishop che suonò la campanella.

Alzandosi si mise il libro nello zaino e uscì. Il libro parlava di angeli. Di tutti i tipi. Chi erano gli arcangeli. La prima grande Caduta. L'Ordine. Di Lucifero. E parlava anche di Michael.

Per tutta la durata delle lezioni Kate pensò al libro e all'incontro con Jackson. Non sapeva neanche che lui conoscesse quel posto e la sorpresa più grande era che lui le aveva chiesto di uscire per mangiare un gelato.

Nel codice dei normali umani questo era un appuntamento ma con Jackson non si sapeva mai.

Arrivata dentro la gelateria cercò con lo sguardo Jack. Ma invece vide una folta chioma bionda che stava ridendo. Sarah. Oho.

Anche Sarah la vide e iniziò a salutarla con la mano. Kate si avvicinò al suo tavolo e con grande sorpresa vide che era con Josh Smith. O Josh l'Appicicoso come lo chiamava la bionda.

"Kate,tesoro non sapevo saresti venuto anche tu qui!" disse Sarah abbracciandola.

Kate alzò una sola spalla e sorrise ai due, "e io non sapevo che tu saresti venuta qui."

Sarah arrossì e lanciò una veloce occhiata a Josh, "vedi,Josh mi ha chiesto di aiutarlo con matematica e quindi...ma tu sei qui sola?" Cambiò discorso Sarah.

"Oh io si!" "Kate?" dissero all'uniscono lei e una voce maschile. Si girò lentamente e dietro di lei c'era niente meno che Jack in tutto il suo metro e ottanta a sorriderle. Oho.

"Jackson? Jackson Wheeler? Ma non eri in California?" Jack fu preso contropiede dal veleno nella voce di Sarah.

"Oh io si. Ma sono ritornato per un perché dovevo,ehm si,dovevo fare qualcosa. Si." Balbettò Jack.

Kate prese Jack da un braccio e lo tirò lentamente verso di lei, "noi andiamo. Vi lasciamo fare i vostri...compiti di matematica."

Sospirando si sedette sulla sedia di legno con Jack di fronte a lei. Aveva chiesto alla cameriera il tavolo possibilmente più lontano da quello di Sarah. Ma sentiva ancora i sguardi assassini che le mandava l'amica. Se uno sguardo potesse uccidere...

"È stato...interessante?" "L'hai detto anche quando hai incontrato mia madre. Non è stato interessante Jack." rise Kate.

"Ci ho provato almeno."

"Volete ordinare?" Disse una cameriera sorridendo. A Jack.

Jack la guardò per un secondo e diresse il suo sguardo verso il menù, " tu Kate cosa vuoi prendere?" Solo allora la cameriera si accorse di lei.

"Prenderò un frozen yogurt con scaglie di cioccolato,M&M's, Skittels, e Nutella. " disse sorridendo acidamente alla cameriera.

La cameriera fece una smorfia alla quantità di schifezze e si girò verso Jack con un sorriso più forzato," e tu?" Jack si passò la mano sulla mascella ricoperta da una leggera barba e questo mandò il cuore di Kate in tilt, "un milkshake al cioccolato."

Solo allora Kate si accorse di come era vestito Jack. Aveva indossato una maglietta bianca,sopra una giacca nera di pelle e dei pantaloni neri stretti. I piedi dei stivali.

"Da dove hai questi vestiti?" chiese sorpresa Kate. A Jack lo stile da cattivo ragazzo donava molto.

Jack alzò una spalla, "da Raphael o Gabriel. Penso." "Mh."

"Allora di cosa volevi parlarmi?"

Jack si guardò intorno e arrossì leggermente. "Volevo solo vederti. Non abbiamo passato molto tempo insieme ultimamente. "

"Oh." Kate si diese immediatamente una stupida perché,oh che bella risposta.

"Cioè anche a me fa piacere stare con te."

I due parlarono del più e del meno per diverse ore.

Non si accorsero neanche che erano rimasti gli unici due nel locale.

The Rescue Fall -La Caduta di SalvataggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora