io e Jayla eravamo sedute sul divano a parlare.
<ti va di restare a dormire qui?> chiese Jayla
<devo ancora sistemare gli scatoloni a casa> risposi.
<resto io da te? così ti aiuto a sistemare> aggiunse.
<d'accordo> conclusi sorridendo.
poco più tardi.
tornammo a casa e salimmo in camera mia.
<ti va di guardare un film?> chiesi sedendomi sul letto.
<certo> rispose Jayla.
posando il suo zaino sulla sedia.
scegliemmo il film, accesi i led e iniziammo a chiacchierare.
<tra 3 giorni inizia la scuola> mi informò Jayla.
<sono appena arrivata e già dovrò sopportare la nuova scuola> mi lamentai giocherellando con il cuscino.
<si,ma ci sarò io con te> aggiunse Jayla sorridente.
<tanto finisce sempre che ci trasferiamo nel momento sbagliato> risposi.
<perché non ne parli con tua madre> chiese Jayla.
<perché è inutile> contestai,
<provaci> concluse Jayla prima di girarsi nel lato opposto e addormentarsi.
io feci la medesima cosa ma avendo mille pensieri che mi passavano per la testa.
la mattina dopo mi svegliai grazie a Jayla che ridacchiava al telefono.
mi strofinai gli occhi e la guardai assonnata.
<con chi parli> chiesi
<con Javon> rispose sorridendo.
mi alzai dal letto infilando le pantofole e tirai fuori dallo scatolone un cambio.mi cambiai al bagno e tornai in camera, Jayla non era più sul letto.
scesi le scale e la vidi parlare con mia madre in cucina.
mi sedetti intorno al tavolo in cucina e ascoltai la conversazione.
<ho iscritto Ash nella tua scuola, spero che ci si trovi bene> disse mia madre con in mano un biscotto.
<certo, la scuola è abbastanza spaziosa e gli studenti sono al quanto simpatici> rispose Jayla.
appena si accorsero di me mi sorrisero entrambe.
<buongiorno Ashley> mormorò Jayla, mentre mamma mi riempiva un bicchiere di succo alla pera.
<buongiorno> aggiunse mia madre porgendomi il succo.
la ringraziai e tornai ai miei pensieri prima che Jayla spezzò il silenzio.
<Scarlett, sta sera ci hanno invitato ad una festa, io e Ash vorremmo andarci, magari Ashley fa qualche conoscenza, per te è okay?> chiese Jayla facendomi l'occhiolino.
<certo, se sarete di ritorno prima delle 2> rispose.
<e se rimango a dormire da Jayla?> chiesi posando il bicchiere nel lavello.
<va bene> concluse.
le sorrisi e tornai in camera insieme a Jayla.
<non me ne avevi parlato di questa festa> dissi.
< beh, ora lo sai, ti va di fare una passeggiata?> mormorò Jayla.
annuii e scendemmo di sotto.
<mamma andiamo a fare una passeggiata> gridai provando a farmi sentire.
uscimmo di casa e ci incamminammo per il quartiere parlando di qualsiasi cosa.
< che mi dici dei ragazzi, a scuola intendo > chiesi curiosa.
<sinceramente non lo so, la maggior parte sono Nerd, altri delinquenti, una volta all'anno arrivano nuovi ragazzi e spesso sono loro ad essere i ragazzi per cui tutte le ragazze hanno una cotta> rispose Jayla guardando la strada.
< a te piace qualcuno?> domandai.
<credo di avere una cotta da ormai 3 mesi per Nathan, un amico di Javon> replicò Jayla arrossendo.
<bene> dissi sorridendo.
tornando indietro vidi un ragazzo alto davanti casa di Jayla che guardava verso di noi.
<sai chi è lui?> chiesi
<certo, è mio cugino> rispose sorridendo.
alzò il braccio e lo sventolò in segno di saluto verso di lui.
sorrise, mi guardò e strizzò l'occhio.
portai il mio sguardo verso Jayla avendo un nodo nello stomaco.
<lo hai visto anche te?> mormorai,
<cosa? perché sei tutta rossa?> chiese lei non capendo.
< tuo cugino > dissi pesando ancora a cosa avesse fatto.
<che ha fatto?> domandò nuovamente.
< mi ha fatto l'occhiolino > mormorai sorpresa.
Jayla rise, la guardai e alzai le sopracciglia.
< se vuoi dopo ti porto a conoscerlo > bisbigliò lei.
< d'accordo> risposi.
tornammo a casa trovando la tavola apparecchiata.
<che si mangia?> chiesi a mamma avvicinandomi a lei.
< pollo e insalata > replicò
dopo pranzo aiutammo a sparecchiare e andammo in camera per truccarci.
io truccai Jayla e viceversa.
Jayla mi truccò provando a non coprire le lentiggini.
appena ci alzammo dalla postazione trucco afferrai il mio telefono e vidi che erano già le 15.
< andiamo a casa mia? > chiese Jayla,
annuii, presi il cambio e andammo verso casa sua.
bussai e ci aprì Javon.
<hey Jayla, ciao Ash, c'è Ethan> mormorò lui.
<chi?> chiesi
< io > spuntò il cugino da dietro Javon e ci sorrise.
spalancai gli occhi e lo guardai.
lui mi porse la mano gentilmente, <piacere, Ethan> disse non riuscendo a distogliere i suoi occhi dai miei.
<Ashley> bisbigliai incerta di cosa avessi risposto stringendogli la mano.
entrammo in casa, e mentre Javon parlava vidi Jaden in salotto a guardare la tv a petto nudo.
< Ethan si fermerà da noi per qualche settimana, finché i suoi non troveranno casa > informò Javon.
<Ethan rimani qui in Atlanta?!> disse Jayla quasi gridando.
< si > rispose.
< va bene ragazzi noi andiamo di sopra a cambiarci per la festa di sta sera> concluse Jayla tirandomi dal braccio.
ci avviammo al piano di sopra in camera di Jayla per cambiarci.indossai:
Jayla:
<non mi sento molto a mio agio così alta> mormorai guardandomi allo specchio.
<sei bellissima Ashley, tranquilla> aggiunse Jayla.
sorrisi e presi il mio telefono.
scendemmo di sotto e per non cadere mi aggrappai a Jayla.
arrivammo all'ingresso dove c'erano ancora Javon ed Ethan, ma ad aggiungersi c'era Jaden che si avvicinò a noi.
io e Jayla avevamo gli occhi puntati addosso.
<Ethan visto che te hai la macchina, per caso più tardi ci puoi accompagnare alla festa?> chiese Jayla.
<certo> rispose lui.
uscimmo di casa e passeggiammo nuovamente.
passammo davanti la casa desolata di fianco alla mia.
<perché i genitori di Ethan non comprano questa casa?> chiesi.
<aspetta, glielo chiedo> rispose lei.
tirò fuori dalla sua borsa il cellulare e chiamò sua zia.
<ciao zia, vicino casa mia c'è una casa in vendita, perché non venite a vederla?> chiese lei.
subito dopo gli spuntò un sorriso sul volto.
<d'accordo ora ti mando una foto> concluse prima di chiudere la chiamata.
<che hanno detto?> domandai
<dicono di essere d'accordo> rispose lei.
Jayla scattò varie foto alla casa e le inviò agli zii.
tornammo a casa mia e verso le 20 ci avviammo verso casa di Jayla.
<Ethan, andiamo?> chiese jayla entrando in casa.
<veniamo anche noi> disse Javon.
<d'accordo> rispose Jayla. entrammo in macchina, io andai davanti con Ethan e Javon, Jayla e Jaden si misero dietro.
Ethan attivò la radio e strinse le mani sul volante avviandosi verso la festa.
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