Io e Chloe ci troviamo nell'ultima carrozza del treno. Vago con lo sguardo rivolto fuori dal finestrino, l'ametista in una mano, e la mente altrove. Ripenso a tutte le risate, gli abbracci e le litigate con la mia famiglia, i ricordi affiorano come le lacrime dai miei occhi. Si dice che Dio ci da solo quello che siamo in grado di sopportare, eppure io da quando questa storia è cominciata sento di essermi persa, di non trovare la mia via, di ferire solamente chi mi sta accanto. Voglio definirmi per quella che sono e non per quella che potrei essere. Osservo Chloe che si rigira l'ametista fra le mani, mi è rimasta solo lei. Non voglio vederla soffrire, non voglio che mi abbandoni, voglio trovare la forza per proteggerla. Devo cambiare e mi prometto di farlo. Fuori dal finestrino lo sfondo di quella città che è mia nel profondo lascia spazio all'oblio cupo del tunnel. Niente più paesaggi, solo buio.
- Mia madre ha detto che capiremo quando è il momento di scendere. Per una volta non so cosa bisogna fare, sai il mio potere mi rende naturale capire la realtà. Questa volta, non so come andare avanti, certo so come sai tu che dobbiamo trovare la sacerdotessa, ma niente di più.
- Ahahahah, scusami. Questa situazione è troppo surreale, ho perso la mia famiglia, vorrei solo piangere, ma sento di dover prendere la situazione come un'opportunità, e non piangermi addosso. Ti prometto che ti proteggerò, qualsiasi cosa accada.-Avrei voluto aggiungere che è la mia unica amica e che fa parte della mia famiglia... l'unica componente al momento.
- Dovrei essere io a proteggerti! Tu sei...beh tu!
Scoppiamo a ridere entrambe beccandoci una strigliata da un passeggero che avvicina il dito alla bocca e ci zittisce. Noi due ci guardiamo e ridacchiamo. L'uomo è immobile nella posizione. Ha lo sguardo assente. Il treno è abitato da individui pietrificati. Ci guardiamo di nuovo questa volta esterrefatte.
- è questa la fermata. Si lo percepisco!
Usciamo fuori dalla carrozza, nel balconcino finale. Nell'oscurità si rivelano delle rocce, assomiglia di più ad una grotta che al tunnel di un treno. Chloe prende la sua ametista che comincia a brillare di luce propria. Controllo la mia e anch'essa sprigiona il suo colore violaceo. Mentre il treno immobile illumina flebilmente l'atmosfera. I nostri quarzi donano la propria luce alle rocce che cominciano ad aprirsi, rivelando la loro vera natura: sono ametiste. Il triste tunnel diventa una sfumatura di viola, dal lilla al porpora. I colori si riflettono sui punti non illuminati e ci immergono in un ambiente ultraterreno. Questo paesaggio mi da coraggio, coraggio di andare avanti.
- dobbiamo scendere, non so quanto tempo il treno rimarrà fermo.
Scendo le scale con lo sguardo sulle ametiste. Sono così belle. Il primo piede che metto sulla terra rocciosa fa risplendere un migliaio di particelle che partono dal mio piede e cominciano a galleggiare in aria. Sono luci blu che contrastano il viola della grotta. Ogni passo le rilascia e nel momento in cui Chloe scende definitivamente dal treno, esso riparte lasciandoci contemplare la galleria. Il blu nell'aria si unisce e crea una scia di luci che ci mostra la via da percorrere.
Camminiamo a lungo attraverso le ametiste e finalmente ci fermiamo dinanzi una porta antica, intagliata nello stesso materiale esterno delle rocce nella grotta. Sulla sua superficie compare una scritta: bentornati, per entrare mostrate i vostri biglietti. Chloe prende le due pietre e le incastona a lato della porta che si apre rivelando un corridoio con pareti di ametista liscia e una luce alla fine che illumina il passaggio.
Non so cosa aspettarmi da questa nuova terra ma so per certo che la lingua è la stessa, niente idioma differente come avevo immaginato in precedenza.
-chloe, se loro parlano la nostra stessa lingua pensi che anche la città sia uguale alla nostra?
- Mia madre mi ha sempre raccontato della sua bellezza, ma non voglio rivelarti niente, sarà una sorpresa.
Detto questo oltrepassiamo la luce e aspettiamo che i nostri occhi si abituano. Ciò che mi trovo davanti non lo avrei mai immaginato.
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L'ultima Sorella
FantasiSono nata rompendo una leggenda che durava da secoli. Sono la sorella di otto gemelli. Alla morte di nostro padre una minaccia incombe su di noi. E se la leggenda che tutti noi conoscevamo aveva una seconda versione? La vita è piena di sorprese... e...