Dopo qualche ora torniamo in casa. Marco e Bea hanno socializzato molto velocemente e quando lui ha fatto uscire il cane dal capannone, abbiamo passato circa mezz'ora ad accarezzarlo. Purtroppo non ho potuto evitare di sporcarmi i vestiti e sono certa che la mamma non ne sarà contenta. Entro in casa velocemente sgusciando in bagno per non farmi vedere da lei. Inizio a sciacquare i miei pantaloni sotto l'acqua fredda ma quando la mamma mi sente e viene in bagno noto che sono nei guai. ‹‹Sono scivolata e mi sono sporcata i pantaloni mamma, ora li pulisco, tranquilla›› mi affretto a dire prima che possa aprir bocca. Purtroppo non la convinco e mi dà uno dei suoi soliti schiaffi sul viso. Mi tocco la guancia e con la coda dell'occhio mi guardo allo specchio. È tutta rossa, per l'ennesima volta. ‹‹Ti avevo detto di non sporcarti Serena, possibile che non capisci niente? Che hai in quella testa?››. La guancia fa male, sento che pulsa ma decido di trattenere le lacrime e di non dire nulla. Le uniche volte in cui mi sono opposta a lei mi sono poi ritrovata raggomitolata all'angolo di un muro con il sangue che colava dal naso e il viso tutto rosso marchiato dalle impronte delle sue mani grandi, quindi ho imparato che è meglio tacere. Esce dal bagno e se ne torna in cucina mentre io finisco di lavare i miei pantaloni. Scappo in una camera che non sento mia. Non ho più il mio computer, non ho più il mio letto, non ho più i miei libri. Resto in questa stanza fino all'ora di cena. Quando iniziamo a mangiare la mamma, come al solito, fa finta di niente. Io però ho ancora la guancia arrossata. Mangiamo velocemente e quando abbiamo finito, mi giro verso mio cugino Marco e dico ‹‹Andiamo a giocare con la Play?›› Lui è molto bravo con i giochi di guerra, e a me piacciono molto. ‹‹Va bene,›› mi dice ‹‹ma oggi non ti lascio vincere come al solito, e comunque lo faccio solo perché sei una femminuccia››. Odio quando mi dice così, uffa. Non vale. Io non conosco le mosse del gioco, altrimenti sono sicura che potrei vincere come lui.
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IL SOLE ESISTE PER TUTTI
RandomQuesta è la mia prima storia, e spero vi piaccia. È stato faticoso scriverla trattandosi di fatti reali e personali che avevo bisogno di esternare e condividere. Spero di non urtare la sensibilità di nessuno, e sono disposta a confrontarmi con chi v...