cp. 14

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Ciao nonno, come stai? Sono io, di nuovo. Sai, mi manca tanto parlare di persona con te. Scusa se non vengo spesso a trovarti ma la distanza non è poca e ultimamente siamo tutti molto impegnati. Mi chiedo cosa tu stia facendo,ora. Sai, ora le cose qui sono diverse. Io sono diversa. Hai lottato tanto per noi tre e ora non puoi neanche goderti le tue nipoti. Ti scrivo perché oggi è il tuo compleanno. Ho bisogno di sentire che sei vicino a me in questo momento, nonno. Ricordi la sera in cui mi hai salutata prima di andartene? Mi hai fatto cenno di avvicinarmi a te e mi hai dato un bacio sulla guancia, seguito da un pizzicotto. Avevi le lacrime, e anch'io non sono riuscita a trattenerle perché sapevo che sarebbe stato il tuo ultimo saluto.

Non sono arrabbiata con te, nonno. Non dovevi andare via così, però ti ho perdonato. Spero solo che tu possa leggere questa lettera un giorno. Ricordi che all'inizio faticavo a chiamarti "nonno"? Era per colpa di quella donna. Mi aveva fatto credere che tu, papà, nonna, e la zia non mi amaste. Quanto si sbagliava! Ricordo che dopo quel periodo, la prima volta che ti ho chiamato "nonno" ti sei girato di scatto dicendo ‹‹Cosa?›› e ho visto i tuoi occhi inumidirsi. Quel giorno l'ho fatto perché avevo capito una cosa fondamentale, ovvero che non sempre il male viene per nuocere. Ho sofferto tanto per colpa di quella donna, e tu lo sai. Ti dicevo quasi tutto di me, e come vedi continuo a farlo anche ora. Sapevi dei miei pianti notturni, sapevi degli incubi, ma non sapevi del fatto che io mi stessi distruggendo per il non aver capito ciò che facevate tutti per me. Ho sempre pensato che non mi voleste bene solo perché non sono la figlia biologica del papà. Che sciocca sono stata! Nonostante ciò credo che aver sofferto tanto mi abbia fatto bene, sai? Si, perché è merito di quella sofferenza se oggi sono la persona che ti sta scrivendo questa lettera. Sono molto più matura di tante mie coetanee e ho imparato tante cose da te, papà, e nonna. So di avere mille e mille difetti ma perdonameli.

Ora vado, nonno. Ci sentiamo domani, e poi domenica vengo a trovarti al cimitero.

Buonanotte, migliore amico.

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