QUATTRO ANNI DOPO cp. 13

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‹‹Ciao papà, ci vediamo domani mattina, stai attento›› dico mentre mi dà un bacio sulla guancia ed esce dalla cucina per andare a lavorare. Finisco di studiare e vado in cucina dove ci sono nonna Elisa, Beatrice ed Elena. ‹‹Allora, nonna, guardiamo questo film insieme?›› chiedo mostrando un cartone animato in DVD uscito pochi mesi fa. Metto il DVD del videoregistratore e mi accomodo sul divano accanto alla mia famiglia.

Ho quasi sedici anni, ora e ne sono passati quattro da quando la mia vita è cambiata. Frequento la seconda liceo e la mia vita passata non conta più. Non parlo con quella che definivo mia mamma da circa due anni ormai. Cosa mi è successo? Sono cresciuta. Ho capito i miei errori, ho capito che lei per tutto il tempo non ha fatto altro che fingere di voler bene a me e alle mie sorelle. Mi ha convinta ad odiare mio papà che alla fine è stato la persona che mi ha amata più di tutti. Lui ha lottato per avere noi tre sorelle con lui, per vivere con noi. Ho imparato a mie spese che l'amore spesso non si riconosce e che non sempre è facile accorgersi di essere amati. La mamma non ci telefona più, non si fa mai vedere e sinceramente non sappiamo neanche bene dove viva, adesso. Ho avuto un forte scontro con lei dove le ho detto che la odio per tutto quello che mi ha fatto. Dopo che siamo tornate dalla Sardegna l'ho vista qualche volta ma non era cambiato nulla in lei. Continuava a trattarmi male e questo ha avuto una forte influenza su di me. Ho avuto problemi di autostima, piangevo di notte quando ero a letto perché avevo degli incubi mentre dormivo. Sognavo lei che, ancora una volta, scagliava pugni, schiaffi, e calci addosso al mio corpo. Sognavo ancora una volta il mio naso che sanguina, le mie mani che si tirano sulla testa per cercare di difendermi ma che erano totalmente inutili per sfuggire a quella rabbia infondata. Da quando siamo tornate qui, invece, papà non mi ha mai toccata. Mai uno schiaffo, mai un pugno, mai niente. Ed è bellissimo sentirsi al sicuro. Dopo il film decido di andare in camera mia e di scrivere qualcosa sul mio diario.

Lo prendo e inizio:

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