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"J-Jungkook?"

Era Yoongi e dal tremore della sua voce capì fosse in preda all'ansia: a causa della colonia non aveva percepito la sua presenza con l'olfatto, men che meno il suo stato emotivo che sicuramente ben era espresso dai suoi ormoni.

Ma adesso che si era reso conto delle sue condizioni un brivido gli corse lungo la schiena perché cazzo, era corso via senza chiedersi nemmeno per un istante le conseguenze della sua fuga.

Bravo Jungkook, sei un coglione.

Nonostante i sensi di colpa per non essere ad aiutare Yoongi non riuscì ad aprire, non prima di domandarsi perché fosse venuto a cercarlo.

Lo aveva sovrastato come una bestia, lo aveva bloccato sotto di sé senza preoccuparsi di mantenere una presa leggera per non fargli male, lo aveva quasi fatto suo mordendogli il collo...

Qualsiasi altro Omega sarebbe corso a gambe levate il prima possibile, specialmente dopo aver già avuto episodi poco piacevoli con degli Alpha; eppure lui era lì, ad attendere in lacrime che Jungkook uscisse.

Ne rimase incredulo e ancora confuso si mosse silenzioso per appoggiare la fronte alla porta.

Iniziò a sentire il suo flebile profumo intriso di tristezza e paura e un peso gli si formò sul petto.

I fiori di pesco erano marciti, il latte di mandorla era ora rancido ed il miele solitamente così dolce era diventato amaro, immangiabile.

Ma ancora una volta non riuscì a muoversi, anche se l'istinto di protezione lo stava pregando di abbassare la maniglia e stringere quell'Omega fra le braccia per consolarlo.

Voleva farlo davvero, cazzo quanto voleva abbracciarlo e dirgli che andava tutto bene, che una cosa del genere non sarebbe mai ricapitata... ma non poteva.

Era arrivato ad un soffio dal marchiarlo e sarebbe stata una menzogna bella e buona se avesse promesso a Yoongi di controllarsi in futuro.

La verità era che Jungkook aveva tutto fuorché le capacità di tenere a bada il proprio Alpha interiore sempre più forte e desideroso di avere un compagno.

Non voleva rischiare di far del male a Yoongi, non voleva riavvicinarsi quando ancora le mani gli tremavano per lo shock di quanto accaduto...

"Jungkook ti prego perdonami, non volevo! Non so cosa mi sia preso, ma ti prego non mandarmi via, non lasciarmi solo!"

Il fatto che si stesse addossando la colpa di quanto avvenuto era prevedibile, scontato: il mondo intero riteneva gli Omega manipolatori senza scrupoli, erano loro la causa dei Legami prematuri che vedevano protagonisti gli Alpha soggiogati dai loro feromoni.

Jungkook tremò nel sentire quanto disperato fosse Yoongi all'idea di venir allontanato.

In effetti aveva bisogno di lui per il nesting, gli era fondamentale come l'ossigeno ed il corvino prese un respiro profondo, consapevole del proprio dovere.

Anche se era il primo ad essere spaventato ed incerto sul da farsi, doveva tranquillizzare Yoongi ed infondergli sicurezza, era per questo che adesso convivevano.

Aprì porta con cautela ed ecco Yoongi lì davanti a lui coi capelli scompigliati, i vestiti ancora mal sistemati e l'espressione preoccupata.

Ma soprattutto, con una gran macchia rossa sul collo.

"Non potrei mai cacciarti. Ho promesso di prendermi cura di te e anche se ho paura di non esserne capace non ho alcuna intenzione di tirarmi indietro."

Dopo un breve istante in cui i due si fissarono intensamente l'Omega con uno scatto gli fu addosso: gli cinse il busto con le braccia e si nascose nel suo petto ancora una volta.

Il Rifugio dei Peccatori [KOOKGA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora