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"Hey."

Come Jungkook aveva intuito dai feromoni nell'aria, ad affacciarsi dallo stipite della porta con sguardo preoccupato fu Yoongi.

"Scusa, ti ho svegliato?"

Scosse il capo mentre Jungkook andava ad aprire il piccolo frigo bar in modo da afferrare una borraccia d'acqua e prenderne un sorso.

Yoongi si era buttato addosso una maglietta di Namjoon, probabilmente perché ancora doveva disfare la valigia e i suoi vestiti erano a portata di mano accanto al comodino, ma Jungkook si sentì comunque pervadere da pungente gelosia.

Così con quella t-shirt di tre taglie più larga sembrava il classico fidanzatino da webtoon bl.

"Che succede Jungkook? È da prima che ti comporti in modo strano... anche il tuo odore è incomprensibile."

In effetti aveva ragione: la sua testa era pura confusione, specialmente adesso che si trovava faccia a faccia con la causa di ogni suo problema, ed i suoi feromoni rispecchiavano appieno quel tumulto.

Distolse lo sguardo incapace di sorreggere quello di Yoongi provocando l'ennesima lamentela del suo Alpha interiore troppo orgoglioso, ma con una smorfia la ignorò.

Doveva controllarlo, doveva sopprimerlo.

"Non è niente, devo solo ancora realizzare la situazione in cui siamo finiti."

Disse la prima scusa che gli venne in mente, ma quando l'Omega gli si avvicinò con un passo e poi un altro Jungkook indietreggiò tradendosi da solo.

"Non vuoi che stiamo vicini?"

Deglutì a fatica rimanendo in silenzio di nuovo perché sapeva che se avesse aperto bocca non sarebbe riuscito a trattenersi dal vomitargli addosso tutti i suoi dubbi interiori.

Non poteva comportarsi da egoista e sfogare i propri problemi su qualcun altro, specie se quel qualcuno aveva ben altri ostacoli cui pensare molto più importanti.

Una cotta era indubbiamente meno seria di una gravidanza.

"Jungkook, se non mi parli non posso capirti, i tuoi feromoni sono troppo confusionari."

Il tono di Yoongi esprimeva alla perfezione la sua preoccupazione e voglia di confrontarsi a cuore aperto con lui e Jungkook posò lo sguardo sul suo viso.

Quegli occhioni scuri erano puntati nei suoi quasi volessero scavargli nell'anima e un brivido gli risalì lungo la schiena.

Dio, com'era possibile lo trovasse attraente pure in quella situazione?!

"Ti prego."

Probabilmente Yoongi desiderava comprenderlo semplicemente per appagare gli istinti dovuti al marchio temporaneo che li legava, ma il cuore di Jungkook reagì comunque alla sua espressione preoccupata accelerando i battiti.

Era così adorabile, un Omega amorevole perfetto per essere il suo compagno!

Alla fine non riuscì più a rimanere in silenzio: era stanco morto dopo gli eventi degli ultimi giorni, lo stress gli pesava sul petto e non aveva ormai più voglia di fingere andasse tutto bene.

Aveva anche lui il diritto di scoppiare, giusto?

"Sono incazzato e spaventato da me stesso. Quando ti vedo attaccato a Namjoon-hyung sento il sangue ribollirmi nelle vene, vorrei saltargli addosso per sottometterlo con un marchio e ordinargli di non sfiorarti nemmeno per sbaglio... Vorrei marchiare anche te e cazzo tu non hai idea di quanta paura mi facciano queste pressioni che sento nella mia testa."

Il Rifugio dei Peccatori [KOOKGA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora