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Quando Jungkook si svegliò impiegò poco per rendersi conto di essersi appisolato sul pavimento del bagno, la schiena contro il vetro della doccia.

In preda al panico totale era rimasto lì davanti allo specchio e aveva cercato in tutti i modi di scacciate il proprio Alpha interiore.

Con le dita aveva cercato di spingere i canini verso le gengive procurandosi un piccolo taglio all'indice che si era già rimarginato, aveva tentato di soffocare i suoi istinti con il flaconcino di profumo, aveva dedicato dieci minuti allo yoga per rilassarsi...

Ma niente aveva funzionato e arrendendosi si era seduto per terra affranto e spaventato.

Non c'era null'altro che poteva fare, semplicemente si era messo ad aspettare che tutto si risolvesse per conto proprio.

E alla fine si era addormentato.

Si alzò in piedi stiracchiandosi e finalmente constatò di non avere più quei doloranti e ingombranti canini sporgenti e nemmeno il rossore alle iridi.

Il suo riflesso nello specchio era però comunque vergognoso con quelle occhiaie profonde, i capelli tutti ingarbugliati, l'incarnato più pallido del solito e l'espressione di pura incertezza, ma almeno non vi erano più le manifestazioni del suo Alpha interiore.

Spostò lo sguardo sulla porta ancora chiusa e l'indecisione lo pervase.

Se da una parte le raccomandazioni del madico gli dicevano di tornare in camera da Yoongi, dall'altro lato la presenza di Namjoon oltre a lui gli causava non poca invidia.

Ma quel sentimento non era dovuto soltanto al suo stare accanto all'Omega: come poteva il maggiore dormire serenamente? Perché Jungkook non sembrava essere in grado di contenere il proprio Alpha interiore come Namjoon? Che cosa aveva di sbagliato rispetto a lui?

Non aveva mai capito in realtà il perché tutti pretendessero da lui la perfezione: ok era un puro, ma c'era comunque altri fattori oltre alla mera genetica che potevano influenzare la sua vita!

Scacciò quei pensieri cupi bagnandosi il viso con un po' d'acqua e alla fine dopo aver preso un respiro profondo si mise diritto.

Aveva deciso, sarebbe tornato a letto.

Doveva andarci per il proprio stupido orgoglio, ma anche perché razionalmente pure avesse marchiato Namjoon sarebbe comunque stato meno peggio rispetto al causare complicazioni potenzialmente mortali alla gravidanza di Yoongi.

Aprì la porta facendo attenzione a non fare troppo rumore e con passo felpato percorse quei pochi metri di corridoio trattenendo il respiro per l'ansia.

E se avesse trovato l'Alpha e l'Omega fare sesso? E se Namjoon lo avesse già marchiato definitivamente?

No, queste preoccupazioni erano soltanto un modo con cui i suoi istinti cercavano di farlo cedere!

Non avevano minimamente senso quei timori, soprattutto perché anche fossero stati fondati non sarebbero comunque stati affari suoi.

Se Yoongi voleva avere un rapporto con l'altro ne aveva il diritto, stessa cosa se desiderava farsi mordere per diventare il compagno ufficiale di Namjoon.

Lui non avrebbe potuto farci niente, era la loro vita...

Ma allora perché, nonostante la cosa non lo riguardasse, al pensiero del ragazzo dai capelli lilla con qualcuno che non fosse lui gli veniva la nausea?

Non aveva senso, erano entrambi marchiati da lui: non avrebbero dovuto percepirsi l'un l'altro come rivali!

Eppure Jungkook non voleva assolutamente che Yoongi stesse vicino Namjoon, era geloso ed invidioso di lui, non a caso era arrivato ad un passo dal perdere il controllo poco prima.

Si fermò di colpo, gli occhi strabuzzati: non è che forse c'era qualcosa oltre ai meri istinti che lo rendeva così possessivo?

Rabbrividì e nel rendersi conto che vi era la possibilità provasse qualcosa di più per quell'Omega tanto bello quanto impossibile gli tolse il fiato.

Cazzo.

No no no no, non poteva essere vero!

Ma quando aprì la porta della camera e il suo cuore accelerò nel vedere il volto delicato di Yoongi quasi risplendere sotto il chiaro di luna con la sua pelle nivea si rese conto di non poter più mentire a sè stesso.

Era semplicemente stupendo, un angelo sceso in terra che fin dal primo momento in cui aveva incrociato il suo sguardo lo aveva colpito nel profondo.

Quei capelli dalla tinta chiara spettinati come le piume di un pulcino, quelle labbra carnose appena dischiuse a mostrare gli incisivi bianchi, quelle lunghe ciglia scure...

Ma non era soltanto il suo viso a farlo impazzire, anche il suo corpo con quelle dolci curve e quella morbidezza quasi simile al burro lo faceva impazzire, soprattutto i suoi fianchi larghi che quando sentiva sotto i palmi lo facevano rabbrividire.

In silenzio si sdraiò al suo fianco e allungò le dita lentamente col timore di potergli far male anche solo sfiorandolo: gli accarezzò la guancia morbida e quando iniziò a provare uno strano fastidio allo stomaco seppe che sì, non erano soltanto i suoi istinti di Alpha a spingerlo verso Yoongi ed era inutile negarlo ancora.

Fu un miracolo che non iniziò a piangere perché fra tutte le possibilità si stava realizzando la peggiore.

Non poteva innamorarsi di Yoongi, non in quella situazione...

Ma come avrebbe potuto non farlo?

Quell'Omega era l'essere più bello che avesse mai visto in tutta la sua vita e avrebbe fatto qualsiasi cosa per tenerlo al sicuro e renderlo felice al suo fianco.

Però era anche colpa sua se adesso stava soffrendo a causa di una gravidanza indesiderata, non era degno di stargli vicino, non quando non era in grado di proteggerlo nemmeno da sé stesso.

Avrebbe amato potersi addormentare ogni giorno con Yoongi fra le braccia e anche l'idea di avere dei bambini gironzolare per casa non era affatto male, ma mai avrebbe fatto una cosa del genere, non finché non era in grado di controllarsi.

Doveva assolutamente diventare un Alpha migliore in grado di sopprimere il proprio lato animalesco e così pericoloso.

Perché finché sarebbe rimasto incapace di soffocare quelle spinte distruttive non avrebbe mai avuto il diritto di potersi definire uomo: sarebbe rimasto un mero animale, nulla di più.

Alla fine non riuscì più a trattenersi e uscì di nuovo da quella camera maledetta dopo aver preso cellulare e auricolari dal comodino.

Aveva bisogno di sfogarsi ancora per togliersi dalla testa quei desideri irrealizzabili e in punta di piedi salì le scale.

"Alexa, accendi la luce."

La palestra si illuminò a giorno e senza perdere tempo Jungkook infilò le scarpe ai piedi e con la musica assordante nelle orecchie iniziò a fare stretching.

Non ci mise molto e subito si mise ad allenarsi duramente iniziando col tapis roulant aumentando sempre più la velocità.

Necessitava di sentire ogni suo muscolo bruciare per la fatica, il proprio fiato farsi corto ed il sudore bagnargli tutta la fronte.

Si fermò però dopo una ventina di minuti quando percepì dei feromoni familiari e si tolse le cuffie trattenendo il respiro nel sentire dei passi leggeri.

Qualcuno stava salendo le scale.

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SPAZIO POLIPETTA 🐙

E continuano i drammi interiori per il nostro Jungkook! Cosa ne pensate cuties? Al posto suo vi comportereste allo stesso modo oppure no?

Ma adesso cambiamo discorso e apriamo le scommesse: chi starà arrivando, Namjoon o Yoongi?

Lo scopriremo settimana prossima!

Il Rifugio dei Peccatori [KOOKGA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora