Essendo l'ultima settimana prima del serale, gli allievi avevano maggiore possibilità e libertà nell'utilizzo dei cellulari.
Nel frattempo Christian provò a non farsi scoprire mentre fuoriusciva dal camerino di Giulia e Victoria, ritrovandosi la piccola di faccia una volta essere uscito dalla porta.
Entrambi non proferirono parola, cercando di captare cosa volessero dire o esprimere.
Nel tragitto verso la casa, il ragazzo esaminò la situazione.
Seriamente Victoria aveva tralasciato i suoi sentimenti per proteggere il suo percorso?
Però, se da un lato trovava fosse un gesto carino dall'altro non riusciva a non essere arrabbiato con lei.
Non sapeva nemmeno spiegare concretamente il perché.
Forse aveva soltanto bisogno di tempo.
Per un mese e mezzo si era dichiarato come colui che avesse sbagliato nel loro rapporto, quando in realtà c'era altro.
Nella sua camera ritrovò il suo amico Alex in chiamata con la sua ragazza Cosmary, uscita nelle settimane precedenti.
Al cantante mancava tanto, anche se non era il tipo che dimostrava facilmente i suoi sentimenti, peggio del ballerino.
Era l'unica che veramente volesse sentire di continuo.
Lei lo capiva.
Christian approfittò per salutarla, avendo passato diversi mesi con lei e avendo imparato a volerle bene.
Era davvero una brava ragazza ed era felice che stesse con uno dei suoi cari amici.
Lasciò tuttavia che avessero il loro spazio, sebbene rimase sdraiato sul suo letto.
Attaccate alla sua parte, aveva ancora le foto messe lì in precedenza.
Da un lato c'erano quelle della sua famiglia.
Voleva così tanto vederli, erano 6 mesi che non li aveva fisicamente con sé.
Non ce la faceva più, sentiva la necessità di avere un loro abbraccio.
Dal vivere costantemente con loro a sentirli soltanto per qualche ora attraverso un telefono, era strano.
Da un altro lato vi erano quelle con coloro visse, anche quelli usciti, l'avventura nel programma.
Mattia, come gli mancava la sua spalla.
Molte situazioni senza di lui, lì dentro divennero futili.
Non vedeva l'ora di rivederlo anche se appena poteva si sentivano, ma non era lo stesso.
E infine una parte l'aveva dedicata Victoria.
Diverse fotografie di loro furono scattate nel periodo natalizio con la polaroid di Giulia, che poi restituì.
Aveva anche una che ritraeva solo la ballerina.
Era del tutto spontanea.
Gliela scattò perché era sicuro di tenerla sempre con sé.
Quel ricordo era indelebile nella sua mente.
Lei tendeva ad avere le maniche delle magliette che ricoprivano non solo i suoi polsi ma anche le sue mani, seppure lì avesse una maglietta aderente al contrario delle sue solite felpe calde di pile.
Il capo era chino all'indietro, portando i suoi capelli ondulati a ricadere lungo le spalle.
Sorrideva ed era felice.
Amava così tanto il suo sorriso, tanto da percepire l'eco della sua risata.
Come può una singola immagine mutare delle emozioni?
Dai ricordi, alla fotografia che aveva staccato dal muro e aveva in mano, il suo stato di collera divenne malinconico e raggiante in pochi secondi, da non accorgersi che il suo compagno aveva concluso la chiamata e si era seduto al suo fianco.
"É da tanto che non ti vedevo con una sua foto in mano" - sostenne, girandogliela ma lasciando che la tenesse lo stesso tra le mani, continuando: "Per me è talmente bella e brava in quello che fa...so che Guido sta vivendo con lei, avendolo sentito telefonicamente"
"Si...Matti mi ha detto che però tra un po' partirà, ha trovato un ingaggio in Germania"
"Ah ecco la sorpresa che ci avrebbe voluto dire, Mattia ce l'ha rovinata" - i due si scambiarono una lieve risata d'intesa, prima che il ballerino proferisse parola:
"Ale ma n'è valsa la pena prendere quei provvedimenti per Cosmary?"
"Si e so che è sbagliato ma è l'unica che veramente io voglia sentire, con altri posso resistere", proseguì, domandandogli:" Ti stai rifrequentando con Vic?"
Lui scosse la testa e gli rivelò ciò che aveva appreso quella giornata: "Il motivo per cui mi evitava sai qual era?
La produzione non voleva che noi ci frequentassimo"
Alex rise pensando stesse scherzando, trovando il tutto ridicolo fin quando non chiese:" Ah eri serio?"
"Si bro e sai che c'è? Sono così incazzato e non riesco a spiegarmi il perché"
"Provaci, non sono lei"
"Alex io non sapevo più che pensare.
Credevo avessi sbagliato qualcosa gli ultimi giorni durante le feste, che fossi stato di troppo e che magari lei fosse entrata in casetta per conoscere tutti e non per me.
Ho addirittura pensato che forse fosse innamorata di Guido ma non lo avrebbe mai ammesso, colui che ritengo un fratello maggiore.
Poi è stata talmente occupata e a contatto con tante persone in questo periodo che io da dentro non potevo di certo sapere se avesse qualcun altro.
Vidi perfino che una sera era con la sua crew americana, la sua amica e il suo ex.
Ci mancava lui all'appello"
"Guido, sei serio? Ma non vedi che sono proprio come te e Mattia"
"Il punto è che sono stanco di dover seguire tutte queste regole dettate dalla produzione ed essere registrato costantemente.
Veramente si è lasciata giostrare da ciò?
O forse credeva che io non sarei stato capace di gestire una situazione del genere?
Magari forse quello innamorato ero solo io..."
"Okay basta Chri, ho sentito fin troppe cazzate.
Credi seriamente che lei non sia innamorata di te?
Ha pensato prima a te che ai suoi sentimenti.
Certo avrebbe potuto dirtelo ma conoscendola non ha avuto il coraggio necessario, fino ad oggi che a quanto pare è esplosa.
Sapeva quanto Amici fosse il tuo sogno, come tutti noi.
E ora smettila di lamentarti.
É lei che vuoi?
Riflettici e la soluzione ti arriverà.
Ma non devo essere io, Mattia, Guido, Carola e così via a risolvere il problema ma tu." - vedendo l'espressione dell'amico ancora titubante, prese da uno dei suoi comodini un foglio dove aveva scritto una canzone, quella stessa giornata.
Voleva fargli distogliere il pensiero fisso per qualche minuto.
Era soddisfatto del suo inedito ma voleva un'opinione sincera da una persona a cui teneva e stimava: "Vuoi sentirla e mi dici che cosa te ne pare?"
-
STAI LEGGENDO
Portami a ballare || Christian Stefanelli
FanfictionNarrazione in terza persona. Pura immaginazione Dal capitolo 11: "Sulle note di quella canzone incalzarono i loro passi aumentandoli progressivamente. Lui prese tra le proprie mani il suo viso, a differenza sua che alzava verso l'alto le braccia. ...