"Ma si può sapere che stavi provando? Non é che avrai un assolo? Guarda che sono geloso." -esordì il ballerino di latino, attendendo quello di hip hop fuori alla porta della sala.
"Non pensavo mi aspettassi"
"Me ne sono accorto"- differenti volte nell'ultimo periodo, i due ballerini del maestro di Todaro, dopo le prove ritornavano abitualmente insieme nella casetta, avendo il medesimo orario ma in aule differenti.
Quel giorno, dopo aver imparato qualche passo Christian era rimasto con Victoria.
Capitava molto spesso che con lei non si accorgesse quanto tempo realmente passasse.
I due compagni attraversarono il corridoio senza proferire parola, fin quando sul volto del b- boy apparve un sorrisetto.
"Ma che mi sono perso in questi mesi?"- Nunzio notò la sua espressione in volto; era già abbastanza sospetto nelle ore precedenti, ma lì ebbe la giusta conferma.
Non si trattenne essendo alquanto spontaneo, senza malizia.
"Tralascia Nu"- concluse il discorso, quasi deviandolo, indossando la mascherina, avvolta in precedenza al polso.
Non sapeva come iniziare quella rivelazione e in particolare, nemmeno come stesse veramente la situazione con la b-girl.
Era la prima volta dopo mesi che fossero in serenità ma erano pur sempre a lezione.
Non aveva l'intenzione di sbilanciarsi ulteriormente.
Eppure quello fu il primo giorno, dopo settimane che per la prima volta Nunzio si fermò nella sua camera verde, seguendolo.
Ci passava unicamente, essendo i corridoi comunicanti, senza soffermarsi.
Intese che quella stanza al ballerino di hip hop ricordasse il suo caro amico che purtroppo aveva dovuto lasciare momentaneamente il programma.
Lì trovarono Alex al computer, con delle cuffie a fili, inserite.
Era tornato prima dei due ragazzi dalle prove, ascoltando una delle canzoni che avrebbe dovuto cantare.
Era ben concentrato.
Nunzio scorse le varie foto dell'amico con la professionista, siccome non le aveva mai viste, spostando con uno scatto rapido il volto dal cantante all'altro ballerino, indicandolo.
"Già vi conoscevate o cosa? Ecco perché nominavi tutte le professioniste tranne lei.
E chi l'avrebbe mai detto"- ciò provocò uno scambio di sguardi d'intesa tra i due compagni di stanza.
Alex si sfilò una cuffia dall'orecchio, lasciandosi scappare una lieve sogghigno per quel contesto.
"Beh se ti riferisci alle vostre classifiche, non la considerare che per lui Victoria é tutt'altro"- dichiarò l'alunno della Cuccarini, fornendo immediatamente una domanda dall'ultimo arrivato, estremamente curioso: "Stavate insieme?"
"No. Non so cosa eravamo"- Christian sostenne l'ultima parte pressoché in maniera malinconica.
Sebbene avessero chiarito qualche ora prima e la ragazza avesse detto di essere innamorata di lui, il loro rapporto aveva bisogno di tempo per essere chiaro e assestassi.
"Posso dire che sono solo due idioti che si amano ma che non hanno i cosiddetti attributi per viversi"- aggiunse l'altro, rimanendo sdraiato sul letto con il pc posto sulle proprie gambe piegate.
Chris non avrebbe mai immaginato in cuor suo di potersi confidare e sintetizzare in un piccolo riassunto tutta la faccenda con quella ragazza.
Nunzio era l'ultima persona con cui avrebbe calcolato non soltanto di avere un rapporto ma perfino di aprirsi.
L'aveva sempre visto come colui con cui scherzare e avere un attimo di leggerezza, oltre a essere compagno di ballo.
Non era però andato oltre ai pregiudizi.
Non avrebbe mai creduto che fosse un amico molto sincero e capace di donare dei buoni consigli.
Dentro di se avrebbe tanto voluto che lui e Mattia potessero chiarire e avere un confronto, come loro due.
Aveva imparato ad apprezzarlo e a volergli bene ed era sicuro che, nonostante fosse stato giudicato in malo modo, con il carattere apprensivo e tenero, Mattia avrebbe accolto di sicuro le sue scuse.
O meglio lo sperava.
"Però cavolo se é bona, hai capito Christian"- finendo il discorso, Nunzio scompigliò appena i capelli dell'amico, come per prenderlo in giro, facendoli divenire maggiormente arruffati." Allora ripetiamo: spazzolino preso, acqua presa, cibo preso, valigie preparate che altro mi manca?" - domandò Guido provando a fare mente locale, osservando ripetutamente i vari angoli della casa.
"Un mio abbraccio?"- sporse di poco il labbro inferiore Victoria, cercando di trattenere qualche lacrima che minacciava di fuoriuscire.
Era il giorno della grande partenza del suo amico.
Per quanto fosse felice per lui, completamente in quel momento stava realizzando che non l'avrebbe avuto accanto per parecchio tempo.
Erano diventati come fratelli, inseparabili e la loro convivenza li aveva resi maggiormente uniti.
I giorni successivi, in quell'abitazione divennero vuoti.
In ogni scorcio della casa si avvertiva la sua assenza.
Ma lei era felice che dopo tanto avrebbe lavorato nuovamente in qualcosa che aspirava e bramava.
Infondo lui era nato per fare il ballerino e lo sarebbe sempre stato.
Era come se stesse riprovando le medesime emozioni di quando venne sostituto con Cristiano.
Stavolta però era più tosta.
Non sapevano quando e dove si sarebbero rivisti.
Anche nel cuore di Guido Victoria non avrebbe mai smesso di esistere.
"Mi prometti che qualsiasi cosa mi chiamerai?"- dopo aver circondato la sua vite con le braccia per stringerla a sé, allentò la presa per condurre una sua ciocca di capelli dietro all'orecchio.
Quella ciocca era più riccia e ribelle rispetto al solito.
"Forse non ti è chiaro evidentemente che anche da lontano ti romperò, quindi preparati e non avere sempre il cellulare impostato su non disturbare"
"Ma se quella sei te"
"Managgia a te che me la lasci sopportare da sola"- la piccola Giulia era andata a casa dell'amica per salutare Guido, essendosi affezionata nel corso dei mesi.
Era più emotiva della proprietaria dell'abitazione.
Non finiva un secondo di accarezzarlo o stringerlo a sè.
Riprese :"Mi raccomando abbi cura di te"
Gli amici rappresentano un parte fondamentale della nostra esistenza.
Sono coloro di cui difficilmente rinunceremo, di cui ci fidiamo ciecamente.
L'amicizia è rara come l'amore.
Quelle persone che arrivano per caso e ti sconvolgono in meglio la vita, capace di portare il sole in periodi bui, dopo delle lunghe e tortuose mareggiate.
L'universo a volte dona dei regali immensi.
É grazie a loro che diveniamo qualcuno.
Seppure le strade saranno diverse, rimarranno lo stesso con noi.
Si è amici se non si riconduce il tutto a un banale termine o accezione ma a un sentimento sincero.
E loro lo erano.
Non avrebbero mai smesso di esserlo anche da lontano.
Il segreto è essere costantemente inseparabile, sebbene fossero a chilometri di distanza.
Guido e Victoria erano gli amici che nessuno si sarebbe immaginato.
Da un semplice gioco di palloncini era iniziato il tutto.
Un gioco che per la ragazza appariva stupido e inutile ma è stato rilevante nel suo rapporto col biondino.
Non avrebbe mai ringraziato sufficientemente il destino e il coraggio dell'amico nel scrivere quel biglietto, che aveva addirittura conservato e custodiva nella sua scatola dei ricordi.
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Portami a ballare
أدب الهواةNarrazione in terza persona. Pura immaginazione Dal capitolo 11: "Sulle note di quella canzone incalzarono i loro passi aumentandoli progressivamente. Lui prese tra le proprie mani il suo viso, a differenza sua che alzava verso l'alto le braccia. ...